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Redazione di Met
SPENDING REVIEW: GIARDA, SU TRASFERIMENTI SI PUO'MIGLIORARE
Rischio di penalizzare le amministrazioni migliori. Smentiti contrasti all'interno del Governo
"Non è il taglio che è sbagliato, ma solo la clausola di salvaguardia che scatterebbe qualora Comuni, Province e Regioni non riusciranno a trovare un accordo". Intervistato dal Messaggero, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ribadisce che la parte del testo sulla spending review inerente il riparto della riduzione dei trasferimenti "si può migliorare". "Le mie osservazioni sono state fatte già in Consiglio dei ministri" e "in quell'occasione anche il ministro Grilli ne sottolineò la ragionevolezza di fondo", racconta Giarda. "Ma il decreto era urgente, doveva andare in stampa il giorno dopo e dunque non si fece in tempo a elaborare una disposizione più dettagliata". Per questo, spiega, "i miglioramenti al testo furono rimandati all'iter parlamentare, ed è ciò che si sta cercando di fare in queste ore al Senato: ci sono numerosi emendamenti già formulati che non toccano i saldi e che possono rimediare". Per Giarda "entrando in una materia complessa con strumenti inappropriati si otterrebbe il risultato di penalizzare le amministrazioni migliori". La norma, infatti, "per come è scritta ora, fissa una riduzione dei trasferimenti e poi dice a Regioni, Province e Comuni che, se non decidono di comune accordo, è prevista una riduzione automatica dei loro fondi in proporzione agli acquisti di beni e servizi di ogni ente".(ANSA).

"Nessun 'caso Giarda' nel governo. E' privo di fondamento quanto riportato oggi dal Corriere della Sera che parla di 'duello' sulla spending review. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento - si legge nella nota - lavora in stretto raccordo con tutti i colleghi dell'esecutivo e con Enrico Bondi, nominato commissario per la spending review su sua indicazione. Giarda peraltro ha sempre ritenuto che la revisione della spesa possa avvalersi delle capacità manageriali di Bondi anche nelle fasi successive dell'operazione relative alla riorganizzazione dei ministeri". La nota spiega poi il senso della sua email, pubblicata dal Corriere dela Sera, da lui inviata al presidente della Provincia di Torino, nella quale si auspica che "il Senato sia più saggio del governo" e modifichi il decreto. "La e-mail inviata per atto di cortesia dal Ministro al vice presidente dell'Upi, Antonio Saitta, sul tema dei tagli alle province previsti nel decreto sulla spending review - afferma la nota - è stata utilizzata in modo strumentale. A tale riguardo la posizione di Giarda, che si è sempre preoccupato di salvaguardare l'autonomia degli enti locali, è nota: l'entità della riduzione dei trasferimenti deve essere confermata perché rientra nelle disposizioni volte ad evitare l'aumento dell'iva, obiettivo considerato assolutamente prioritario. Sulle modalità per la ripartizione dei tagli il testo, che il Consiglio dei Ministri ha approvato con urgenza nella notte tra il 5 e il 6 luglio, può essere migliorato nel corso dell'iter parlamentare, introducendo criteri, concordati con comuni e province, che non penalizzino le amministrazioni virtuose". "In questo senso - conclude la nota - il Senato, dove è in corso l'esame del decreto il prima lettura, valuterà le relative modifiche anche in base ad emendamenti che sono già stati presentati". (ANSA).

24/07/2012 9.35
Redazione di Met


 
 


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