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La nuova imposta, tutt’altro che municipale a dispetto del suo nome, costituisce una nuova tassa statale, non certamente dei comuni, e serve soprattutto a coprire un deficit statale.

I cittadini hanno il diritto di sapere, quando pagano una imposta, a chi va a ?nire il gettito e per che cosa vengono utilizzati i soldi, occorre perciò una correzione normativa volta a dividere l’imposta comunale sugli immobili dal contenuto patrimoniale dell’IMU statale.

L’IMU si è rivelata, nelle concrete modalità attuative disciplinate dal Governo Monti, un’imposta centrale con la quale i Comuni sono costretti a fare i conti in tempi strettissimi, con stime di gettito aleatorie e senza effettivi benefici per i loro bilanci, già aggrediti dalle precedenti manovre varate dal Governo Berlusconi.

L’imposta è nel concreto una patrimoniale statale occulta, dove però a metterci la faccia sono i Comuni e i Sindaci; ed è sempre meno un’imposta municipale, con evidenti invasioni di campo del governo che fissa la compartecipazione di propria competenza, riduce l’autonomia regolamentare degli enti locali, stabilisce come pagare, fissa aliquote base e predispone stime di gettito prive di riscontri effettivi.

La vera soluzione per risolvere i problemi finanziari del nostro Paese sarebbe l’introduzione di una patrimoniale vera, che incida sui redditi più alti e che se attentamente modulata consentirebbe un intervento sulla casa più equilibrato e meno devastante per i bilanci familiari. Non si deve dimenticare che se siamo arrivati a questo punto è anche per responsabilità del precedente governo, che in maniera del tutto improvvisa e demagogica abolì alcuni anni fa l’ICI sulla prima casa.

La richiesta della campagna dell’ANCI alla quale il Comune di Vernio aderisce è che sia compiuto un atto di onestà e serietà nei confronti dei cittadini dividendo innanzitutto la parte dell’imposta statale da quella comunale. Infatti, così come formulata dal governo, l’IMU taglia risorse ai comuni costringendoli alla scelta obbligata fra chiudere i servizi comunali e aumentare le aliquote per i propri cittadini.

E’ necessaria una svolta profonda ed è ora di smetterla con i continui tagli ai comuni, con limitazioni alla loro autonomia politica ed istituzionale. E’ evidente l’incapacità dei Governi di concepire politiche economiche e finanziarie/fiscali che in modo paritario tra Stato e Istituzioni locali concordino vincoli da rispettare, obiettivi da raggiungere, metodi di controllo anche sanzionatorio verso chi, a livello centrale e locale, non è capace di esercitare con virtuosità la funzione di governo e la gestione delle risorse pubbliche.

Negli spazi presenti sul territorio comunale sarà affissa la locandina che alleghiamo a questo comunicato preparata nell’ambito della campagna informativa e di comunicazione predisposta dall’Anci con la quale si richiedono immediate modifiche alla tassa.

Il sindaco
Paolo Cecconi