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DISCARICA A 'LE BORRA', CRESCIOLI PRECISA I TEMPI E REPLICA A RIFONDAZIONE
L'assessore provinciale all'Ambiente ricostruisce tutti i passaggi e le prossime scadenze. E poi attacca: "Circa il basso profilo, prego dotarvi di specchio"

L'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli risponde a un'interrogazione del consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi su 'Le Borra'.
La Giunta provinciale ha più volte risposto ad interrogazioni e domande d’attualità aventi per argomento l’impianto de Le Borra. Prendendo a riferimento solo gli ultimi mesi, nella seduta del Consiglio del 30 maggio scorso l'assessore Crescioli, con una "specifica e dettagliata comunicazione", ha risposto a sei tra interrogazioni e domande d’attualità sul tema, mentre nella seduta del 14 novembre si è data risposta ad un’ulteriore domanda d’attualità.
La Giunta ha dunque informato il Consiglio rispondendo puntualmente ai quesiti posti.
Circa il merito dell’interrogazione, si premette che la previsione di un impianto di discarica nel sito di 'Le Borra' risale agli strumenti di pianificazione di fine anni ’80. Successivamente all’entrata in vigore del Piano Regionale dei rifiuti primo stralcio (DcRT 88/1998), la Giunta Regionale della Toscana ha effettuato la pronuncia di conformità di questo impianto con il Piano Regionale. Successivamente la discarica di 'Le Borra' è stata confermata nel Piano Provinciale con delibera approvata dal Consiglio provinciale di Firenze n° 22/2002.
Nel sito di 'Le Borra' non sono presenti fattori escludenti che impediscano la realizzazione di un impianto di discarica, ma un unico fattore penalizzante in quanto area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L. 3267/23, superabile grazie ad una adeguata progettazione. Si precisa ancora una volta che tale sito è individuato dal Pai come area a pericolosità geomorfologica media: l'intervento previsto è quindi consentito secondo le modalità dell'art.12 del Pai stesso. In sede di Viadovranno essere prodotti, a carico del richiedente, tutti i necessari approfondimenti legati alla geomorfologia del sito, nonché indicate tutte le misure necessarie atte a prevenire i possibili pericoli sulle matrici ambientali, compresi quelli derivanti dalla permeabilità dei suoli.
Riguardo agli studi effettuati da Ato Toscana Centro, si ricorda che lo stesso Ato, ai sensi degli artt. 201 e 202 del D.lgs 152/06 è il soggetto pubblico competente all’ affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per le Province di Firenze, Prato e Pistoia.
In particolare, il servizio di cui sopra comprende, ai sensi dell’art. 201, c. 4 del Dlgs. cit., le seguenti attività:
a) la realizzazione, gestione ed erogazione dell’intero servizio, comprensivo delle attività di gestione e realizzazione degli impianti;
b) la raccolta, raccolta differenziata, commercializzazione e smaltimento completo di tutti i rifiuti urbani e assimilati prodotti all’interno dell’ Ato.
Inoltre, ai sensi della L.R. 25/1998 e s.m.i, art. 26:
1) le Comunità di Ambito attuano i piani interprovinciali di gestione dei rifiuti attraverso i piani industriali;
2) le funzioni di competenza della Comunità di ambito attengono in particolare:
a) all’ elaborazione, all’ approvazione e all’ aggiornamento del piano industriale;
b) all’ affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani(…)”.
Nel caso specifico, Ato Toscana Centro, per effetto delle delibere assembleari (n° 1/2010 e n° 14/2011) affiderà, tramite gara per la concessione (ai sensi dell’art. 4, c. 8 del DL 138/2011), il servizio di gestione dei rifiuti in esclusiva (così come definito dall’art. 4, c. 1 del Dl 138/2011).
Oggetto della gara in questione è quindi la gestione dei servizi (fra cui la raccolta dei rifiuti urbani e lo spazzamento stradale) oltre alla costruzione e alla gestione in regime di esclusiva degli impianti di smaltimento rifiuti, previsti dai Piani Provinciali vigenti di Firenze, di Prato e di Pistoia, nonché dai Piani Industriali vigenti e dal Piano straordinario dell’Ato che attua i piani provinciali, così come definito dalla delibera assembleare n° 13/2011.
Allo stato attuale, Ato Toscana Centro sta redigendo la documentazione necessaria per l’emanazione del bando di gara per la concessione del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani. Fra tali attività sono comprese la redazione di studi di fattibilità dei nuovi impianti, la cui costruzione e gestione sarà appunto, oggetto di affidamento.
Come previsto dalla delibera assembleare n° 15/2011, il bando sarà emanato nel primo trimestre 2012 (conformemente alla cessazione di numerose gestioni, ai sensi del comma 32 dell’art. 4 del DL 138/2011).
Tutte le informazioni relative alle procedure di gara sono reperibili fra gli atti dell’Assemblea e del Consiglio di Ato disponibili sul sito web: www.atotoscanacentro.it.
"E’ dunque del tutto evidente che non siamo in presenza di alcun 'colpo di scena' - spiega Crescioli ai consiglieri di Rifondazione - ma di atti che Ato Toscana Centro non è tanto in diritto, quanto in dovere di compiere al fine di predisporre nella massima correttezza la gara e nello specifico il suo oggetto".
Infine, per quanto riguarda l’iter del Piano Interprovinciale dei Rifiuti, la proposta del Piano è stata approvata dalle tre Giunte Provinciali di Firenze, Prato e Pistoia in data 22 Novembre u.s. (DGP Firenze n. 209).
Essa, come desumibile dalla sua lettura, prevede 'Le Borra' tra gli impianti che vengono confermati rispetto alla pianificazione precedente, nei termini sopra esposti e più volte comunicati al Consiglio.
La proposta è pubblicata oltre che con gli usuali mezzi previsti per le delibera della Giunta (http://attionline.provincia.fi.it/testi.aspx?docid=4101999&tipo=del), anche nel sito del Garante della Comunicazione della Provincia di Firenze (http://met.provincia.fi.it/garante/indexpir.htm).
La procedura stabilita dalle norme prevede che, successivamente alla firma dell’intesa tra i tre Presidenti delle Province – che avverrà entro la fine del mese di Dicembre del corrente anno – la proposta venga sottoposta ai tre Consigli Provinciali per la discussione ed adozione del Piano; quindi si prevede una fase di osservazioni e, successivamente, il ritorno ai Consigli Provinciali per la definitiva approvazione.
Anche alla luce di questo iter, "appare quanto meno poco comprensibile la critica di scarsa trasparenza su un atto che vedrà ben due passaggi deliberativi da parte delle Assemblee consiliari inframezzati da una fase in cui ciascun cittadino potrà avanzare pareri ed osservazioni". Per quanto poi riguarda il “basso profilo”, Crescioli invita "cortesemente, ma vivamente, gli interroganti a dotarsi di idoneo specchio, nonché a (ri)leggersi quella parte del Manifesto del Partito Comunista, opuscolo scritto da tali Karl Marx e Friedrich Engels, denominata 'Il socialismo reazionario'. Potrebbe aiutare".

02/12/2011 11.29
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze