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Comune di Montelupo Fiorentino
Oltre 100.000 euro di investimenti di soggetti pubblici e privati arrivano a Montelupo
Sono destinati a progetti proposti dalla Fondazione Museo della ceramica
Comune di Montelupo
In questo ultimo scorcio di 2020 sono arrivate due belle notizie per Montelupo, il suo Museo e la ceramica.

Il Museo della ceramica è risultato vincitore di due bandi. Uno promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e l’altro dal Mibact, per complessivi 106.000 euro.

È il segno di una progettualità che non si è mai fermata anche nei mesi più critici e di una buona capacità di intercettare bandi pubblici e privati.

Il primo progetto vincitore è proprio figlio della situazione critica in cui ci siamo trovati nel mese di Marzo, in cui tutto era chiuso e le attività sospese.

Il comune di Montelupo e la Fondazione Museo Montelupo hanno elaborato un piano di attività finalizzato a sostenere il settore ceramico, con l’obbiettivo da un lato di continuare la promozione delle aziende e dall’altro di rafforzare le collaborazioni interne al settore.

L’idea di fondo è stata quella di promuovere un mondo, il mondo della ceramica di Montelupo con le sue specificità.

Il primo risultato sono i video promozionali dedicati a ciascuna azienda e presentati in occasione di Buongiorno ceramica, e i video dedicati al Museo e alla scuola della Ceramica, e poi diventati virali (qui il alla raccolta video: https://www.youtube.com/watch?v=YYRFmQ6WLmA&list=PLctAs2Jy19hjD4Y4WMVtEjAViHoZRHNSF).

Sempre nello stesso progetto rientra SMART, un catalogo di offerta didattica online da utilizzare in classe attraverso video tutorial e kit di lavoro che saranno consegnati alle scuole, gruppi e associazioni interessate.

Il progetto che ha visto anche la collaborazione delle insegnanti della scuola ha ottenuto un finanziamento di 18.000 euro dal Bando laboratori culturali 2020 della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

«La crisi conseguente all’emergenza sanitaria non ci ha fermato, ma è stato uno sprone per cercare strade diverse, per sostenere comunque la nostra ceramica e i nostri ceramisti. Ne sono nati progetti che sfruttano le nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione, da un lato, ma che dall’altro hanno favorito la creazione di una rete, dello scambio di buone pratiche fra le nostre aziende con il Museo come elemento di connessione. Si è compreso che solo promuovendo un’immagine unitaria del prodotto ceramico potevamo uscirne più forti. Una consapevolezza tanto forte che ha condotto alla nascita dell'associazione strada della ceramica di Montelupo, a cui hanno aderito 31 aziende. Oltre alla capacità progettuale della nostra Fondazione, questo bando premia anche il nostro essere finalmente riusciti a creare una cornice condivisa entro la quale muoversi», afferma l’assessore alla cultura Aglaia Viviani.

L’altro bando che il Museo si è aggiudicato è un risultato importantissimo perché si tratta di un intervento nazionale del MIBACT sull’arte contemporanea, il bando Italian Council 2020 per il quale la Fondazione Museo Montelupo ha presentato un progetto da realizzare con l’artista Marco Bagnoli nel corso del 2021.
Si tratta di un’opera site specific pensata per Montelupo e dedicata alla ceramica, che vedrà il coinvolgimento delle aziende del territorio e che rimarrà alla città.
Il progetto che si intitola “72 nomi (Italian Garden) 2020” vanta prestigiosi partenariati come il centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, l’Associazione Italiana Città della ceramica il Magazzino Art Foundation di New York.

Il finanziamento ricevuto è di 88.000 euro e la Fondazione è risultata fra i 12 soggetti ammessi a livello nazionale.

«Il comune di Montelupo, grazie al prezioso lavoro della Fondazione Museo Montelupo, si sta sempre più qualificando nell’ambito dell’arte contemporanea e l’essere risultati vincitori di questo bando, accanto a soggetti molto prestigiosi e più grandi di noi in termini di flussi e dimensioni è motivo di grande soddisfazione.
È la prova che abbiamo intrapreso la giusta strada, non senza fatica e che vale la pena investire in cultura. Non era una scelta scontata in un anno come questo, ma noi abbiamo continuato a proporre progetti culturali, la cui ricaduta ha effetti positivi per il comparto ceramico e per l’immagine complessiva della città.
C’è un aspetto che mi piace sottolineare: ogni progetto che presentiamo è il risultato di un’azione collettiva e sempre legata al territorio, del coinvolgimento di tanti soggetti pubblici e privati e della capacità del nostro personale di individuare bandi e di costruire e modulare interventi adeguati. Una capacità che va a beneficio di Montelupo», afferma il sindaco Paolo Masetti.

Sicuramente un fattore molto importante è stato lo stesso artista coinvolto, Marco Bagnoli, che dal 5 maggio 2017 aperto a Montelupo Fiorentino un proprio Atelier , uno spazio multifunzionale, che l’artista concepisce nel suo insieme come un’opera d’arte totale (Gesamtkunstwerk).

Marco Bagnoli, di formazione scientifica e con una laurea in chimica, si impone nella seconda metà degli anni 1970 e da allora la sua presenza nel panorama artistico internazionale è costante. Basti pensare alle sue partecipazioni alla Biennale di Venezia (1982, 1986, 1997), alle sue personali presso prestigiose istituzioni artistiche quali De Appel, Amsterdam (1980 e 1984), Centre d’Art Contemporain Genève (1985), Musée Saint-Pierre Art contemporain, Lyon (1987), Magasin, Centre National d’Art Contemporain, Grenoble (1991), Castello di Rivoli (1992), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (1995), IVAM, Centre del Carme, Valencia (2000), Ceské Muzeum Výtvarných Umení, Praha (2009), Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2015); ai suoi passaggi in grandi musei, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma al Centre Georges Pompidou di Parigi.
Nel 1981 occupa con una grande installazione la Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino, e da lì in poi inizia una serie di interventi in architetture importanti spiritualmente e storicamente, come, a Firenze, la Cappella Pazzi (1984), la Sala Ottagonale della Fortezza da Basso (1989), l’Abbazia di San Miniato al Monte (1992, 1994, 2012, 2018/2019, 2020), il Forte di Belvedere (2003, 2017), il Giardino di Boboli (2013), la Stazione Leopolda (2014).
Opere di Bagnoli sono nelle collezioni del MAC Lyon dal 1987, del Centro Pecci di Prato dal 1988, del Castello di Rivoli dal 1992, della Collezione Longo a Cassino dal 1994, della Fattoria di Montellori a Fucecchio dal 2011, del Garrison Art Center dal 2013 e del Magazzino Italian Art dal 2017, ambedue nello stato di New York, del Museo MADRE di Napoli dal 2016, della GAM di Torino dal 2019.
Sue opere sono installate in luoghi prestigiosi in tutto il mondo.

24/12/2020 13.47
Comune di Montelupo Fiorentino


 
 


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