Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Regione Toscana
Covid-19: vaccinazioni, ora attenzione alle categorie che necessitano dose aggiuntiva
In commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) riprende il monitoraggio settimanale con l’assessore Simone Bezzini. I dati aggiornati: “Il ritmo è rimasto sostenuto anche in agosto. Chiamata per i circa 5mila trapiantati, 2mila 100 dializzati, 5mila con infezione da Hiv; 25mila malati oncologici in trattamento chemioterapico e tra 13 e 15mila persone immunocompromesse”
È ripreso nella seduta di questo pomeriggio in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), il monitoraggio sullo stato di attuazione della campagna vaccinale Covid-19 in Toscana, con l’assessore regionale Simone Bezzini. Secondo lo schema ormai consolidato, l’assessore ha portato i dati aggiornati della campagna vaccinale alla valutazione della commissione. “Il ritmo delle vaccinazioni in Toscana è rimasto abbastanza sostenuto anche durante il mese di agosto – conferma Bezzini –, le rilevazioni ci collocano ai livelli tra i più alti in Italia per il coinvolgimento della popolazione, almeno per la prima dose. Questo va a merito da una parte delle strutture e degli operatori sanitari, che hanno lavorato incessantemente, e dall’altra della popolazione toscana: i nostri cittadini aderiscono alla campagna di vaccinazione anche nelle fasce più giovani, dove i nostri differenziali in positivo rispetto a tante altre regioni sono sugli over 80 e sulle fasce più giovani”.

Il lavoro, prosegue Bezzini, si sta concentrando ora “su diverse nicchie: le persone straniere che vivono nella nostra regione, con le università per gli studenti fuori sede. Le nostre strutture, i medici di base, i pediatri, le farmacie sono attivi”. I numeri: “Sono previste entro la fine di settembre le consegne di 76mila dosi di Moderna e 366mila dosi di Pfizer. Abbiamo superato i 5milioni e 110mila vaccinati, almeno con la prima dose (2milioni 755 di toscani hanno già fatto la prima dose, 2milioni e 355mila anche la seconda dose). Positiva anche la risposta all’offerta di anticipare la seconda dose: “Sono state diverse migliaia”. Le fasce over 80, spiega l’assessore, e over 70 (in questa fascia siamo a 374mila somministrazioni prima dose o Johnson e 338mila anche seconda dose) sono già al di sopra del 90 per cento; tra gli over 60 siamo oltre l’85 per cento: 415mila prima dose, 339mila anche seconda dose; tra gli over 50, 507mila hanno già la prima dose, 436mila anche il richiamo; 441mila le prime dosi nella fascia 40-49 anni, 365mila i richiami; 318mila le prima dosi e 294mila richiami; tra i 20 e i 29 anni, 289mila prime dosi e 192mila richiami; nella fascia tra 16 e 19 anni, 107mila prime dosi, 62mila richiami; tra i ragazzi dai 12 ai 15 anni, 90mila prime dosi e 25mila richiami.

L’assessore ha ricordato le novità degli ultimi giorni, riguardo alla dose aggiuntiva e alla terza dose. “Tra le categorie di persone che hanno bisogno di una dose ulteriore per particolari situazioni e patologie, ci sono circa 5mila trapiantati, circa 2mila 100 dializzati, circa 5mila con infezione da Hiv; circa 25mila malati oncologici in trattamento chemioterapico e tra 13 e 15mila persone immunocompromesse. Per tutte queste categorie iniziamo domani con la chiamata attiva e da lunedì con le somministrazioni nelle strutture sanitarie in ospedale. Metteremo anche a disposizione tre numeri di telefono, uno per area vasta, per segnalare eventuali casi non registrati che rientrino nella categorie suddette”. La questione della terza dose, prosegue Bezzini, “cioè un ulteriore richiamo per Rsa, operatori sanitari e popolazione anziana, a partire dagli over 80, sarà affrontata nei prossimi mesi, ma non abbiamo al momento indicazioni precise sulla tempistica”.

Dal vicepresidente Andrea Ulmi (Lega), la richiesta di aggiornamento rispetto alla sospensione degli operatori sanitari che non intendono vaccinarsi. “Tutte le lettere, sono saranno inviate entro la fine di questa settimana: ci saranno tempi più rapidi per le email inviate via pec e più a rilento per coloro ai quali è stato necessario inviare raccomandata con ricevuta di ritorno. C’è stato qualche giorno di rallentamento perché in molti casi non si riusciva a individuare il datore di lavoro di liberi professionisti”, informa il dirigente regionale Carlo Tomassini, direttore generale Sanità e welfare. Quanto all’entità degli operatori sanitari che non intendono vaccinarsi, l’assessore Bezzini ha tenuto a spiegare che “si tratta di circa 5mila operatori, molti dei quali non lavorano nel servizio pubblico: il numero di coloro che lavorano nelle nostre Asl e non intendono vaccinarsi è molto meno della metà. Il dato va quindi parametrato al ben più vasto ambito delle oltre centomila persone che in Toscana svolgono attività comunque collegate alla sanità”. Quanto alla riammissione degli operatori sospesi, “la Toscana ha adottato il criterio di massima prudenza – spiega ancora Tomassini –. Saranno reintegrati solo dopo la seconda dose”.

Nella seduta di questo pomeriggio, la commissione Sanità ha tenuto anche l’audizione della dottoressa Ilaria Lombardi (Regione Toscana) in merito alle norme in materia di qualità e sicurezza, procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento delle strutture sanitarie. Per gli Stati generali della salute, sono stati sentiti rappresentanti di Enti locali e operatori sanitari che hanno aderito al progetto partecipativo.

17/09/2021 8.50
Regione Toscana


 
 


Met -Vai al contenuto