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Unione delle Province
PROVINCE: FIRMATO PROTOCOLLO CON CONI E COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Castiglione “Lo sport deve essere considerato diritto di cittadinanza”
Premiazione di atleti paralimpici
“Lo sport deve essere accessibile a tutti, in strutture adeguate e in grado di accogliere sia gli atleti che i semplici cittadini, a partire dai bambini. Deve essere considerato un vero e proprio diritto di cittadinanza”.

Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, intervenendo oggi alla sigla del protocollo d’intesa tra l’Unione delle Province d’Italia, il Coni e il Comitato Italiano Paralimpico. Il documento, siglato nella sala giunta del Coni dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Gianni Petrucci, dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e dal Presidente Castiglione, si pone come priorità la promozione dello sport come nuovo diritto di cittadinanza. La collaborazione tra le Province e i Comitati Olimpico e Paralimpico, mira in particolare a programmare gli interventi e l’uso delle risorse disponibili per aumentare l’offerta dei servizi e dare impulso a una nuova cultura della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive nelle scuole e in tutte le realtà locali con personale sempre aggiornato e formato.

“Vogliamo impegnarci per favorire la massima diffusione della pratica sportiva – ha detto Castiglione - in qualsiasi fascia di età e di popolazione, con particolare attenzione allo sport giovanile, sia per i normodotati che per i disabili, perché lo sport è anche uno degli strumenti più importanti per garantire l’integrazione sociale e culturale degli individui. In Italia – ha ricordato il Presidente - esistono 148.880 impianti sportivi e sono circa 30 milioni i cittadini impegnati in una pratica sportiva. Circa 150 mila impianti sportivi creati negli ultimi dieci anni sono nati anche grazie all’intervento delle Province e dei Comuni. Le Province – ha poi ricordato gestiscono circa 2260 palestre scolastiche, tutte utilizzate anche in orario extrascolastico. Le politiche di promozione dello sport delle Province in particolare sono orientate a: interventi a sostegno di eventi; contributi alle associazioni; organizzazione di manifestazioni sportive; sostegno alle federazioni; sostegno ad atleti”.

“Il protocollo – ha detto il coordinatore nazionale Upi degli Assessori allo sport, Salvatore Sanzo, Assessore della Provincia di Pisa - va nella direzione auspicata, anche in virtù della proposta di legge che abbiamo presentato lunedì scorso, e di cui sono tra i principali proponenti, che prevede interventi sulle strutture scolastiche, oggi inadeguate a soddisfare le esigenze dei nostri figli e delle associazioni sportive. Particolare attenzione, poi, deve essere data alla promozione dello sport per gli atleti diversamente abili, attraverso la messa a norma delle palestre, che devono essere accessibili a tutti. Ringraziamo il Coni – ha aggiunto - per il progetto di alfabetizzazione motoria che ha messo in campo, alla cui implementazione lavoreremo come Province, sempre più impegnate a promuovere e sostenere lo sport per tutti e ad avere un ruolo di principale attore”.

L’Assessore allo Sport della Provincia di Roma, Patrizia Prestipino, ha invece sottolineato come “la firma del protocollo conferma la sintonia che l'Upi ha con il Coni e con il Comitato Italiano Paralimpico, nell'interesse comune di promuovere la diffusione della pratica sportiva e di favorire l'attività fisica dei nostri ragazzi. Per perseguire questo obiettivo l'Amministrazione provinciale di Roma ha deciso in questi anni di investire molte risorse nella realizzazione e nella ristrutturazione di impianti polivalenti che in orario scolastico vengono utilizzati dagli studenti e nel pomeriggio messe a disposizione dei cittadini. Lo sport italiano, infatti, solo scommettendo sulle scuole potrà garantirsi un futuro radioso".

Promuovere lo sport come nuovo diritto di cittadinanza, programmare gli interventi e l’uso delle risorse disponibili per aumentare l’offerta dei servizi e dare impulso a una nuova cultura della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive nelle scuole e in tutte le realtà locali con personale sempre aggiornato e formato, favorire la massima diffusione della pratica sportiva, in qualsiasi fascia di età e di popolazione, con particolare attenzione allo sport giovanile, sia per i normodotati che per i disabili anche al fine di garantir l’integrazione sociale e culturale degli individui.
Queste le priorità alla base del protocollo d’intesa siglato oggi a Roma, tra l’Unione delle Province d’Italia, il Coni e il Comitato Italiano Paralimpico.
Il Protocollo pone particolare attenzione alla promozione della pratica sportiva nelle scuole e a questo scopo le Province si impegnano a promuovere nei propri territori e cofinanziare con il Coni progetti di educazione al gioco e al movimento, anche oltre il tempo scuola obbligatorio, in cui tali attività siano utilizzate soprattutto come strumenti educativi finalizzati al coinvolgimento dei bambini. Inoltre, già a partire dalle scuole obbligatorie, Upi, Coni e Cip si impegnano a realizzare campagne di prevenzione sul doping.
Decisivo l’impegno delle Province a permettere l’utilizzo delle palestre degli Istituti superiori di propria competenza in orario extrascolastico, anche nel periodo estivo, per offrire opportunità e rendere l’istituzione scolastica un centro prioritario di aggregazione sportiva soprattutto giovanile. A questo scopo, il protocollo impegna le amministrazioni a definire convenzioni e accordi specifici tra le Associazioni Sportive, gli Istituti Scolastici ed i Comuni.
Un capitolo è dedicato esclusivamente alla promozione della pratica sportiva per le persone diversamente abili. Obiettivo è arrivare ad avere un centro abilitato allo sport per disabili in ogni Provincia e creare una rete per dare ancora più diffusione alle informazioni e sensibilizzare le società sportive a dotarsi di istruttori abilitati.
Prioritari gli impegni per migliorare ed adeguare l’impiantistica sportiva. Data la scarsità di risorse destinate a questo scopo, il protocollo propone di individuare in ogni provincia una o due strutture sportive tra quelle che raccolgono un gran numero di utenti, e convogliare le poche risorse disponibili sulla rimessa a norma dell’esistente.

Alcuni dati sulla Provincia e lo sport
In Italia (fonte Cnel) esistono 148.880 impianti sportivi. Più del 60% degli impianti ha ormai quasi 30 anni, essendo stato costruito prima del 1980. Per quanto riguarda la pratica sportiva, sono circa 30 milioni i cittadini impegnati in una pratica sportiva.
Sono circa 150 mila gli impianti sportivi che negli ultimi dieci anni sono stati creati grazie anche all’intervento delle Province e dei Comuni, tanto che lo sport ad oggi, con un valore globale di circa 40 miliardi di euro, rappresenta quasi il 3% del Pil italiano e ‘l’industria sport’ è, come fatturato, tra le prime dieci del Paese.
Le Province gestiscono circa 2260 palestre scolastiche. Il 100% delle palestre scolastiche provinciali sono utilizzate in orario extrascolastico.
L’89% delle Amministrazioni provinciali ha attivato rapporti collaborativi e sinergici con le strutture periferiche del CONI.
Le politiche di promozione dello sport delle Province in particolare sono orientate a: interventi a sostegno di eventi; contributi alle associazioni; organizzazione di manifestazioni sportive; sostegno alle federazioni; sostegno ad atleti.

26/03/2012 16.17
Unione delle Province


 
 


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