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Redazione di Met
PER IL MINISTRO CANCELLIERI DA RIORDINO DELLE PROVINCE RISPARMI INTERESSANTI
"La vera identità è nel Comune". "Essendo organismi di secondo livello non c'é più l'elezione diretta". Cota: "Perché potare un albero dopo averlo ucciso"
"I municipi rimangono. E' importante ricordarci questo. La vera identità è nel Comune". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, replicando, a margine di una cerimonia al Quirinale, a chi le chiedeva come farà il governo a far mettere d'accordo, ad esempio, pisani e livornesi accorpati in base al provvedimento sulle province. Un testo, ha detto la Cancellieri, che in ogni caso "porterà dei risparmi". Ai cronisti che le chiedevano se potessero essere quantificati ha risposto: "quando sarà completato si faranno le stime" ma ha specificato che si tratta di "risparmi interessanti". Tra l'altro, ha evidenziato, "essendo organismi di secondo livello non c'é più l'elezione diretta". (ANSA).

"Secondo voi ha senso chiamare il giardiniere a potare un albero dopo averlo ucciso? Dal 1 gennaio 2013 le Province, di fatto, non esisteranno più! Non ci saranno più le Giunte per governarle, non ci saranno più le elezioni per eleggere il Presidente ed i Consiglieri Provinciali. Se vogliamo concludere qualcosa dobbiamo essere chiari e dire le cose come stanno". Lo afferma il governatore del Piemonte, Roberto Cota, a proposito dei tagli alle province. "Si possono avere anche anche posizioni diverse, anzi, ben vengano se sostenibili e motivate dalla volontà di difendere il territorio - aggiunge Cotra - c'é stato un dibattito, ma, a mio avviso, non sono chiari i termini della questione". "Non ci saranno più le risorse per i servizi - spiega Cota - l'altro giorno è stato comunicato l'ammontare esatto dei tagli dello Stato alle Province per l'anno 2012, un massacro. Tutto ciò a novembre, a bilancio praticamente chiuso". Cota sottolinea di aver sbloccato il patto di stabilità regionale "per consentire alle province di impiegare i soldi in cassa per fare alcuni importanti investimenti. Chi alla fine sarà penalizzato è il cittadino che non avrà più assicurati i servizi". Per Cota è mancata la chiarezza: "le province sono state rase al suolo, ma non si è avuto il coraggio di dirlo, lasciando gli amministratori locali a litigare". "Attenzione però - conclude Cota - perché se non ci sarà una presa di coscienza, al di là di logiche territoriali o di partito, ci saranno altri guai, per esempio la cancellazione dei piccoli comuni che significa cancellare l'identità. Come in Piemonte, dove ci sono 1.206 comuni".(ANSA).

04/11/2012 13.36
Redazione di Met


 
 


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