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Regione Toscana
Consiglio solenne: Mazzeo, Dante patrimonio dell’umanità
Il presidente del Consiglio regionale apre la seduta dedicata alle celebrazioni per i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta al Teatro della Pergola di Firenze: “Con le sue solide radici ha saputo allungare lo sguardo. Ispiri alla nostra Assemblea il coraggio e la lungimiranza che anche il nostro tempo richiedono ad attenti legislatori”
Intervista al direttore degli Uffizi (Fonte Consiglio della Regione Toscana)
“Una pietra miliare della letteratura mondiale, ma anche una pietra dello scandalo, per il racconto senza veli di un'umanità fragile, in perenne cammino alla ricerca di senso e felicità", una figura universale e insieme un esempio ancora attuale per "la sua capacità di visione, la sua lungimiranza artistica e civile". Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, apre la seduta solenne per i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta citando le parole del Presidente, Sergio Mattarella.

“Vogliamo degnamente celebrare Dante, vero e proprio patrimonio dell’umanità, e al tempo stesso concittadino della nostra Toscana, di Firenze tanto amata e motivo di tanto dolore. Una celebrazione che ha trovato quest’anno un motivo speciale che ha determinato molte iniziative in tutt’Italia; un ricordo però che vogliamo mantenere vivo anche nei prossimi anni” dichiara Mazzeo.

“Dante ha la forza e la capacità di parlarci ancora adesso. Sfida il tempo per esserci contemporaneo. È stato certamente uomo del suo tempo, radicato mani e piedi nella cultura di quel Medioevo troppe volte mal compreso. Il suo orizzonte intellettuale, il suo sguardo sulla vita e sulle cose del mondo, la sua ispirazione religiosa profondamente vissuta, ne fanno un campione di quell’età”. “Come un pellegrino, un po’ per scelta e molto per costrizione – prosegue il presidente -, ha percorso a piedi chilometri e chilometri soprattutto della nostra Toscana, toccando tantissime città e borghi. E anche laddove non è andato con il suo corpo c’è andato con la sua poesia, con i suoi versi, che hanno raccontato storie e luoghi della Toscana. E tutta la Toscana sta celebrando quest’anno dantesco proprio perché sente la sua storia intimamente legata alla sua”.

“Come uomo del Medioevo – continua Mazzeo - non ha temuto di rappresentare un’umanità fragile, incerta del suo destino, in perenne cammino alla ricerca del senso pieno della vita e della felicità. Oggi, di fronte alla pandemia che ci ha sorpreso e ha profondamente modificato le nostre vite e le nostre certezze, abbiamo cercato una via d’uscita e come Dante desideriamo e ci auguriamo di uscire ‘a riveder le stelle’”.

Il presidente parla ancora del Sommo Poeta e lo definisce “uomo del suo tempo che attraverso la sua opera di intellettuale e di poeta ha saputo superare, pur standoci dentro, le ristrettezze che appartengono ad ogni cultura e trasmetterci un messaggio universale, senza tempo”. “Sfidando la storia ha saputo rimanere contemporaneo di ogni generazione e continua a parlarci con la forza straordinaria della sua poesia. Un Dante conosciuto e amato da ogni persona, senza distinzioni di cultura e di censo, pienamente popolare come pochi altri nella storia dell’umanità hanno saputo esserlo”. “Dante è il padre della nostra lingua, della nostra identità nazionale, in un tempo in cui l’Italia non era altro che un nome vuoto e il popolo italiano era disperso in mille dialetti che non comunicavano tra loro” continua.

Mazzeo rileva anche quanto l’Italia fosse un sogno per il Sommo Poeta, “non vogliamo che per noi oggi diventi una gabbia. Sentiamo la sfida di costruire un’identità aperta e accogliente. Verso l’Europa prima di tutto. E con l’Europa verso il mondo, non volgendo le spalle alle miserie e alle ingiustizie, sapendo farcene carico con responsabilità e coraggio”.

Anche per questo e “dando attuazione alla legge che il Consiglio ha approvato lo scorso maggio, abbiamo realizzato un programma di iniziative che in 100 giorni toccherà tutte le province della nostra regione e coinvolgerà toscani di ogni età e con i più variegati interessi. Oltre a Firenze, saremo ad Arezzo, Pisa, Montecatini Terme, Lucca, Massa, Gavorrano, Castagneto Carducci, Monteroni d’Arbia, Poppi, Cantagallo, Grosseto. Città e borghi di questa nostra meravigliosa terra”.

Ogni iniziativa celebra Dante tra tradizione e innovazione, che “recupera la grandezza del passato ma guarda al presente e immagina il futuro. Per questo abbiamo coinvolto, accanto alle amministrazioni comunali, Università, scuole, istituzioni culturali, associazioni” spiega ancora Mazzeo che aggiunge: “Celebriamo e ricordiamo Dante ancora capace di parlare i linguaggi del nostro tempo, da quelli più innovativi della tecnologia a quelli più tradizionali della musica e del canto”.

“Come presidente, come Ufficio di presidenza, come consiglieri tutti, siamo impegnati ad essere presenti ed animare le tante iniziative in programma” prosegue ringraziando Alberto Casadei, ordinario di letteratura italiana presso l’Università di Pisa e Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, relatori alla seduta solenne, che “ci faranno meglio apprezzare quanto Dante ha segnato lo sviluppo della letteratura e dell’arte italiana, e non solo”. “Il professor Casadei – aggiunge Mazzeo -, non è toscano di nascita, ma la sua formazione è avvenuta proprio a Pisa, dove ha studiato e si è laureto come allievo della Scuola Normale Superiore. Molte sono le sue pubblicazioni dedicate al Sommo Poeta. Eike Schmidt, direttore dal 2015, in questi anni ha saputo conoscere profondamente la nostra regione e condividere un’idea che è anche la nostra: la Toscana diffusa di cui uno dei collanti fondamentali è proprio la cultura. Il progetto “Uffizi diffusi’ ne è un’affascinante applicazione”.

Il presidente del Consiglio saluta anche il governatore Eugenio Giani: “Tutti conosciamo la sua passione per la storia di questa Regione e per i suoi più illustri cittadini. Da Eugenio dunque sono sicuro non ascolteremo solo parole di carattere istituzionale ma anche il suo sarà un importante contributo che ci farà ulteriormente apprezzare il Sommo Poeta”.

Mazzeo conclude ringraziando Fondazione Teatro della Toscana e il suo presidente “amico e assessore Tommaso Sacchi” che ha premesso di “arricchire la seduta solenne mettendo a disposizione il Teatro della Pergola”. “Se Dante appartiene all’umanità, ed è certamente vero, consentitemi comunque di essere orgoglioso che questa terra, che è diventata per scelta la mia terra, lo possa sentire un po’ più suo. Lui che con le sue solide radici ha saputo allungare lo sguardo, ispiri alla nostra Assemblea il coraggio e la lungimiranza che anche il nostro tempo richiedono ad attenti legislatori”.
L'intervento del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (Fonte Consiglio della Regione Toscana)

L'intervento del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (Fonte Consiglio della Regione Toscana)

10/09/2021 15.15
Regione Toscana


 
 


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