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Oggi sono in sciopero le farmacie per protestare contro le decisioni dell'esecutivo nonostante il dietrofront annunciato ieri sera per gli aggravi nei confronti di farmacie e aziende farmaceutiche. I relatori alla Commissione bilancio del Senato hanno depositato un emendamento che elimina l'aumento dello sconto dovuto dalle farmacie a favore del servizio sanitario e l'aumento della quota delle aziende per le regioni. "Torniamo a dire quello che abbiamo già detto nei giorni scorsi. Bene rivedere le spese e tagliare gli sprechi ma attenzione a non sparare nel mucchio – è il commento di Oreste Giurlani, presidente di UNCEM Toscana -. Non so se lo sciopero di oggi sia la misura giusta contro le decisioni dell'esecutivo, resta il fatto che, come sempre, a pagare saranno sempre i più deboli. Come non immaginare, infatti, che saranno le farmacie più piccole, delle località più marginali e decentrate, che spesso si trovano in montagna a risentire di più di queste decisioni – conclude Giurlani -. Così come per gli uffici postali, le scuole, il trasporto pubblico locale, i presidi sanitari, come rappresentanti dei comuni montani continueremo a batterci per la difesa dei servizi essenziali in questi territori".