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Venerdì 25 maggio alle ore 17:00 presso la Biblioteca comunale di Vicchio, si terrà la giornata conclusiva di “SMUG (Scuole Mugello). Un laboratorio 2.0 per il contrasto agli stereotipi negativi e la valorizzazione della differenza di genere”. Il progetto rientra nella serie di “PUNTIAMO SUL PARI”, 12 progetti promossi dalla Provincia di Firenze (Assessorato alle Pari Opportunità) e realizzati con il finanziamento della Regione Toscana ai sensi della LRT n. 16/2009 (“Cittadinanza di genere”), la legge che ha come obiettivo la parità di donne e uomini a livello locale. I Comuni del Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia, San Piero a Sieve e Vicchio (capofila), hanno fatto rete, siglando un accordo per diffondere il progetto nelle scuole.

SMUG ha prodotto un corso di formazione con contenuti innovativi - anche su piattaforma web - che è stato offerto ai docenti delle locali Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. Obiettivo del corso: imparare a “smontare” gli stereotipi che attribuiscono connotati negativi o svilenti all’immagine della donna, così come ci vengono veicolati dai media (TV, cartelloni pubblicitari e Internet) ma anche dagli stessi libri di testo adottati a scuola.

Nella giornata finale saranno mostrate, alla presenza delle autorità locali e dell’Assessora Provinciale alle Pari Opportunità, Sonia Spacchini, le sperimentazioni fatte dagli insegnanti con le loro classi durante l’anno scolastico.

Il risultato più importante del progetto è l’aver costruito, con l’aiuto delle scuole mugellane, nuovi modelli di didattica più rispettosi delle differenze tra i generi e aver reso gli allievi più consapevoli del condizionamento negativo che immagini e testi di pubblicità e TV esercitano nel loro apprendere. «La scuola che, insieme alla famiglia, è la prima “finestra sul mondo” per un bambino» dichiara Carlotta Tai, Presidente del Consiglio Comunale di Vicchio «non può permettersi di lasciar passare i modelli negativi che ormai dominano la nostra cultura senza avere strumenti per contrastarli, senza offrire un’immagine più paritaria dei destini e delle opportunità che si offriranno alle future donne e ai futuri uomini». E le altre Delegate alle Pari Opportunità dei Comuni partner del progetto ribadiscono: «E’ necessario saper formare cittadine e cittadini più consapevoli e rispettosi delle diversità degli altri. Se si comincia dal riconoscimento di valore reciproco tra i generi, si avranno poi uomini e donne più aperti anche nei confronti delle altre differenze, siano esse di ordine culturale, etnico o religioso».