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Musei Statali
UFFIZI: “LA MADONNA DELLA GATTA” DI BAROCCI A BRESSO PER IL PAPA
Migliaia di pellegrini per incontrare Sua Santità papa Benedetto XVI e partecipare al VII Incontro Mondiale delle Famiglie
Sarà un’opera della Galleria degli Uffizi – la celebre Madonna della Gatta di Federico Barocci – ad accogliere le migliaia di pellegrini che il prossimo fine settimana si recheranno a Bresso, alle porte di Milano, per incontrare Sua Santità papa Benedetto XVI e partecipare al VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
E non a caso, infatti, "Famiglia di Famiglie. La Madonna della gatta di Federico Barocci" si intitola la mostra promossa dal Comune di Bresso insieme alla direzione del museo fiorentino, che sarà visibile a BressoCultura (ex-ghiacciaie dei Conti Perini), Piazzetta Cavour, dal 31 maggio al 27 giugno, e sarà aperta al pubblico tutti i giorni, con ingresso libero, dalle 16 alle ore 20.
“Di questa mostra intensa e raccolta – afferma la soprintendente Cristina Acidini - che il direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali ha concepito, e sono felice di unirmi a lui in questo omaggio, in rappresentanza dell’intera Soprintendenza fiorentina, per accogliere Sua Santità papa Benedetto XVI a Bresso, colpisce l’interpretazione complessa che del soggetto, la Sacra Famiglia, diede Federico Barocci ben addentro la cultura figurativa romano-marchigiana del pieno Cinquecento. Un’interpretazione iconografica di tono altissimo, in sapiente equilibrio fra la teatralità dell’impaginato e la ferialità domestica della scena centrale, fra l’interno ombroso della stanza e l’arioso, si direbbe (col Pascoli) ventoso sfondo col palazzo urbinate, fra il naturalismo affettuoso di certi gesti e l’aulico impianto di altre posture. E a mediare fra il sonno in culla di Gesù Bambino, profetica anticipazione della Sua morte, e la vivacità volenterosa del Precursore – conclude la Soprintendente -, il gruppo rilassato eppure vigile di una gatta con i suoi piccoli, sistemata, comodamente come solo i gatti sanno fare, nel ricasco dell’ampia veste rosa di Maria”.
Curata dal direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, con Marta Onali, la mostra prevede l’esposizione anche di una selezione di disegni realizzati da Federico Barocci (Urbino 1535-1612) nella fase preparatoria del dipinto, un autoritratto dell'artista in età matura e lo splendido arazzo degli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti compiuto da Pietro Févère e ricavato dal celebre dipinto baroccesco.
“La Galleria degli Uffizi – dice il direttore Natali – ha con trasporto aderito alla richiesta del Comune di Bresso di progettare un avvenimento nella circostanza della venuta di papa Benedetto XVI per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Non s’è voluto portare un unico quadro con l’illustrazione della Sacra Famiglia, non soltanto perché c’è parso suonasse scontato, ma anche perché l’esposizione di quel quadro sarebbe alla fine risultata addirittura diseducativa. Presentando un solo dipinto celebrato avremmo infatti avvalorato l’opinione (peraltro purtroppo ormai consolidata) che i capi d’opera sono icone disincarnate (buone financo come biglietti da visita) e non già testi poetici. Proprio nel titolo scelto per l’Incontro di questo 2012, La famiglia: il lavoro e la festa, s’è allora trovato lo spunto per costruire una trama pertinente”.
Da segnalare che l’idea della mostra è nata in virtù delle recenti relazioni culturali instauratesi fra la Galleria degli Uffizi e il Comune di Bresso, il quale ha svolto, negli ultimi tempi, un'intensa campagna di ricerca di sponsor e di collaborazioni fra tutti gli operatori e attori del territorio.
L’opera - Considerata una delle opere più poetiche del Cinquecento italiano, La Madonna della Gatta (olio su tela, cm 233 x 179) è una rappresentazione della Sacra Famiglia che, tra quelle ospitate nella Galleria degli Uffizi, meglio esemplifica e incarna il significato stesso dei concetti di famiglia, lavoro e festa, temi scelti per l'incontro annuale con il pontefice. Il soggetto illustrato nella Madonna della Gatta verte sulla visita che Elisabetta, accompagnata da Giovanni e dal marito Zaccaria, rende alla Vergine dopo la nascita di Gesù: festoso momento per i due nuclei che si rivedono dopo le inaspettate venute al mondo rispettivamente del Messia e del Battista. A destra si vede Elisabetta (con alle spalle un defilato Zaccaria) che teneramente sospinge il piccolo Battista verso la culla, dove un'adolescente Maria ninna il piccolo Gesù, mentre Giuseppe alza col braccio la tenda che - alla stregua d'un sipario di teatro - separa dalla strada la stanza umile dove la vicenda domestica si svolge e dove fin a poco tempo fa il falegname lavorava: l'attestano gli strumenti lasciati in fretta per terra e quel truciolo di legno che s'arricciola sul selciato della via. L'aria è quella d'una visita in un giorno di festa per le due famiglie, alla quale partecipa ignara una piccola gatta che, improvvisamente destata dall'arrivo degli ospiti, allatta ai piedi della Vergine

29/05/2012 15.31
Soprintendenza Speciale di Firenze


 
 


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