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Arpat Firenze
INCENDIO RIFIUTI IN AREA PRIVATA AD EMPOLI, VIA DEL PONTE ROTTO
Gli accertamenti ARPAT ed ASL a seguito dell'incendio di rifiuti in area privata ad Empoli, via del Ponte Rotto
incendio di rifiuti a empoli
In seguito a esposto di un cittadino che lamentava la presenza di un forte odore di bruciato, e di un articolo comparso sulla stampa locale on-line (Gonews.it del 05/07/12 ore 14.01) su un incendio avvenuto tra via Lucchese e la loc. Terrafino del Comune di Empoli, il Dipartimento ARPAT del Circondario Empolese, presi contatti con i Vigili del Fuoco di Empoli per le necessarie informazioni in merito all’incendio, alle ore 16.00 circa è intervenuto con propri tecnici sul luogo per la verifica di quanto segnalato.

Sul posto erano presenti i Vigili del Fuoco di Empoli che stavano ultimando le operazioni di spegnimento dell’incendio, concluse alle ore 17.00 circa; le fiamme si erano sviluppate intorno alle 9.30 del mattino. Nella mattinata erano intervenuti anche la Polizia Municipale di Empoli, la Polizia di Stato e i Carabinieri.

L’area interessata dall’incendio, una proprietà privata di c.ca 600 m2, si trova in via del Ponte Rotto nel Comune di Empoli a metà strada tra via Lucchese e la FI-PI-LI nei pressi della loc. Castelluccio del Comune di Empoli, in zona agricola, ed è circondata da terreni coltivati ad ortaggi. Da quanto riferito, su tale area erano stoccate alcune tipologie di materiali, quali vecchi pancali in legno, contenitori vari e teli in plastica, che sono stati oggetto dell’incendio

L’area appariva completamente annerita dai residui di combustione; erano presenti pancali di legno bruciati, lamiere in metallo piegate dal calore, residui di bottiglie in plastica all’interno di un box privo di copertura ormai bruciata, una seconda struttura in ferro anch’essa priva di copertura a sua volta bruciata, mentre a terra erano dispersi i frammenti di lastre ondulate presumibilmente di eternit.

Da quanto riferito dai Vigili del Fuoco l’incendio ha avuto un grande impatto visivo in quanto al loro arrivo le fiamme erano alte fino a 8 metri e si sviluppava una colonna di fumo nero che è stata avvistato anche dai colleghi Vigili del Fuoco in arrivo da Firenze a supporto per lo spegnimento.

In base alle informazioni acquisite ed a quanto è stato possibile verificare, le acque di spegnimento non sono state in alcun modo raccolte; particolarmente nella fase di maggior intensità dell’incendio, tuttavia, queste sono quasi totalmente evaporate, mentre la parte residua è stata assorbita dal suolo senza dare luogo ad alcun dilavamento verso l’esterno dell’area interessata.

Riguardo alla possibile presenza di amianto, i tecnici di ARPAT hanno dato indicazione al proprietario di mantenere umida, o in alternativa di coprire l’area dove erano presenti i frammenti delle lastre ondulate presumibilmente di eternit, che è stata delimitata dai Vigili del Fuoco.

Tenuto conto che la velocità media del vento durante l'incendio è stata pari a 1.2 m/s (piuttosto debole: infatti le foto mostrano una colonna di fumo pressoché verticale), e della direzione in cui spirava, gli esperti del settore regionale ARPAT di modellistica dell'aria ipotizzano ragionevolmente che l'area che potrebbe essere interessata da qualche effetto (ma si sta parlando di concentrazioni minime, stante anche ladurata dell'evento) è quella collocata a Sud Est del luogo dell'incendio, fino ad un massimo di 500 m di distanza.

Nella mappa con le vedute aree della zona sono indicate in rosso l'area industriale di Terrafino, in giallo il luogo dell'incendio, in viola l'area di possibile interesse per l'analisi delle ricadute).

D'intesa con il Dipartimento della Prevenzione della Azienda ASL 11, è stato deciso che ARPAT preleverà campioni di prodotti vegetali che saranno analizzati nel laboratorio di Firenze dell'Agenzia. I risultati degli accertamenti saranno pubblicati appena disponibili.

09/07/2012 9.19
Arpat Firenze


 
 


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