Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Asl Toscana Centro - Empoli
ACIDO FLUORIDRICO, I RISCHI DA CONTATTO E DA INALAZIONE
Il monito proviene dall’unità operativa prevenzione luoghi di lavoro dell’Asl 11 in seguito al ripetersi di gravi infortuni da contatto con questo acido ed è rivolto non solo alle aziende ed ai lavoratori, ma anche a tutta la popolazione
Occorre prestare molta attenzione nell’uso dell’acido fluoridrico, poiché il contatto e l’inalazione della sostanza possono causare danni seri per la salute della persona. Il monito proviene dall’unità operativa prevenzione luoghi di lavoro dell’Asl 11 in seguito al ripetersi di gravi infortuni da contatto con questo acido ed è rivolto non solo alle aziende ed ai lavoratori, ma anche a tutta la popolazione.

L’acido fluoridrico, infatti, viene utilizzato nell’industria del vetro (per l’incisione, la satinatura e la lucidatura), ma anche negli ambienti di vita (ad esempio nei prodotti per smacchiare i tessuti dalla ruggine).

È estremamente tossico sia per l’inalazione della forma gassosa sia per il contatto con la soluzione acquosa e può danneggiare non solo tutti gli strati cutanei con cui viene in contatto, ma anche il tessuto osseo e le vie nervose. Inizialmente la lesione può consistere in un’ulcera cutanea anche piccola che, se non trattata correttamente, nelle ore successive si estende anche in profondità. Alla lesione si associa dolore anche molto intenso.

L'ingestione determina danni gravissimi e può essere anche mortale. I primi sintomi di avvelenamento possono manifestarsi anche a distanza di dodici ore dal contatto con la sostanza, quando ormai può essere troppo tardi per intervenire, una circostanza che rende questo composto molto pericoloso.

Il corretto comportamento nell’immediatezza del contatto con l’acido fluoridrico consiste nel lavaggio con abbondante acqua e nell’applicazione di prodotti per la cute a base di gluconato di calcio. In questi casi è sempre opportuno consultare un medico, più semplicemente conviene indirizzare subito la persona al pronto soccorso, specificando la natura e le proprietà lesive della sostanza cui è stata esposta (riportate nella scheda di sicurezza o sul contenitore).

Nei luoghi di lavoro è essenziale, oltre alla informazione dei lavoratori sui rischi connessi all’uso di tale sostanza, la presenza di docce e lavaocchi d’emergenza, di istruzioni operative sui metodi di utilizzo e di procedure di pronto soccorso, nonché la fornitura di dispositivi di protezione individuali (guanti, grembiuli, tute, stivali in PVC, occhiali o visiere). E’ necessario, inoltre, che nella cassetta di pronto soccorso sia presente il gluconato di calcio (in gel ecc.) per uso cutaneo.

21/07/2011 13.41
Asl 11


 
 


Met -Vai al contenuto