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L'assemblea dei soci di Ataf Spa, riunitasi oggi presso la sede di viale dei Mille, ha approvato il bilancio 2011 che si è chiuso con un utile pari a 25.942,00 euro.

L'andamento negativo determinato dal decremento dei chilometri percorsi in base al contratto
di servizio (-10,5% rispetto al 2010) e dal contestuale aumento dei prezzi dei carburanti
(+570mila euro rispetto al 2010) è stato compensato da una decisa azione di contenimento dei
costi, in linea con la strategia adottata dall'attuale management fin dal suo insediamento.

Grazie agli investimenti per il rinnovo della flotta i costi per la manutenzione dei bus sono
diminuiti di 700mila euro rispetto al 2010, mentre il costo del lavoro è passato da 62milioni e
300mila euro a 58 milioni e 200mila (-6%) grazie ad una attenta politica di incentivi all'esodo.

Sul fronte ricavi, gli introiti derivanti dalla gestione caratteristica ammontano complessivamente a 30.9 milioni di euro, in linea con i risultati del 2010.
In particolare, si segnala che a fronte di una diminuzione di 1.2 milioni di euro di ricavi da vendita di biglietti si è registrato un incremento pari a 1.57 milioni di euro derivante dalla vendita di abbonamenti.

I ricavi da sanzione nel 2011 sono stati pari a 4.3 milioni di euro, contro i 4.6 del 2010: il
dato è in linea con la diminuzione dell'evasione rilevata a bordo dei mezzi Ataf (oggi pari a
3,19% contro il 5,35% del 2009) a seguito delle azioni di contrasto e sensibilizzazione attuate
dall'azienda.

L'assemblea dei soci ha deliberato la proroga del Cda attualmente in carica fino al completamento della procedura di cessione del ramo Tpl di Ataf Spa all'Ati risultata vincitrice della gara.
L'assemblea dei soci ha deliberato anche il taglio del 10% degli emolumenti percepiti dai componenti del Cda rispetto al 2010, a decorrere da domani 1 agosto 2012.
Il costo complessivo del Cda di Ataf sarà quindi pari a 96mila euro lordi annui