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Dopo gli incontri dei giorni scorsi a Pisa, Arezzo e Prato oggi pomeriggio è continuato a Firenze, nella sede della Provincia, introdotto dall'assessore Renzo Crescioli, il tour di Oreste Giurlani, presidente di Rtrt (Rete telematica regionale toscana) con gli amministratori dei Comuni, per verificare i livelli di servizio delle tecnologie digitali: si è parlato di banda larga, telefonia mobile e ricezione della televisione digitale nei singoli comuni.

"La prima questione è la connettività che è ancora oggi un problema: esistono diverse zone non coperte anche nella provincia di Firenze – ha detto Giurlani – E' necessario un monitoraggio complessivo per capire lo stato delle cose. La Regione ha investito dei soldi in questo settore e si è detta interessata alla costituzione di un soggetto pubblico-privato per realizzare una rete di ripetitori in tutta la regione. La seconda questione – ha detto ancora Giurlani – è che bisogna capire se si può fare sistema fra comuni, con un ruolo fondamentale delle città capoluogo".

Gli amministratori presenti hanno palesato difficoltà in vari territori, lamentando il fatto che, laddove non c'è vantaggio economico, Telecom non investe e i problemi di connettività emergono in tutta evidenza. E sono proprio per primi i cittadini ad evidenziarli alle amministrazioni locali. Per superare questo stato di cose servono ancora interventi rilevanti, nella provincia di Firenze ma non solo. Per questo nell'incontro di questo pomeriggio è stata chiamata una società privata, Linkem, ad esprorre le proprie linee di intervento per coprire il segnale nei territori più disagiati: "Bastano venti famiglie e l'investimento può essere fatto – hanno spiegato i rappresentanti di questa azienda -. Entro l'anno tutto il territorio della provincia di Firenze, ancora non coperto da segnale, potrebbe trovare la soluzione adatta".

Nei prossimi giorni Giurlani continuerà gli incontri, provincia per provincia, per esporre le linee di intervento e raccogliere le problematiche dei vari territori: "Quando avremo finito il giro – ha concluso il presidente di Rtrt - saremo in grado di capire cosa si può realisticamente fare per superare i problemi di connettività nella nostra regione".