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Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
Barberino del Mugello. I Carabinieri Forestali scoprono il responsabile di un incendio boschivo grazie alle telecamere di sorveglianza di un cantiere
Per lo spegnimento intervenuto anche un mezzo aereo della Regione Toscana
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Palazzuolo sul Senio, ricevuta la segnalazione circa un incendio boschivo sviluppatosi in località Bovecchio nel Comune di Barberino di Mugello, si portavano sul luogo per gli accertamenti del caso. Per lo spegnimento era intervenuto anche un mezzo aereo della Regione Toscana, sia per la velocità di propagazione delle fiamme che per la tipologia del territorio. L’incendio veniva completamente spento in serata. Alla fine delle operazioni di spegnimento l’incendio aveva complessivamente interessato un’area di più di un ettaro.
All’arrivo sul posto i militari rilevavano che l’incendio si era originato, in prossimità della strada, su terreno incolto, dove erano visibili i resti parzialmente arsi di un cumulo di tronchi e di altro materiale vegetale. Il terreno incolto, seppur già percorso dal fuoco, si presentava invaso di varia vegetazione spontanea facilmente infiammabile. Non trovavano tracce di ordigni incendiari. Il fuoco, dopo aver percorso il terreno incolto, stava interessando il bosco di pino nero limitrofo.
Acquisite informazioni dai presenti, confermavano che le fiamme si erano sviluppate nel bosco a monte della strada ed avevano percorso il prato, da dove erano presumibilmente partite.
Durante il sopralluogo i militari si accorgevano che di fronte all’area incendiata era presente un cantiere, dotato di videosorveglianza. Contattata la ditta competente, venivano acquisite le riprese video eseguite negli orari concomitanti con l’evento.
Dalla visione delle stesse, si appurava che ad un certo punto del primo pomeriggio, giungeva sul posto una autovettura che si fermava in prossimità dell’area oggetto di incendio. Poco dopo, la stessa telecamera riprendeva un uomo all’interno dell’area confinante con l’area boschiva, oggetto di incendio. Le riprese documentavano anche la presenza di vento che faceva muovere i rami degli alberi. La telecamera poi, riprendeva la sagoma di un uomo che si dirigeva verso il punto di partenza dell’incendio e procedeva a bruciare i residui vegetali, da cui l’incendio si sarebbe successivamente originato. La ripresa seguente documentava che l’abbruciamento, presso cui non vi era presenza di alcuna persona, era ormai fuori controllo. Nel frattempo, dopo una ora e mezza dall’arrivo, la telecamera del cancello aveva ripreso il passaggio della macchina. Nessun altro veicolo si era fermato nei pressi dell’area oggetto di incendio in quel periodo di tempo.
Dai successivi accertamenti, i militari risalivano al proprietario della vettura. Si recavano nuovamente sul luogo dell’evento, rilevando che era presente la stessa auto che compariva nelle videoriprese, e poco dopo ne individuavano anche il proprietario. Dopo una iniziale reticenza del soggetto e una serie di dichiarazioni vaghe, lo stesso ammetteva di essere il responsabile dell’abbruciamento dei residui vegetali. Aveva accatastato nel tempo della legna presso il luogo da cui si era originato il fuoco; legna che proveniva dal limitrofo boschetto, che si era occupato di tenere pulito. Infine dichiarava di aver proceduto all’abbruciamento di tale legna ma di aver creduto, al momento della sua partenza dal posto, che il fuoco fosse spento, poiché aveva provveduto a spegnerlo.
Il soggetto veniva dunque denunciato per aver cagionato colposamente un incendio boschivo che si originava da un abbruciamento di un cumulo di materiale vegetale , in area confinante col bosco, eseguito in periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi e senza adottare le necessarie cautele per evitare il propagarsi incontrollato del fuoco. Le fiamme infatti, lasciate incustodite, raggiungevano il vicino bosco di alto fusto, percorrendo una superficie complessiva di circa undicimila metri quadrati. La presenza di vento e la mancata pulizia del terreno circostante dalla vegetazione altamente infiammabile hanno contribuito alla rapidità di espansione del fuoco.
I Carabinieri forestali rammentano, anche in previsione dell’aumento delle temperature e dell’approssimarsi della stagione estiva che, oltre ad esserci il divieto assoluto di abbruciamento quando la Regione decreta il periodo a rischio incendi boschivi, negli altri periodi, l'abbruciamento deve essere effettuato in spazi vuoti, preventivamente ripuliti ed isolati da vegetazione e residui infiammabili e comunque lontano da cumuli di vegetazione secca e da vegetazione altamente combustibile; i cumuli devono avere dimensione tale da determinare fiamme di modesta altezza e comunque sempre immediatamente estinguibili con gli attrezzi disponibili; le operazioni devono essere attuate con un sufficiente numero di persone, sorvegliando costantemente il fuoco fino al suo completo spegnimento e, prima di abbandonare il luogo, verificare l'avvenuto spegnimento di tizzoni o braci; l'abbruciamento deve essere effettuato in assenza di vento ovvero quando la colonna di fumo sale verticale.

14/05/2020 10.12
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze


 
 


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