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Comune di Prato
IL CENTRO STUDI ARTI VISIVE RADDOPPIA GLI SPAZI IN CENTRO CON LA MOSTRA DEDICATA AL GIACOMO MANZÙ
L'inaugurazione di "Quarantuno disegni" sabato 20 aprile alle 16.30 Canto alle Tre gore-via San Giorgio. Ventidue disegni, medaglie, libri d'arte e incisioni per scoprire un lato poco conosciuto del grande artista
Sarà inaugurata sabato 20 aprile alle 16.30 nelle sale espositive di Canto alle Tre gore 5/7 e via San Giorgio 1 la mostra "Quarantundisegni", dedicata alla grafica di Giacomo Manzù, organizzata dal Centro Studi e documentazioni sulle arti visive in collaborazione con il Comune di Prato e la Diocesi. L'esposizione è nata nell'alveo del progetto "Arte per strada", diretto dal pittore e giornalista Paolo Calamai, consigliere speciale del sindaco per le arti visive, fortemente voluto dal sindaco Roberto Cenni per l'azione di riqualificazione di una porzione del centro storico da anni in preda al degrado e all'abbandono.

La mostra è stata presentata stamani dal sindaco Cenni, da Paolo Calamai, dal presidente della Circoscrizione centro Massimo Taiti e da Don Giuseppe Billi. Un'esposizione di grande rilievo e di assoluto valore artistico, per la quale sono stati raddoppiati gli spazi espositivi del Canto alle Tre Gore grazie alla disponibilità dei privati proprietari che hanno concesso i fondi in comodato d'uso gratuito credendo nel progetto di realizzare la prima galleria artistica in centro come presidio contro il degrado.

La mostra è composta principalmente da 22 disegni di Giacomo Manzù provenienti da una cartella di 41 esemplari stampata a Torino il 5 dicembre 1961 da Giulio Einaudi editore. Un'edizione rarissima che ora viene presentata al pubblico per scoprire il Manzù grafico, non inferiore al più conosciuto Manzù scultore. Ma accanto ai disegni vi sono molte altre opere e oggetti provenienti dalle collezioni private di diversi appassionati d'arte pratesi: un piccolo David in bronzo, una medaglia per il centenario di Santa Rita, la riproduzione della rivista "Il Frontespizio", edita da Vallecchi nel 1930, altre opere grafiche e illustrazioni di riviste. «L'arte ci è sembrato il canale giusto per riqualificare un'area per troppo tempo abbandonata a se stessa, quella dietro la Cattedrale, e per aprirla ad una nuova frequentazione con un punto di riferimento come la galleria - ha detto il sindaco Cenni - Questo obiettivo faceva parte dell'agenda dell'Amministrazione comunale e dobbiamo dire grazie soprattutto alla capacità di coinvolgere forze ed istituzioni locali di Paolo Calamai se il progetto è partito, praticamente a costo zero. Tre sono quindi i risultati raggiunti: dare una vetrina agli artisti locali, organizzare eventi di qualità come la mostra dedicata a Manzù e riqualificare le zone "in ombra" del centro».

Non solo il Centro Studi raddoppia gli spazi, ma presto li triplicherà: è alle porte infatti l'estensione ad un terzo fondo di fronte alle Sale espositive. «Sono tanti gli eventi che "Arte per strada" ha organizzato in città da dicembre ad ora - ha aggiunto Calamai - La nostra finalità è quella di promuovere il territorio attraverso l'arte e ringraziamo il sindaco Cenni per aver creduto in questo progetto e per averne fatto uno dei tasselli per la riqualificazione del centro». «Iniziative come questa sono strategiche per riappropriarci di zone come il triangolo di piazza Lippi, Canto alle Tre Gore e via San Giorgio - ha affermato il presidente del Quartiere Centro Taiti - Al di là dei provvedimenti amministrativi e le ordinanze di pubblica sicurezza, appuntamenti culturali e ludici hanno un effetto di fondamentale importanza». Don Billi ha ricordato il profondo legame che univa Giacomo Manzù ai valori del Cristianesimo: l'artista era infatti amico di Papa Giovanni XXIII e il suo capolavoro sono le "Porte della Morte" in San Pietro, inaugurate nel 1963, oltre che l'opera per il presbiterio di S.Rita a Cascia.

"Quarantun disegni" dà insomma un contributo importante alla conoscenza dell'artista. La mostra si protrarrà fino al 20 maggio con orario di apertura 10-12 e 16-19.30.

Disegni di Giacomo Manzù

18/04/2013 17.17
Comune di Prato


 
 


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