Redazione di Met
Tra storia e teatro: De Vita porta in scena Craxi e la crisi di Sigonella
Il 7 dicembre al Teatro Niccolini di Firenze. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
A distanza di quarant’anni da un episodio chiave della storia italiana - quello del dirottamento della nave da crociera Achille Lauro da parte di un gruppo di terroristi palestinesi e la conseguente crisi diplomatica con gli Stati Uniti che ebbe l’epicentro a Sigonella – domenica 7 dicembre alle 18.30 l’attore, autore e regista Ugo De Vita porta in scena al Teatro Niccolini di Firenze Sigonella - Le parole di Craxi.
La performance prende spunto dallo storico discorso pronunciato alla Camera dei deputati il 17 ottobre 1985 da Bettino Craxi, in cui – con parole chiare e inequivocabili - il presidente del Consiglio in carica rivendicava la sovranità italiana, disattendendo i diktat del governo americano, che pretendeva la consegna dei terroristi sbarcati sul territorio italiano.
Lo spettacolo intreccia storia, teatro e musica: le parole di De Vita dialogano con gli inserti musicali del violino barocco del Maestro Fabio Consiglio (protagonista di una carriera al fianco di grandi nomi della musica italiana tra cui Renato Zero, Fiorella Mannoia e Pino Daniele, impreziosita da collaborazioni con autori di colonne sonore per il cinema del calibro di Manuel De Sica, Ennio Morricone, Renato Serio, Paolo Vivaldi e altri ancora) e sono integrate da cenni storici e biografici letti dagli attori Maurizio “Iccio” Brunetti e Massimiliano Cardini; la serata sarà aperta da un’introduzione del senatore Riccardo Nencini.
Una storia di stretta attualità, i cui riflessi si riverberano ancora oggi sull’attuale panorama geopolitico, che vede tornare da protagonista a Firenze Ugo De Vita, veterano del teatro civile, dopo il successo della sua recente performance su Pier Paolo Pasolini nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e dello spettacolo incentrato sulla figura Girolamo Savonarola, andato in scena in piazza Signoria.
Dopo la prima al Teatro Niccolini di Firenze, Sigonella - Le parole di Craxi sarà replicato a Roma e a Milano. Si tratta del primo passo di un più ampio progetto portato avanti da De Vita, che vede in cantiere performance dedicate alle figure di Aldo Moro e Giovanni Spadolini, nell’ottica di una contaminazione feconda tra impegno civile e arte, con lo scopo di portare al pubblico pagine chiave della storia recente italiana.
L’evento è promosso da “Officina della Poesia, il Teatro e le Arti” e da “Osservatorio Nazionale per i Diritti Civili del Teatro e le Arti” con il patrocinio della Fondazione Bettino Craxi ETS.
L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti; per info e prenotazioni è possibile chiamare dalle 10 alle 19 al centralino del Teatro Niccolini.
«Questo spettacolo, a distanza di quasi quarant’anni, ripercorre l’idea di consegnare un discorso politico al senso del tragico e al teatro. Si tratta di una splendida opportunità, di cui ringrazio il senatore Nencini che mi onora della sua amicizia e ha condiviso con me ed “Officina” il progetto. - dice Ugo De Vita - Conobbi Craxi, che mi fu presentato da Marco Pannella, quando con Carlo Romeo nel 1987 al Teatro Olimpico di Roma portammo in scena le lettere di Moro, ma fu Gian Maria Volontè, dopo la rinuncia di Enrico Maria Salerno, a guidarmi nel lavoro e a quella scelta di lettere e il titolo del lavoro “Se ci fosse luce sarebbe bellissimo…” fu ripresa da molti colleghi illustri».
«Il discorso di Bettino Craxi fu un atto di rara autorevolezza attraverso il quale - sottolinea il senatore Riccardo Nencini - si ribadiva la piena indipendenza dell’Italia, membro dell’Alleanza Atlantica e tuttavia libera di assumere le proprie decisioni in politica estera. Temo che l’adozione di quella decisione abbia influito sui rapporti con gli Stati Uniti e Israele. Craxi era scomodo: troppo europeista, con un’idea di patria di taglio risorgimentale, garibaldino».
«Desidero ringraziare Ugo De Vita e Riccardo Nencini, - ha sottolineato la senatrice Stefania Craxi, fondatrice della Fondazione Bettino Craxi ETS- che hanno condiviso lo sviluppo di un progetto nell’ambito del filone di studi e ricerche promosso da Officina della poesia, il teatro e le arti e dall’Osservatorio nazionale per i diritti civili del teatro e le arti. La Fondazione Bettino Craxi è ben lieta di concedere patrocinio a questa importante iniziativa, che ha grande merito di offrire al pubblico uno spaccato di storia recente spesso travisata, incompresa ed equivocata».
Ugo De Vita (Roma,1961), autore, attore, regista italiano. Diplomato all'Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio D’Amico”, ha conseguito laurea e specializzazione americana in Psicologia Clinica.
Dopo gli esordi con Dario Fo e Franca Rame, ha lavorato e diretto in Italia e all’estero, tra gli altri: Mario Scaccia, Flavio Bucci, Nando Gazzolo, Riccardo Cucciolla, Jose Quaglio, Ivana Monti, Duilio Del Prete, Elisabetta Pozzi, Michele Placido, Ileana Ghione, Alessandro Haber, Anna Miserocchi, Valentina Cortese, Gabriele Lavia, Franco Castellano, Lucia Poli, Paola Quattrini, Lino Capolicchio e altri ancora.
Ha doppiato per il cinema e la televisione in Rai. È stato la voce di Gesù nel Vangelo a cura di Monsignor Ravasi per Radiorai.
È considerata tra le voci più belle del nostro teatro civile distinguendosi negli allestimenti su: Cucchi, Vannini, Ciatti, Welby, Coco, Casalegno, Borsellino, Falcone, Melone (prima vittima militare risarcita per l’uranio impoverito), Ustica.
Ha pubblicato saggi e romanzi con Vallecchi, Bulzoni, Passigli e Polistampa editore.
Ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Marradi (Firenze) per aver dato lustro all’opera di Dino Campana, le “Chiavi della Città” di Ladispoli per il dramma di Marco Vannini, e il titolo di Ambasciatore per la Cultura della Città di Firenze nel mondo, onorificenza consegnatagli a Palazzo Vecchio in occasione del lavoro su Pier Paolo Pasolini.
Autore di due film per la Rai e una miniserie per Rai Due, ha tenuto corsi e seminari in quale docente “a contratto”, in atenei italiani e stranieri.
Curatore del Master universitario “Officina della poesia il teatro e le arti”, ha dato nei mesi scorsi vita ad un Comitato per l’Osservatorio nazionale per i Diritti civili per il teatro e le arti.
24/11/2025 13.21
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