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Regione Toscana
SPORT: VIA LIBERA AL PIANO 2012-2015
L’atto è passato con il voto di astensione del Pdl. La Lega Nord non ha partecipato al voto. Approvata all’unanimità una proposta di risoluzione che impegna la Giunta a reperire finanziamenti aggiuntivi per investimenti sugli impianti sportivi. Respinto, invece, un ordine del giorno della Lega
Garantire pari accesso alla pratica sportiva e motorio-ricreativa, promuovere il diritto alla salute attraverso lo sport (che riduce, in chi lo pratica, il ricorso ai ricoveri ospedalieri e la spesa per farmaci), promuovere l’integrazione sociale. Sono i tre obiettivi di fondo del Piano regionale per la promozione della cultura e della pratica dell’attività sportiva e motorio-ricreativa 2012-2015 approvato dal Consiglio regionale con il voto di astensione del Pdl. La Lega Nord, invece, non ha partecipato al voto.

L’atto è stato illustrato in aula dal presidente della commissione Cultura e sport, Nicola Danti (Pd), che ha spiegato che i finanziamenti destinati a investimenti per gli impianti sportivi sono pari a 2 milioni. “I finanziamenti”, ha aggiunto, “sono affidati, sulla base dei progetti presentati, alle Province. In questo senso, se davvero esse scompariranno, è necessario individuare un livello istituzionale intermedio tra la Regione e i Comuni per continuare ad attuare al meglio i contenuti del Piano”. Danti ha quindi annunciato la presentazione di una proposta di risoluzione, che ha accolto anche le sollecitazioni venute dalla commissione Controllo presieduta da Paolo Marcheschi, “per chiedere che la Giunta reperisca risorse aggiuntive da destinare a investimenti per gli impianti sportivi, prestando particolare attenzione all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili”.

Antonio Gambetta Vianna (capogruppo Lega Nord Toscana) ha dichiarato che “in questo settore la Toscana è in forte ritardo, sia a livello culturale che a livello di strutture, rispetto ad altri paesi europei”. Gambetta, inoltre, ha definito “inadeguati” i finanziamenti previsti dal Piano. Infine, ha presentato un ordine del giorno per chiedere “l’esclusione dagli interventi ammissibili a finanziamento quelli relativi alla diffusione della conoscenza di discipline sportive tipiche non occidentali, sostituendo tali interventi con quelli per la diffusione della conoscenza delle discipline sportive tipiche della cultura e della tradizione del nostro paese”.

“La commissione Controllo aveva redatto un documento che conteneva conclusioni simili a quelle della proposta di risoluzione illustrata dal presidente Danti”, ha ricordato Paolo Marcheschi (Pdl), “perché condividiamo le premesse e gli obiettivi del Piano, ma lamentiamo l’esiguità dei finanziamenti necessari per investimenti in impianti sportivi. In questa direzione servivano scelte più coraggiose”. Secondo Marcheschi, collocare pannelli fotovoltaici sui tetti e sulle tribune “è un investimento che potrebbe produrre risparmi, così come pensare a campi di calcio in erba sintetica”. Poco convincente, invece, il meccanismo “della distribuzione dei finanziamenti, che privilegia Province e Federazioni sportive”.

Per Salvadore Bartolomei (Pdl), “il Piano ha un approccio serio e a tutto tondo, ma delude perché i finanziamenti passano dai 12 milioni del 2008-2009 ai 2 milioni attuali. Allo stesso tempo, però, in altri settori si investe quanto o più di prima”.

Nicola Nascosti (Pdl) ha giudicato positivamente “l’impegno previsto per prevenire l’abbandono della pratica sportiva” e ha sollecitato “maggior impegno per garantire parità di accesso anche e soprattutto ai portatori di handicap”. Nascosti ha definito “sbagliato” il capitolo del Piano in cui si parla “di limitare il consumo di suolo”. “Quando si parla di funzione sociale positiva quale lo sport riveste non c’è mai consumo di suolo”, ha dichiarato.

Giudizio positivo, soprattutto “per contribuire allo sviluppo con valori positivi dei nostri figli” è venuto anche da Marina Staccioli (Gruppo misto), che ha messo in evidenza “l’esistenza di troppi impianti ormai inadeguati e non a norma” a cui nel Piano non corrispondono “risorse sufficienti”.

Nella replica l’assessore Salvatore Allocca ha ricordato che i 12 milioni del 2008-2009 furono finanzianti grazie a risorse straordinarie. “Fondamentale per guardare al futuro in termini positivi”, ha spiegato, “è recuperare una cultura che guardi allo sport non come a una spesa ma come a un investimento, in termini di mantenimento di una buona salute e di promozione dell’integrazione sociale”. Allocca, infine, ha ricordato che gli interventi a favore dei disabili “sono stati e saranno numerosi”.

L’aula ha approvato all’unanimità la proposta di risoluzione che era stata illustrata da Nicola Danti, mentre ha respinto l’ordine del giorno presentato dal gruppo della Lega Nord.

22/02/2012 12.43
Regione Toscana


 
 


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