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Da una esposizione all'altra, continua l'itinerario della Biblioteca San Giorgio nell'arte pistoiese. Dal 28 giugno approda infatti negli spazi espositivi interni la mostra “Le città radiose” di Franco Cappelli.

Franco Cappelli, pistoiese, nasce artisticamente alla fine degli anni Sessanta. Fa parte del gruppo che Siliano Simoncini, nel saggio La pittura pistoiese oggi, ha definito degli “indipendenti”, «quello che più di ogni altro, fra tutti i componenti di quel cenacolo formatosi fra Pistoia, Pontelungo, Barile e Spazzavento, ha frequentato, applicandoli, una molteplicità di stili, di tecniche, di poetiche». Inizialmente figurativo, Cappelli ha trovato il suo approdo definitivo nell’informale e poi nell’astrattismo che persegue tuttora. E' forse l'utilizzo che egli fa del colore la chiave più pertinente per un'indagine della sua opera; come ha scritto il critico Federico Napoli, «il colore appare per Franco Cappelli forma e struttura del costruito, aspetto fondamentale di una pittura ”formalizzata”». I suoi lavori pittorici negli ultimi dieci- quindici anni vogliono ritrarre sulle tele le molteplici città viste da varie angolazioni:, come mostrano i suoi “Centri storici”, gli “Intrecci”, le “Mappe”, le “Città musicali”, i “Mappamondi”.

Socio della “Brigata del Leoncino” di Pistoia, Cappelli è stato anche tra i fondatori della Galleria “La Pergola Arte” di Firenze. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche e sono state esposte in numerose mostre in Italia e all'estero.
Dopo la mostra delle opere pittoriche negli spazi espositivi interni della Biblioteca, dal primo agosto, l’esposizione di Franco Cappelli proseguirà con “Geometrie stereometriche”, un allestimento di sculture, installazioni e oggetti artistici che occuperà le vetrine esterne.