Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Comune di Pistoia
INAUGURAZIONE DELLA CATTEDRALE NELLE AREE EX BREDA
Appuntamento sabato 17 marzo alle 11 con sindaco di Pistoia e presidente della Fondazione Caript. Alle 16 i festeggiamenti per le nozze d'oro e alle 21 un concerto dei Tarabaralla
Sabato 17 marzo alle 11 sarà inaugurata la Cattedrale nelle aree ex Breda. All'iniziativa parteciperanno il sindaco Renzo Berti e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Ivano Paci. Per l'occasione verrà proiettato il video Il segno del tempo, la cattedrale
di Lorenzo Enrico Gori. Alle 16, sempre nei locali dell'edifico, sono in programma i festeggiamenti per le nozze d'oro. Il Comune ha invitato 526 coppie pistoiesi che nel 2009-2010 hanno raggiunto cinquant’anni di vita insieme. Il primo cittadino consegnerà ai festeggiati una pergamena ricordo. Il pomeriggio sarà animato da un'orchestra che suonerà musica degli anni Settanta, Ottanta e Novanta oltre al ballo liscio. In programma anche una sfilata di abiti da sposa d'epoca. Il Comune offrirà un rinfresco per tutti. Alle 21 è previsto il concerto del gruppo "Tarabaralla" con ingresso libero. I lavori, iniziati nel gennaio 2011, sono terminati a gennaio di quest'anno e sono stati realizzati dall’impresa CMSA, Cooperativa Muratori Sterratori e Affini di Montecatini Terme. Esempio di architettura industriale di inizio Novecento, la Cattedrale di via Pertini si è trasformata in una moderna agorà al coperto di 130 metri per 25 per accogliere iniziative e manifestazioni culturali, attività espositive e ricreative, diventando così un centro di aggregazione unico nella città e completando il piano di recupero e di rilancio del quartiere San Giorgio. La Cattedrale ha un costo di circa tre milioni e mezzo di euro ed è stata realizzata grazie a fondi statali e comunitari, erogati dalla Regione, nell’ambito del progetto Piuss (Piano Integrato Sviluppo Urbano Sostenibile) "Dall’antico centro storico al nuovo centro urbano" e attraverso un contributo di un milione di euro da parte della Fondazione Caript.
La documentazione fotografica dell’epoca dimostra che nei primi anni di attività della nuova officina la copertura, a due falde a capanna, copriva solo le prime dodici campate a partire dal lato nord e lasciava scoperta la zona a sud verso la ferrovia. Non si ha notizia dell’originaria struttura di copertura: probabilmente essa era costituita da capriate metalliche (o lignee) con schema tipo “inglese” o “Polonceau”; essa è andata distrutta in seguito ai bombardamenti dell’ultimo conflitto bellico mondiale, sostituita negli anni della ricostruzione dall’attuale struttura a capriata Polonceau in calcestruzzo armato.
Il richiamo al trasporto ferroviario ed a tutte le sue componenti è presente anche nella soluzione adottata per i locali tecnici chiusi all’interno dell’aula che sono stati immaginati alludendo all’aspetto di carrozze ferroviarie e collocate alle due estremità, in ingresso ed in uscita ed in modo da essere visibili all’esterno (come avveniva per i convogli sottoposti a manutenzione durante il periodo di attività della fabbrica).
La grande aula, ora interamente libera per il massimo sfruttamento in occasione di fiere o mercati, è stata allestita con tutti i servizi necessari (rete elettrica, rete telefonica, rete dati cablata), mediante mini stazioni installate a pavimento e diffuse su tutta la superficie; il tutto oltre alle apparecchiature illuminotecniche interne ed esterne ed a un sistema diffusione suono.
La nuova copertura presenta sul colmo un’apertura continua per consentire la ventilazione naturale, con appositi convogliatori, ed il ricambio d’aria del salone. L’impianto fotovoltaico frazionato in sottocampi, scandisce sulle quattro falde spezzate, l’andamento della copertura.
Tra le dotazioni impiantistiche (meccaniche), oltre all’impianto idrico antincendio e all’idrico sanitario è stato predisposto un impianto di riscaldamento a pavimento a pannelli radianti da allacciare ad una futura centrale termica.
Il vecchio carro ponte è stato conservato e restaurato, quale testimonianza dell’attività produttiva originaria che aveva sede nel fabbricato recuperato; mentre le sistemazioni esterne con il marciapiede perimetrale definiscono le aree di pertinenza del fabbricato.

15/03/2012 16.26
Comune di Pistoia


 
 


Met -Vai al contenuto