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Riflettori accesi sul Centro regionale gestione rischio clinico e sicurezza del paziente (Crgrc) grazie all’interrogazione del consigliere Franceso Torselli (FdI), che interroga il presidente della Giunta per sapere se intenda tempestivamente nominare il nuovo responsabile del Centro, se ritenga opportuno udire gli Ordini professionali sanitari per l’individuazione delle caratteristiche necessarie del nuovo responsabile della struttura e per conoscere se il Centro abbia avuto un ruolo nella fase di pandemia sanitaria.

Il consigliere, con l’interrogazione, ha ricordato come la Regione – con delibera del novembre 2003 – abbia istituito il Crgrc, riconosciuto come struttura regionale del Governo clinico, ai sensi della legge regionale 40 del 2005, sottolineando inoltre le importanti funzioni attribuite al Centro. Secondo Torselli – come recita l’atto – ad oggi il responsabile del Centro è vacante, a seguito del pensionamento dell’ex direttore, con conseguente affidamento della responsabilità ad un dirigente ad interim. Da qui l’urgenza della nomina del responsabile, per il ruolo strategico che il Crgrc ha per legge, nel coordinamento dell’unità di crisi regionale in caso di eventi sentinella di particolare rilevanza per il Servizio sanitario regionale.

L’assessore Simone Bezzini, nella risposta all’interrogazione, ha garantito che si procederà alla nomina del nuovo responsabile del Centro, come tutte le altre strutture del Governo clinico, entro 150 giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale, affermando che, nonostante le caratteristiche del responsabile della struttura siano già definite dal una delibera del 2018, considerata la rilevanza della materia, potrà essere coinvolta la competente commissione consiliare per valutare la necessità di aggiornamento dei contenuti della deliberazione stessa.

L’assessore, infine, ha ricordato come durante l’epidemia Covid il Centro abbia proficuamente collaborato con la direzione regionale Diritti di cittadinanza e coesione sociale, in particolare per la realizzazione delle campagne di comunicazione-informazione rivolte ai cittadini e agli operatori, e al raccordo costante con il Clinical riskmanager, contribuendo tra l’altro alla realizzazione di una survey regionale, rivolta all’elaborazione delle buone pratiche esportabili in caso di nuovi eventi epidemici.