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Regione Toscana
Ambiente: presidio idraulico, necessario modernizzare il servizio
L’assessore Monia Monni ha risposto durante la seduta di aula di stamani a un’interrogazione sul personale presentata da Andrea Ulmi (Lega)
Le azioni relative al personale addetto alla sicurezza idraulica sono al centro di un’interrogazione presentata da Andrea Ulmi (Lega), a cui ha risposto questa mattina in aula l’assessore all’Ambiente Monia Monni. Ulmi ha chiesto quale sia la strategia della Giunta per “tutelare e valorizzare le funzioni svolte dagli addetti regionali in materia di presidio territoriale idraulico, servizio di vigilanza e di piena, pronto intervento, polizia idraulica e polizia delle acque”, anche a seguito delle numerose richieste avanzate dai sindacati, che hanno proclamato lo stato di agitazione.

Monni ha precisato che la Regione Toscana disciplina autonomamente il servizio di piena e il servizio dei caselli idraulici e che persegue come obiettivo l’efficientamento del servizio di presidio idraulico del territorio. “Abbiamo deciso di mantenere i caselli idraulici che ad oggi sono funzionali al servizio di piena – ha spiegato -. Non mi si dica che un casello con un’abitazione occupata in pieno centro storico oggi sia funzionale o realistico. Noi vogliamo un servizio moderno ed efficace, la Regione Toscana ha messo in piedi una rete che permette la visualizzazione dei dati con il pc o con lo smartphone. Non si può pensare che il numero di personale da impiegare sia lo stesso di quello alla metà del secolo scorso, anche per le limitazioni che ci sono ad assumere personale regionale”. La sfida, ha detto ancora l’assessore, è dunque quella di modernizzare il servizio e di renderlo adeguato, anche ricorrendo al contributo del volontariato della Protezione civile.

Ancora, Monni ha ribadito che il personale idraulico della Regione Toscana è responsabile esattamente nel solito modo in cui lo sono tutti gli altri dipendenti regionali e i dipendenti pubblici; l’obiettivo è quello di implementare il servizio di reperibilità, ma per questo occorre un accordo integrativo con i sindacati.

Ulmi ha osservato che “vanno bene la digitalizzazione e la modernizzazione, ma bisogna tenere sempre presente il fattore umano che può essere determinante in una situazione di criticità assoluta”.

10/03/2021 13.26
Regione Toscana


 
 


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