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Redazione Met Sport
FIRENZE RUGBY 1931: TRA SOGNI E SPERANZE, TRA REALTÀ CONCRETE E IPOTIZZABILI
Luigi Baldi analizza al microscopio alcune delle giovani promesse cresciute nel vivaio del Firenze Rugby 1931
Luigi Baldi, team manager della squadra di serie A ci aiuta a fare un quadro di quei giovani che dal vivaio fiorentino si sono appena affacciati, o sono in procinto di farlo, alla realtà della squadra Senior:
"Questi i giovani che a Firenze hanno intrapreso la strada di un rugby 'particolare' fatto di tradizione, di tifo e di calore e con l'ambizione di salire in Eccellenza. Iniziamo a scoprirli con quelli che hanno già debuttato in prima squadra: Matteo Passaleva 91', Demba Diaw '91, Tommaso Di Francescantonio '91, Duccio Ghelardi '92.
Passaleva: mediano d'apertura, un genietto, atteso per un'annata da protagonista. Diaw: flanker, gioca a rugby da soli tre anni, aggressivo, gran potenziale, forte nei placcaggi da affinare la tecnica. Di Francescantonio: mediano di mischia, figlio d'arte, gran potenziale, ottima velocità, ottima tecnica e grandi doti atletiche soprattutto in fase di difesa e copertura, una speranza. Ghelardi: figlio di 'Ciafo', ruolo seconda linea. Come ovvio ha iniziato a giocare a rugby fin da piccolo ed è arrivato a far parte dell'Accademia Sebastiani di Roma per gli atleti interesse nazionale. Altezza, 'mani', e ottima conoscenza del gioco.
Poi ci sono atleti - continua Baldi - che devono ancora debuttare come Claudio Borsi, Giovanni D'Andrea, Alessandro Meyer, Jacopo Bianchini, Tommaso Ciampa.
Borsi: classe '92, passato alle giovanili del Firenze dall'Elba Rugby dopo essersi messo in luce con la selezione dei "Quindici dei Medici" nel Torneo Under 18 Città di Firenze 2009. Ottimo fisico, grande corsa, da migliorare in fase difensiva, rappresenta una forte speranza.
D'Andrea: veramente un gran fisico per questo ragazzo, che incarna la fisicità dei trequarti moderni, 1,92 per 105 kg, come Ghelardi è entrato a far parte dell'Accademia Sebastiani. Buone gambe e mani, adora il contatto e un gran calcio.
Meyer: classe '92, duttile, fa bene il centro e la terza linea, molto serio e di grande impegno, è per noi più che una speranza: intelligente nelle scelte.
Bianchini: seconda, terza linea. Ha un attitudine naturale per il rugby: lotta si sacrifica, combatte: gran potenziale.
Ciampa: figlio d'arte, cresciuto nella nostra scuola fiorentina. Ottima atleta, ottima corsa e gambe
Francesco Menon classe '91, merita un disco a parte. - conclude Baldi - Uno dei nostri fiori all'occhiello. Ha fatto parte della Nazionale Under 18, 19 e 20, partecipando a i tornei ufficiali internazionali. Menon è stato protagonista dell'Italia Under 20 che ai recenti mondiali ha conquistato la permanenza tra le nazionali di prima fascia. Gli ultimi due anni Francesco l'ha passati all'Accademia 'Ivan Francescato' di Tirrenia, dove è maturato tecnicamente e fisicamente. Ha debuttato due anni fa in prima squadra, l'anno scorso si è ripreso bene da un infortunio ed ha fatto una bella seconda parte di campionato, compresa la finale contro il Calvisano. Come tutti i giovani talenti ha bisogno di fare esperienza con gli eventi importanti.
In conclusione gli stranieri e gli atleti che verranno a vestire la maglia biancorossa, dovranno sgomitare con i 'vecchi' ma anche con questi nuovi talenti per avere un posto in squadra."

Diaw Demba

Passaleva Matteo

21/09/2011 8.57
Redazione Met Sport


 
 


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