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Regione Toscana
Nuovo patto per il lavoro, le dichiarazioni di Orlando, Giani e Nardini
Orlando: “No spreco di risorse in questa fase”. Giani: “Centralità alle politiche attive per il lavoro”. Nardini: “Creare e difendere occupazione e sostenere competitività imprese"
Un nuovo patto per il lavoro che mette in primo piano le politiche attive del lavoro. Sostegno al lavoro, formazione, riconversione e riqualificazione per lavoratrici e lavoratori. Sono questi gli elementi al centro del protocollo d’intesa firmato stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Regione, rappresentati rispettivamente dal ministro Andrea Orlando e dal presidente Eugenio Giani e dall’assessora Alessandra Nardini.

Durante il suo intervento il ministro ha sottolineato che “non ci possiamo permettere in questo momento di avere risorse ferme bloccate nei cassetti e per questo appena insediato mi sono attivato, in rapporto con le Regioni, per sbloccare i fondi che sono necessari ad avviare un percorso di politiche attive, che tra l'altro vedrà nei prossimi mesi un grandissimo investimento, perché dopo queste risorse ne arriveranno delle altre, complessivamente quasi 5 miliardi di investimento sulle politiche attive, cioè sul sostegno a chi cerca lavoro, a chi si deve formare, a chi deve difendere il lavoro. Credo – ha concluso Orlando – che sia il modo migliore per affrontare la crisi, i danni e le difficoltà che la pandemia ha prodotto, ed anche per dare una risposta alle esigenze di innovazione e di competitività del paese”.

Per il presidente Giani occorre porre al centro le questioni legate al lavoro. “Ringrazio molto il ministro Orlando perché sta dando centralità al lavoro nel modo più corretto, moderno e legato ai processi di innovazione. Le questioni legate al lavoro devono diventare elemento fondamentale di indirizzo delle politiche attive pubbliche. E su questo versante il governo, attraverso il ministro Orlando, si è dimostrato pronto nei tempi, a differenza di altre volte in cui ci siamo trovati ad agire di rincorsa. Vorrei sottolineare anche il ruolo che ha avuto e che sta avendo una struttura come Arti: con circa 200 mila pratiche evase ogni anno mette in condizione l'87% di giovani ed il 60% di utenti di ogni età di essere indirizzati, ricollocati, riconvertiti e formati per riuscire a trovare una collocazione o un nuovo percorso nel mondo del lavoro”.

“Un protocollo assolutamente importante – ha spiegato ml’assessora Alessandra Nardini -, arrivato dopo lo sblocco delle risorse residue della cassa integrazione in deroga, che per la Toscana significano quasi 54 mln di euro. Risorse che saranno impiegate per quello che abbiamo chiamato ‘Un nuovo piano per il lavoro’. Un patto che, da un lato, vuole rispondere al bisogno di andare a sanare le disuguaglianze che già esistevano prima della pandemia, penso soprattutto alle aree di crisi e, dall'altro, sostenere maggiormente chi ne è stato più colpito, ovvero giovani, donne, lavoratrici e lavoratori con contratti precari e meno qualificati. Rispetto alle misure da mettere in campo, grazie a queste risorse continueremo nelle prossime settimane la concertazione con le parti sociali all'interno della Commissione Regionale Tripartita, con l'obiettivo di ridurre il disallineamento di domanda e offerta di lavoro creando e difendendo l'occupazione e garantendo alle imprese quel capitale umano formato, riqualificato e aggiornato nelle proprie competenze che possa loro consentire di compiere significativi passi in avanti in termini di competitività e innovazione e affrontare le transizioni che stanno vivendo”.

08/09/2021 16.28
Regione Toscana


 
 


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