Pit per lo sviluppo delle aziende agricole della Piana Fiorentina
Regimazione, qualità dell'acqua e biodiversità. Coordinate e contenuti illustrati dal consigliere Andrea Ceccarelli
La Città Metropolitana ha approvato a gennaio lo schema di accordo 'Consortium Agreement' del progetto integrato territoriale 'Piana fiorentina', su proposta del Consigliere delegato alla Pianificazione Territoriale Andrea Ceccarelli. Lo schema è stato il punto di partenza per giungere ad un accordo definitivo e determinare le coordinate di dettaglio del Progetto individuando il gruppo di pilotaggio e il soggetto capofila.
All’interno del Piano Sviluppo Rurale (Psr 2014-2020) la Regione Toscana ha previsto l’attivazione dei Progetti Integrati Territoriali 'Pit' ovvero progetti, spiega Ceccarelli, "che attraverso un’azione organica di soggetti pubblici e privati affrontano a livello locale specifiche criticità ambientali promuovendo il mantenimento e lo sviluppo delle attività agricole nell’ambito delle seguenti tematiche: suolo e dissesto idrogeologico, gestione e tutela delle risorse idriche, biodiversità, paesaggio ed energia, migliorando il valore ambientale e valorizzando il ruolo svolto dalle aziende agricole nel territorio della Piana".
La Città Metropolitana di Firenze si è fatta promotrice insieme all'Università di Firenze (Dispaa), al Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, ai Comuni ricompresi nell'area di oggetto di finanziamento e dalle Organizzazioni professionali agricole, della campagna della divulgazione rivolta alle imprese agricole per individuare il più alto numero di soggetti come partner attivi del Pit.
A marzo è stato approvato, in via definitiva, dalla Città Mettpolitana l'Accordo territoriale, poi sottoscritto da tutti i soggetti, che sancisce un protocollo operativo di tutti soggetti con compiti e ruoli specifici da realizzare nei tempi dettati dalla Regione e i dati relativi di tutti gli interventi progettati.
Per ciascun progetto integrato territoriale dovevano essere raggiunti dei partecipanti minimi, di cui almeno 12 partecipanti diretti in maggioranza aziende agricole attive nella piana fiorentina ovvero nel perimetro del parco agricolo della Piana.
Il progetto che la Città Metropolitana, in qualità di soggetto capofila, ha coordinato e presentato alla Regione Toscana all'interno del Psr 2014-2020 (Bando Multimisura 'Progetti Integrati Territoriali') ha visto l'adesione diretta di 17 imprese agricole, 1 gestore di terreni, 4 Enti pubblici territoriali, 1 dipartimento dell'Università di Firenze, 1 Consorzio di Bonifica, 3 Organizzazioni professionali agricole. In totale i beneficiari sono 27. Vi sono infatti anche partecipanti indiretti: 2 aziende agricole, 5 enti pubblici, 4 associazioni locali, 1 Associazione territoriale di caccia, 1 Rappresentante della Filiera Cerealicola fino al raggiungimento di un importo di interventi a finanziamento di 3.000.000 di euro.
Il progetto avrà la durata di 24 mesi e tra soggetti pubblici e privati coinvolti si è stimato l'interessamento di circa 596,30 ettari pari al 8% dell’intera Piana Fiorentina in parte, circa 120 ha ricadenti anche in aree Natura 2000 (individuate a livello Ue come siti di importanza comunitaria, dove devono essere garantiti interventi a tutela della biodiversità).
Il Pit 'Piana Fiorentina' si prefigge di dare le giuste basi alla produzione agricola attraverso il ripristino di opere per la regimazione delle acque superficiali in eccesso e per favorire al contempo l’assorbimento della maggior quantità d’acqua possibile. Per migliorare la qualità delle acque e per la protezione delle stesse da fenomeni di inquinamento diffuso derivanti dall’attività agricola saranno previsti bacini di lagunaggio o di fitodepurazione per la depurazione naturale delle acque circolanti. Inoltre sono previsti l’ampliamento e il recupero di zone umide finalizzate alla conservazione della biodiversità.
L’attività svolta nell’ambito del Pit 'Piana Fiorentina' concorrerà ad incrementare la protezione del territorio dal dissesto idrogeologico, ad incrementare la resilienza ai cambiamenti climatici, a migliorare la gestione delle acque e tutela dei corpi idrici, a conservare e ripristinare gli elementi caratteristici del paesaggio, e salvaguardare e valorizzare la biodiversità.
L’obiettivo atteso più significativo è rappresentato dal mantenimento e lo sviluppo delle attività agricole, che concorreranno attraverso l’azione progettuale promossa e coordinata dai partner pubblici, alla riqualificazione paesaggistica dei territori interessati oltre a mirare al ripristino della funzionalità degli ambienti agrari e delle zone umide, attraverso la ricostituzione dell’ecosistema.
Adesso l'accordo è sottoposto all'istruttoria tecnica della Regione Toscana in vista della sua approvazione, in seguito alla quale saranno avviati gli interventi sul territorio. ''(mb)''
'''In allegato''' i documenti fondamentali del progetto:
- l'accordo territoriale: il documento sottoscritto da tutti i partecipanti sia diretti (che percepiranno i finanziamenti) che indiretti (i cosi detti stakeholders)
- il relativo atto dirigenziale di approvazione
- la cartografia del progetto