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Iniziativa di solidarietà a Molino del Piano
Dai soci della Coop di Molino punti spesa per i profughi del Niger ospiti della Comunità

Una nuova iniziativa di solidarietà a Molino del Piano. La Cooperativa di Consumo di Molino del Piano insieme a circa 40 soci ha donato, tramite i punti che si accumulano con la spesa quotidiana, un totale di circa 400€ ai 5 ragazzi del Niger scappati dalla Libia che sono ospiti della Comunità da questa estate. Un gesto di solidarietà che si somma a quelli che già molte associazioni e cittadini della frazione hanno realizzato in questi mesi. Accoglienza e integrazione sono ancora una volta risultati un perfetto binomio per i cinque operai - dotati di permesso di soggiorno temporaneo in attesa della conclusione della procedura di riconoscimento dello status di profughi - che sono fuggiti a seguito dello scoppio della guerra in Libia e che temporaneamente hanno trovato accoglienza nel Comune della Valdisieve.
“A Pontassieve la necessità di rispondere ad un’emergenza, che la nostra Regione si è trovata a dover gestire - spiega l’assessore alle politiche sociali Monica Marini - è stata affrontata mettendo in evidenza le caratteristiche proprie della nostra gente: ovvero la solidarietà diffusa e legata a quei valori di accoglienza e fratellanza che ci contraddistinguono. La solidarietà è scattata fin da subito in maniera automatica dalla sinergia che, spontaneamente, ha visto collaborare Istituzioni, parrocchia, associazioni e cittadini Questa iniziativa della Coop di Molino del Piano – conclude - è una testimonianza concreta, un gesto fatto in maniera spontanea”.
Tra le altre iniziative per facilitare l’inserimento vanno ricordati anche il progetto per imparare la lingua italiana e il progetto di formazione lavorativa coordinato dalla Cooperativa Cristoforo, insieme al lavoro quotidiano fatto dai gruppi della parrocchia e del circolo Arci del paese.

Integrazioni
Il progetto regionale di accoglienza prevede un numero esiguo di immigrati che distribuito in più Comuni permette di far fronte, alla grande emergenza umanitaria che si è creata in seguito alla guerra scoppiata in Libia. Una soluzione che favorisce un’accoglienza più sostenibile per il territorio che esclude l'ipotesi delle tendopoli e di ogni altra forma di “emarginazione o ghettizzazione” che potesse trasformare una permanenza di persone con storia e cultura diversa in un problema. La soluzione - ragionevole e condivisa - nel rispetto anche della nostra Costituzione avviene sotto il controllo del Dipartimento della Protezione Civile nell'ambito dell'accordo fra Governo e Regioni, che hanno stanziato un apposito fondo, sugli interventi a favore di profughi ed immigrati provenienti dal Nord Africa e dall'Africa sub Sahariana.