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Comune di Londa
PRESENTAZIONE DEL LIBRO "NELL'AMAREZZA L'AMORE" DI GIULIO BRIBANI
"Accoglienza esemplare da parte degli amministratori di Londa"
Il Libro "Nell'amarezza l'amore" di Giulio Bribani ha ottenuto un'accoglienza esemplare da parte degli amministratori di Londa graziosa cittadina in provincia di Firenze a 26 chilometri da Stia e a due passi delle foreste demaniali casentinesi. Oltre Carla e gli altri figli del Bribani, alla presentazione di domenica 15 Aprile, erano presenti, tra gli altri, Fabiola Pucci Presidente dell'Associazione culturale di volontariato " La Casa del sole e della Luna", l'Assessore Barbara Cagnacci e il Sindaco Aleandro Murras

Si respirava l'atmosfera delle grandi occasioni nella sala del Consiglio Comunale di Londa ieri, 15 Aprile, alla presentazione del il libro "Nell'amarezza l'amore" di Giulio Bribani. Londa il comune di oltre 1800 abitanti della provincia di Firenze che appartiene al territorio della Comunità Montana Montagna Fiorentina ha tributato un caldo abbraccio, amministratori in testa, al libro pubblicato in Valtiberina da Carla Bribana che raccoglie le memorie autografe, in forma di romanzo, del padre Giulio, classe 1928, scomparso da quasi trent'anni.
Il Libro "Nell'amarezza l'amore" di Giulio Bribani ha ottenuto dunque un'accoglienza esemplare da parte degli amministratori di Londa graziosa cittadina a 26 chilometri da Stia e a due passi delle foreste demaniali casentinesi. Oltre Carla e gli altri figli del Bribani (Gino, Francesco e Veronica), alla presentazione, erano presenti, tra gli altri, Fabiola Pucci Presidente dell'Associazione culturale di volontariato " La Casa del sole e della Luna", l'Assessore Barbara Cagnacci e il Sindaco Aleandro Murras.
Intervenuti anche Maria Pia Oelker scrittrice e autrice dell'introduzione e curatrice dell'edizione e Michele Foni redattore di alcune testate giornalistiche della Valtiberina e curatore della prima presentazione del libro a Sansepolcro (AR). Il libro, già presentato il 17 e il 25 Marzo rispettivamente a Sansepolcro e a Poppi (AR) continua ad ottenere il meritato interesse da parte di amministratori e cittadini di vari territori in cui si muove Mario Canale, pseudonimo di Giulio Bribani, protagonista del romanzo che soprattutto costituisce un'importante testimonianza storica.
Il comune di Londa centro che fu "pago" etrusco fin dal VI sec. a.C., com'è attestato da alcuni cippi parte di una vera e propria necropoli a tutt'oggi inesplorata, ha aperto le sue porte al prezioso volumetto mettendo a disposizione dell'iniziativa la sede del parlamentino cittadino. La sala del consiglio Comunale di Londa, gremita, ha ascoltato con interesse e partecipazione le testimonianze dei componenti della famiglia Bribani, quelle di Michele Foni e Maria Pia Oelker ed anche quelle, commosse, degli amministratori.
L'Assessore Barbara Cagnacci e Fabiola Pucci Presidente dell'Associazione culturale di volontariato " La Casa del sole e della Luna", attiva animatrice di attività culturali e letterarie del piccolo centro, hanno introdotto tutti gli altri; è testimonianza toccante della difficile esperienza di un giovane sedicenne in tempo di guerra in Casentino e delle vitali decisioni di fronte alle quali il Bribani aveva dovuto fare la sua scelta.
I proventi del libro di Bribani sono devoluti al Comitato italiano per l'UNICEF.
Le testimonianze, raccolte nel libro con stile letterario diretto e tecniche narrative che richiamano i maestri della letteratura italiana, sono utili per capire un periodo storico che in tutte le sue sfaccettature rimane di difficile interpretazione. Emozione e coinvolgimento sono le parole che meglio contrassegnano lo stile narrativo che salta subito agli occhi di chi lo ha letto e che viene comunicato a chi lo sente raccontare. Il racconto abbraccia il periodo che va dall'agosto del 1943, poco prima del fatidico otto settembre che segnò la fine della guerra e l'inizio della guerra civile, alla fine dello stesso anno; poi si interrompe. Bribani non concluse, per vari motivi, il testo; sappiamo però che dopo qualche mese dalla cattura da parte dei tedeschi e dopo il conseguente arruolamento forzato riuscì a fuggire e a tornare a casa e potè riabbracciare la madre, tante volte rimpianta durante la prigionia. In più passi del libro Giulio descrive gli interminabili pianti che lo coglievano nel pensare alla madre; "Nostra madre ogni sera continuava, ignara del destino di Giulio, a gridare verso la valle il nome del figlio scomparso in attesa di vederlo ritornare- ci ha detto Giuseppe fratello minore di Giulio - Io ero testimone dei suoi pianti, fino alla grande gioia di quando ce lo vedemmo ricomparire davanti".
"Londa è un centro ordinato e grazioso ed anche la dove ci sono lavori in corso si ha la sensazione di una fervida e tenace attività per migliorarla- ci ha detto Michele Foni intervenuto alle presentazione- la strepitosa accoglienza che la comunità ha tributato al libro, la sala gremita. la presenza degli amministratori testimoniano una attenzione ai particolari ed una grande sensibilità".
La seconda domenica di settembre si tiene a Londa la Festa della "Regina di Londa" durante la quale viene premiata, da una giuria composta da esperti, la migliore cassetta di pesche regina di Londa. Nell’occasione la giuria si esprime anche su altre varietà locali di pesche, tra le quali le burrone e cotogne fiorentine. Giulio Bribani conosceva bene quell'evento e vi aveva anche partecipato.
Una storia di dignità, raccontata con semplicità ed una certa originalità, viene dunque ancora una volta accolta con entusiasmo da un territorio fatto di solida conoscenza del lavoro e dei valori.

16/04/2012 19.23
Comune di Londa


 
 


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