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Redazione di Met
“Legionari romani alla Badia di Vaiano”
La mostra in occasione delle Notti dell’Archeologia
Cosa lega due soldati romani alla Badia di Vaiano? Sarà possibile scoprirlo a partire dal prossimo 4 luglio quando nel cucinone dei monaci del Museo della Badia di Vaiano – Casa della Memoria di Agnolo Firenzuola, saranno esposti per la prima volta due manichini a grandezza naturale, abbigliati con l'armatura e le armi dei legionari romani. Opera di archeologia sperimentale del collezionista Renzo Brachi, rappresentano un legionario della fanteria pesante e un cavaliere numida della cavalleria ausiliaria.

L’iniziativa, che prende il titolo di “Legionari romani alla Badia di Vaiano” rientra nel cartellone di eventi delle Notti dell'Archeologia, promosse dal 1° luglio al 2 agosto dalla Regione Toscana su tutto il territorio regionale. L'esposizione aprirà sabato 4 luglio (ore 21) alla presenza di Ilaria Bugetti, consigliere regionale della Toscana, Primo Bosi sindaco di Vaiano, Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e coordinatore del Museo della badia di Vaiano e Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, per ringraziare Renzo Brachi per il lavoro e il dono.

«Questa è un’occasione importante di ripartenza: si tratta del primo evento ufficiale dopo l’emergenza Covid promosso nel Comune di Vaiano – afferma il sindaco Primo Bosi -. Ed assume un valore ancora maggiore perché vede protagonista l’azione di un cittadino, che ha donato due opere frutto di un lavoro minuzioso e appassionato che ospitiamo con estremo piacere all’interno del nostro Museo della Badia».

«È un bel segnale che la Regione Toscana abbia scelto di confermare le Notti dell’archeologia anche in questo momento difficile - afferma Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e coordinatore del Museo della Badia di Vaiano -. Questo cartellone di eventi da sempre dà la possibilità anche a realtà minori di farsi conoscere dal pubblico. E nell’anno dell’emergenza Covid questo è più importante che mai».

«Il cartellone delle Notti dell’Archeologia quest’anno abbraccia anche i musei non archeologici - aggiunge Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -: crediamo che questa scelta inclusiva possa essere un buon punto di partenza per offrire nuove opportunità anche ai musei non statali e alle piccole realtà in questa fase che è senza dubbio critica per tutto il mondo della cultura».

L’esposizione rimarrà aperta fino al 12 luglio in orario 21-23. Domenica 12 alle ore 10.30 si terrà la Messa in Badia in occasione di San Giovanni Gualberto, patrono dei Forestali. L’ingresso alla mostra, gratuito, permetterà anche la visita al Museo della Badia di Vaiano – Casa Agnolo Firenzuola che conserva una sezione di archeologia medievale. Per ottemperare ai protocolli Covid l'ingresso al museo sarà da piazza A. Baroni 7.

Info: 328 6938733, adriano.rigoli@gmail.com







Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 78 case museo in 12 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana: Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi e Giulio Turci, Filadelfo e Nera Simi, Secondo Casadei, Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, Marino Moretti, Augusto e Anna Maria Radicati, Mauro Giuliani, Carlo Mattioli, Michelangelo Buonarroti, Sofia ed Emanuele Cacherano, Michele De Napoli, Aurelio Saffi, Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, Francesco Messina, Giuseppe Garibaldi, Francesco Baracca, Giovanni Verità, Ugo Tognazzi, Salvatore Quasimodo, Cosimo Della Ducata, Tullio Vietri e con il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi), il Cimitero degli Allori a Firenze e la Casa della Memoria di Milano.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante" del Programma UNESCO "Memory of the World" (sottocomitato Educazione e Ricerca). Info: www.casedellamemoria.it

02/07/2020 10.17
Redazione di Met


 
 


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