Il comparto cultura toscana è uno dei motori trainanti dell’economia regionale ma è anche asset strategico per la capacità di tenere unite le persone, dar vita al dialogo e generare valore. I recenti stanziamenti messi in campo, pari a 7milioni e mezzo, sono “aiuto concreto e indispensabile”. Lo dichiara la presidente della nuova commissione Cultura in Consiglio regionale, Cristina Giachi (Pd), all’indomani dell’approvazione della terza variazione di bilancio<
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“Queste risorse - afferma la presidente - rappresentano una boccata di ossigeno per un settore gravemente colpito dall’emergenza sanitaria. Enti, fondazioni, istituzioni danno lavoro a centinaia di persone e famiglie. Mantenerli in vita vuol dire sostenere non solo la cultura in sé ma tantissimi operatori che in questi mesi non sono riusciti ad avere le consuete entrate di produzione”.
La valenza economica del comparto è ben chiara alla presidente che manifesta “orgoglio e soddisfazione”. “La manovra messa a punto dalla Regione e certificata dal Consiglio dimostra che le Istituzioni non hanno dimenticato il settore. Partecipano insieme al valore della produzione, delle idee e della creatività che hanno fatto grande la Toscana nel mondo. La rilevanza internazionale del nostro patrimonio e di quanti lavorano al suo mantenimento - continua Giachi - è una priorità che la commissione porterà avanti con forza e convinzione, unitamente alla promozione del valore della cultura in sé, volano di integrazione e solidarietà sociale, quanto mai necessarie in questo periodo”.
Il sostegno al settore della cultura si affianca a quello, “altrettanto se non più importante”, stanziato per il diritto allo studio: cinque milioni destinati alle famiglie degli studenti con il ‘Pacchetto Scuola’ e una parte messi a servizio delle “politiche di implementazione della didattica a distanza”. Tema attualissimo che “significa attenzione al contesto e al tempo che la Toscana sta vivendo” spiega Giachi. “Nelle prossime settimane la commissione sarà impegnata sui fronti più caldi pur mantenendosi proiettata verso il futuro perchè la cultura rimarrà sempre una delle cure migliori”, conclude.