Nuove risorse per la Città Metropolitana di Firenze. Dove trovarle?
Le ipotesi Irpet, dai diritti d'imbarco ai “consumatori” di servizi pubblici e privati: per Firenze 8 milioni di euro dai passeggeri in arrivo. Rubellini (Dg Metrocittà): "Pensiamoci. Entrate principali da compartecipazione a gettito Irpef o Irap”
Il decollo delle Città Metropolitane deve poggiare su risorse robuste, da aggiungere a quelle fiscali ereditate dalle vecchie Province. Si può pensare a intervenire sul diritto di imbarco per aeroporti e porti, a prelievi su insediamenti produttivi e compartecipazione all'imposta sul patrimonio immobiliare, prelievi su attività terziarie e compartecipazione alle imposte sull'uso di suolo pubblico, forme di tassazione sui grandi insediamenti commerciali e sugli ingressi in città con finalità di controllo della congestione: sono queste alcune ipotesi prese in esame in un convegno in corso a Roma, promosso da Irpet Toscana, Anci e Ires Piemonte, presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, e analizzate in un rapporto dell'Irpet Toscana su 'Le risorse per la Città Metropolitana. Dal quadro europeo alle proposte per il contesto italiano', curato da Chiara Agnoletti, Claudia Ferretti, Patrizia Lattarulo e Mauro Massaro.
Al convegno prendono parte il direttore generale della Città Metropolitana di Firenze Pietro Rubellini e alcuni tecnici dell'ente.
Nel caso dei grandi insediamenti commerciali in città, la tariffa a metro quadro stimata sulla dotazione di grandi strutture di vendita della Città metropolitana di Firenze sarebbe pari a 33 euro a mq.
Dai diritti d'imbarco (2 euro per passeggero in arrivo) è stata calcolata una cifra di ricavo per la sola Firenze pari a 8 milioni di euro (complessivamente 125 per tutte le Metrocittà).
“Si pone la necessità di individuare le risorse più coerenti ai compiti assegnati alle Città Metropolitane – spiegano i curatori del rapporto - tanto di governo del territorio di area vasta quanto di pianificazione e progettazione degli investimenti. Le risorse sono da ricercare all’interno del quadro delle funzioni trasferite e degli interventi promossi dai finanziamenti comunitari, mentre il principio del beneficio e l’esperienza internazionale focalizzano l’attenzione sulle economie di agglomerazione e sulla categoria dei city users”. I city users sono persone non residenti che si recano nelle città per usufruire di servizi pubblici e privati. Sono chiamati anche “consumatori metropolitani”.
“Dobbiamo confrontarci con le ipotesi avanzate in sede Irpet – commenta per la Metrocittà di Firenze il direttore generale Pietro Rubellini - La missione principale della Città Metropolitana è quella di guidare i processi strategici di sviluppo economico. Con un'espressione sintetica possiamo dire che si tratta di fare marketing territoriale, così come accade nelle altre Metrocittà europee. A mio avviso, nel momento in cui la Città Metropolitana avanza progetti utili a questo scopo, dovrebbe finanziare le entrate principali attraverso una compartecipazione al gettito Irpef o Irap, cosi da pesare meritocraticamente la propria efficienza. Nel caso dell'Irpef, peraltro, si tratta di ristabilire la compartecipazione, perché c'era già. Maggiore bravura, dunque, maggiori entrate”.
Con la Città Metropolitana siamo di fronte a un nuovo Ente, non davanti a una riedizione aggiornata delle vecchie Province. Il riassetto della struttura “necessita di una nuova organizzazione e una valorizzazione del personale, con l'immissione di nuove figure. Le Province stanno raggiungendo il capolinea, le Città Metropolitane italiane sono ai nastri di partenza. Diciamo che sono in una fase necessaria di riscaldamento”.
'''In allegato''': il comunicato integrale, con tabelle e approfondimenti