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Regione Toscana
SPORT: LE LINEE DEL PROSSIMO PIANO REGIONALE
Apprezzamento unanime all’informativa dell’assessore al Welfare Salvatore Allocca. In quattro anni 10milioni e 800mila euro per la promozione, l’integrazione, la partecipazione e lo sviluppo di un settore che è “grande strumento di emancipazione”. Votato all’aunimità l’ordine del giorno collegato
Migliorare lo stato di salute generale della popolazione grazie ad una “più diffusa e corretta pratica sportiva; valorizzare la funzione educativa, soprattutto verso i giovani, e di una pratica motoria attenta al processo di socializzazione; sviluppare la funzione riabilitativa nei confronti delle categorie deboli”. Questi gli indirizzi della Toscana in materia di sport, illustrati in Aula dall’assessore al Welfare Salvatore Allocca nel corso dell’informativa sul “Piano regionale per la promozione della cultura e della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive”.

Un’informativa che ha riscosso l’apprezzamento compatto del Consiglio regionale e in relazione alla quale sono stati votati due emendamenti, uno di opposizione e l’altro di maggioranza, all’ordine del giorno collegato, votato all’unanimità.

Nell’esposizione l’assessore ha sottolineato come lo sport sia un “diritto da garantire” e come sia “l’unico settore su cui non abbiamo operato tagli. Nel quadriennio 2012-2015 le risorse che destiniamo ammontano a 10milioni e 800mila euro”. Risorse che confermano la volontà della Regione a “promuovere la più ampia integrazione tra tutti i soggetti coinvolti e tra tutti i settori interessati: sanità, sociale, turismo, cultura, ambiente”, così come riportato nel testo dell’emendamento firmato dalla maggioranza. Una promozione dello sport che punta “all’integrazione sociale quale elemento fondamentale per lo sviluppo del welfare regionale” garantendo parità di accesso perché “l’attività motorio-ricreativa – ha ricordato Allocca – è diritto inalienabile di ognuno”.

“Data la complessità e la trasversalità del fenomeno sportivo, la Regione intende favorire tutte le azioni di coordinamento tra i principali attori siano essi pubblici che privati. Un coordinamento – ha continuato Allocca – che consentirà lo sviluppo di specifiche azioni dotate di massima efficacia, efficienza ed economicità”.

La nuova programmazione regionale punta quindi al consolidamento di tutta la progettualità realizzata negli ultimi anni creando una “rete di opportunità” per l'associazionismo sportivo in generale e per tutti i cittadini in modo da “coniugare l'attività sportiva all'integrazione e alla socializzazione”.

Altro punto qualificante illustrato dall’assessore riguarda la partecipazione dei territori, tramite le Province, per la “realizzazione degli obiettivi regionali e per coordinare la realizzazione di progetti di investimento sull'impiantistica sportiva, con particolare riferimento alla manutenzione degli impianti”.

Dal consigliere PdL Nicola Nascosti l’illustrazione dell’emendamento all’ordine del giorno presentato che impegna la Giunta a caratterizzare il Piano regionale con una “progettualità specifica per affrontare il fenomeno dell’abbandono dopo i 14 anni, favorendo un approccio sano e salutare allo sport” e a promuovere azioni volte al “recupero anche psicologico dei ragazzi nel rapporto con lo sport praticato e successivamente abbandonato”.

Apprezzamento al documento è stato manifestato dal consigliere Pd Eugenio Giani che ha sottolineato come la materia sportiva sia di totale competenza delle Regioni. Da qui l’esortazione a lavorare perché nelle scuole dell’obbligo sia inserita “un’alfabetizzazione sportiva oggi assente”. Lo sport ha una grande valenza educativa e coinvolge il 60 per cento della popolazione toscana”. Da qui l’appunto che le risorse previste sono “troppo poche. Occorrono sforzi maggiori per dare eco ai principi elencati dall’assessore”.

Di impostazione “intellettualmente onesta” ha parlato Salvadore Bartolomei (PdL). “Quella resa dall’assessore è un’analisi politica piena di dichiarazioni di intenti che non prendiamo come promesse ma che indicano cosa c’è da fare”. Per il consigliere, ci sono “difficoltà logistiche e impiantistiche da sanare che sono la causa dell’allontanamento o del mancato accesso alle pratiche sportive”. Più che promozione allo sport, secondo Bartolomei è necessario il “sostegno”.

Dello stesso parere il consigliere Paolo Marcheschi (PdL). “Tutti sottovalutano l’aspetto sociale dello sport perché è uno di quei settori che va avanti per conto proprio grazie alle associazioni sportive e al mondo del volontariato”. Questa “funzione spontanea” a detta del consigliere non dovrebbe essere “tollerata ma sostenuta e incoraggiata” anche attraverso l’inserimento delle pratiche sportive nelle scuole dell’obbligo.

Di sport come “scuola di vita da incentivare anche attraverso l’introduzione della ginnastica posturale negli istituti” ha parlato Antonio Gambetta Vianna (Lega Nord) che si è detto d’accordo con “politiche di sostegno e di incentivazione”. E sempre di scuola e di un “miglior utilizzo delle aree sportive” ha parlato Marina Staccioli (Gruppo Misto) che ha sottolineato la necessità di sostegni specifici. “In un momento di grave crisi economica come quello attuale, molte famiglie non sopportano il peso costi per attività fisica”.

Al termine del dibattito, l’assessore al Welfare ha voluto ringraziare l’Aula ribadendo la volontà di “fare dello sport un fenomeno educativo che coinvolga famiglie, allenatori, scuole ed educatori”. (f.cio)

08/11/2011 19.41
Regione Toscana


 
 


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