Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Non-profit in provincia di Firenze
'NAVIGATORI INDIPENDENTI'
Stop ai comportamenti a rischio al volante
Stop ai comportamenti a rischio quando ci si mette al volante della propria automobile. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘Navigatori Indipendenti’, realizzato e promosso dal Ceart (il Coordinamento Enti Ausiliari Regione Toscana) insieme al Cesvot e con il contributo della Regione. All’interno del libretto del progetto ‘Navigatori Indipendenti’ è contenuta una ricerca condotta dal Ceart tra settembre 2010 e aprile 2011 su un campione di 314 ragazze e ragazzi (età media 20 anni) che frequentano scuole guida nelle province di Firenze, Grosseto, Livorno, Pistoia e Prato.
Scopo della ricerca è indagare la percezione del rischio associato all’utilizzo di sostanze.
Per quanto riguarda la provincia di Firenze hanno partecipato alla ricerca le Autoscuole del Mugello, 2 di Borgo San Lorenzo (autoscuola Lombardi e scuola guida Mugello) e 1 di Marradi (scuola guida Leoni ). Per il Ceart, promotore del progetto, gli Enti che hanno curato la ricerca sul territorio sono stati l'Associazione Insieme onlus di Borgo San Lorenzo e la Coop. Comes di Marradi.
Alcol e droga, secondo una stima dell’Istituto Superiore di Sanità, sono tra le cause principali di morte tra i giovani, mentre gli incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga rappresentano quasi un terzo del totale dei sinistri che avvengono in Italia. Secondo la Polizia Stradale inoltre, nel 2009, su 4.237 morti per incidente stradale, 950 avevano un’età compresa tra 18 e 29 anni e il 42,9% di queste giovani vittime, 408 ragazzi, ha perso la vita di notte, tra le 22 e le 6 del mattino. Per cercare di invertire questa drammatica tendenza la Toscana, attraverso ‘Navigatori Indipendenti’, mira a creare una rete di prevenzione in grado di raggiungere il numero più ampio possibile di persone, in particolar modo giovani e neo-patentati, attraverso il coinvolgimento delle autoscuole e degli istruttori di guida.
Il primo risultato ha evidenziato che per la maggior parte degli intervistati una delle cause di incidenti stradali è l’assunzione di alcol (1 intervistato su 5) seguita dall’alta velocità (16%) e dal consumo di sostanze stupefacenti (16%). Riguardo all’incidenza di vari fattori nella decisione di assumere un comportamento rischioso, al primo posto troviamo ‘la gravità delle conseguenze’ (45%), seguita da ‘dimostrare di avere il controllo della situazione’ (19%). Minore è l’incidenza della possibilità di ‘ottenere dei vantaggi’ (10%), ‘farsi notare’ (14%) e ‘sentirsi parte del gruppo’ (13%).
Con ‘Navigatori Indipendenti’ stop ai comportamenti a rischio al volante
Alla domanda su quale fosse lo stato o la condizione che potesse essere maggiormente associata al rischio, le percentuali più elevate sono per ‘pericolo’ e ‘incoscienza’. La maggior parte dei soggetti (63%) ha risposto di aver assunto alcol almeno 1 giorno la settimana; una percentuale significativa (24%) anche due.
Attraverso il questionario si è anche voluto indagare la percezione dei soggetti rispetto ad alcune credenze/luoghi comuni sull’alcol. La stragrande maggioranza (88%) ritiene che rallenti i riflessi, riduca la capacità di concentrazione e provochi sonnolenza. Circa la percezione sulla capacità dell’alcol di annullare la stanchezza e rendere la guida più sportiva e meno noiosa, la maggior parte sostiene queste credenze false, rispettivamente l’80% ed il 74%. Tuttavia resta significativo il numero di soggetti che ritengono che queste credenze siano vere, rispettivamente il 16% ed il 21%.
Il 44% ha risposto correttamente alla domanda su quale sia il limite di quantità di alcol presente nel sangue prevista dal codice della strada (che è 0,5 g/l). Per il 32% è pari a 0,0 g/l. Soltanto piccole percentuali hanno fornito un dato superiore. Il 4% ha inoltre riferito, senza che fosse espressamente richiesto, che il codice della strada prevede una differenza del limite tra coloro che hanno la patente da almeno 3 anni e i neo patentati.
La maggioranza (53%) ha inoltre dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza di mezzi pubblici e/o privati per raggiungere i locali notturni sebbene il 35% di questi sostiene di non utilizzarli. Infine, alla domanda su cosa occorrerebbe fare per incentivare l’utilizzo dei servizi pubblici o privati non sono state fornite grandi indicazioni (il 56% non ha risposto), mentre coloro che lo hanno fatto, il 24% ritiene che occorra fare maggiore pubblicità sull’esistenza del servizio. Per il 9% invece sarebbe opportuno aumentare la frequenza e migliorare l'organizzazione.

02/12/2011 11.20
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


Met -Vai al contenuto