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Comune di Reggello
REGGELLO: LETTERA APERTA DEL SINDACO BENEDETTI SULLE PRIMARIE DEL PD
Le primarie sono senza dubbio una ricchezza per il partito, in quanto coinvolgono tanti cittadini e si dimostrano uno strumento di democrazia.
sindaco
E’ passato circa un mese dalle primarie del PD a Reggello ed in questo periodo sono apparse sulla stampa diverse opinioni e prese di posizione. Personalmente mi è sembrato giusto non partecipare fino ad oggi alla discussione. In primo luogo, perché non intendevo dare risonanza alle polemiche, in un momento in cui è soprattutto necessario raccogliere unitariamente le forze in vista delle prossime elezioni amministrative. In secondo luogo perché volevo fosse chiaro che la mia posizione non è legata al risultato specifico: la vittoria di Benucci è stata chiara e decisa, e non ha alcun collegamento con il mio punto di vista. Dopo, però, che molti validi esponenti del mio e di altri partiti hanno espresso la loro opinione sulle primarie, anch’io, come Sindaco uscente del Comune e come esponente del PD reggellese, ritengo doveroso condividere la mia posizione.
Le primarie sono senza dubbio una ricchezza per il partito, in quanto coinvolgono tanti cittadini e si dimostrano uno strumento di democrazia. Così è stato a Reggello, dove avevamo tre candidati validissimi che si sono confrontati civilmente: ognuno si è presentato in un’assemblea pubblica, dopo di che ci sono stati tredici incontri con i cittadini nelle frazioni. Ad ogni incontro hanno partecipato tutti i candidati insieme, che hanno esposto la propria linea e hanno fatto una sorta di dichiarazione di intenti, permettendo così un confronto diretto con gli elettori. Questo modo di condurre le primarie è stato molto apprezzato, ha avuto un grande successo ed è alla base della grande partecipazione. La legittimazione ottenuta da Cristiano Benucci con la votazione è chiarissima, e spero che sia altrettanto chiaro che a Reggello non ci sono stati strascichi per il risultato. Gli altri candidati ne hanno preso atto e si sono congratulati col vincitore. Personalmente non avevo preso posizione e non mi ero schierato né per l’uno né per l’altro, fatto che ritenevo doveroso in quanto tutti e tre apprezzabili e tutti e tre in qualche modo vicini alla mia amministrazione. Ora i miei auguri sono perché Cristiano Benucci abbia lo stesso brillante esito alle elezioni amministrative: non rimane quindi che andare uniti tra la gente per far conoscere ed apprezzare le idee del PD.
Detto questo sulle primarie di Reggello, mi rendo conto come una scelta fatta con questo sistema dia adito a prese di posizione e capisco le argomentazioni di esponenti del mio partito. Non capisco invece i motivi per cui esponenti di altri partiti abbiano dovuto dare giudizi su un fatto che non li riguarda direttamente. Auspico che anche i loro partiti facciano le primarie e che, nella loro autonomia, le possano poi commentare liberamente.
Se la situazione di Reggello non è per me in discussione, devo però dire che uno strumento in fondo nuovo e non del tutto codificato come quello che abbiamo usato è di per sé migliorabile. Parto dalla convinzione che a determinare un risultato devono essere certo non solo gli iscritti, ma anche chi si riconosce in un programma politico e chi intende appoggiarlo di conseguenza oltre le primarie, fino alla votazione definitiva. Questo vuol dire aprirsi in modo democratico alla società, vuol dire poter individuare il candidato che otterrà un ampio appoggio elettorale perché ha dimostrato di catalizzare al meglio le istanze e le aspettative degli elettori. Ma non deve esserci il dubbio che i risultati siano inquinati da voti diversi, espressi da chi non ha niente a che fare con i nostri obiettivi e i nostri programmi, ed utilizza il sistema democratico delle primarie per pilotare scelte che poi non sosterrà. E’ questo il punto principale: che sia ampiamente la società a scegliere prima un candidato e poi ad accompagnarlo fino all’elezione è democratico e giusto. Non è più democratico, né giusto, che vogliano esprimere il proprio parere esponenti di correnti politiche che non appoggeranno mai il PD. Per chi crede in questo partito e lo sostiene risulterebbe una prevaricazione, forse un modo per disaffezionarsi davvero alla politica. Che senso avrebbe tutto questo? L’allargamento della base elettorale del PD sarebbe comunque fittizio. E’ logico condividere un percorso con chi ampiamente si riconosce in obiettivi da raggiungere, in ideali da portare avanti, non lo è più con chi questo percorso intende farlo solo parzialmente e per un fine strumentale. Potrebbe darsi l’ipotesi che per un certo numero di voti provenienti da questo tipo di fasce elettorali, magari appartenenti chiaramente all’opposizione, risultasse eletto un candidato ritenuto da queste meno pericoloso, o meno competitivo, o più vicino ai loro intenti: che ritorno ci sarebbe allora per la democrazia del partito? E soprattutto, che garanzia di trasparenza e di tutela dei principi su cui il PD si basa potrebbe dare il partito ai propri elettori?
E’ per tutte queste considerazioni che ritengo di poter dire che le primarie possono e devono essere affinate e migliorate: che sia l’albo degli elettori la strada giusta, o altro, deve scaturire da una discussione, all’interno del partito, ampia e condivisa, ma che non può essere rimandata, se non vogliamo che uno strumento tanto importante di democrazia perda la sua valenza. Non possiamo permettere che le primarie si prestino a dubbi, in quanto credo sia giusto usarle sempre e a tutti i livelli delle scelte, amministrative e politiche, del nostro partito. Ed è questo il motivo per cui ho inteso esprimere il mio punto di vista sulla questione.

Sergio Benedetti
Sindaco di Reggello



28/02/2012 14.02
Comune di Reggello


 
 


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