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Redazione di Met
PIER DELLE VIGNE E FEDERICO II
Lettura del XXIII Canto dell'Inferno nel Castello di Calenzano
VENERDI’ 23 NOVEMBRE ore 21
sala dell’ALTANA del Castello di Calenzano
Pier delle Vigne - Federico II
e il Castello dell’Imperatore
relatore: Riccardo Pacciani – docente di Storia
dell’Architettatura - Università di Firenze
DANTE:
XIII CANTO DELL’INFERNO
commento e lettura: Lorenzo Benini – Imprenditore e letterato
sarà presenteAlessio Biagioli - Sindaco
NOTA: dalle 18e30, su prenotazione (tel. ATC 0550502161 dalle ore
15 e 30 alle 19.00 gg. Feriali e dalle 9.00 alle 12.00 il sabato) - visita
guidata al museo del Figurino Storico con apericena: contributo
15.00 €.
LA CITTADINANZA E’ CORDIALMENTE INVITATA

PRESENTAZIONE
Pier delle Vigne - Federico II e il Castello dell’Imperatore
Relatore: Riccardo Pacciani, docente di Storia dell’Architettatura- UNIFI.
La vicenda storica del Protonotaro e Logoteta imperiale Pier delle Vigne, riassunta da Dante nel
Canto XIII dell’Inferno, presenta molti punti di contatto personaggi che oggi sono stati o sono al
centro delle vicende di cronaca che riempiono le prime pagine dei giornali o vengono raccontate nei
notiziari televisivi. Vale allora la pena di ricordare chi sia stato Pier delle Vigne e riassumere la
vicenda di cui fu protagonista: potremmo dire che è la storia di un uomo che scala tutte le vette
della gerarchia sociale fino a diventare l’uomo più importante del Regno, per poi cadere con le
accuse di tradimento e corruzione.
Nato da povera famiglia, POCO PRIMA DEL 1200compie gli studi di legge in diritto romano e
canonico presso l’Università di Bologna ed entra ccon il titolo di magister, tra il 1220 ed il 1224 al
servizio dell’Imperatore Federico II. Arriva quindi al vertice del governo imperiale nell’Italia
Meridionale, quello che oggi potremmo definire un primo ministro: dal 1243 Pier delle Vigne
appare nei documenti con il titolo di "imperialis aule prothonotarius et regni Sicilie logotheta",
vale a dire il notaio superiore di tutti i notai e il custode dei sigilli dell'Impero e del Regnum
Siciliane, nonché colui che annunciava ai sudditi del Regnum i proclami dell'imperatore.
Nel febbraio del 1249 Pier delle Vigne viene arrestato dall’Imperatore a Cremona con l’accusa di
tradimento per essersi (lui e i familiari),enormemente arricchito e, per sottrarlo al furore della folla,
viene in quella stessa notte tradotto in catene nelle prigioni imperiali a Borgo San Donnino (oggi
Fidenza). Poi, nel mese di marzo segue in catene Federico II nella fortezza imperiale di San Miniato
dove gli vengono strappati gli occhi e «ubi suam vitam finivit» (aprile 1249) forse per suicidio per
sfuggire alle pene della tortura e dell’esecuzione.
Dante Alighieri, ponendolo nella selva dei suicidi, lo assolve dall'accusa di aver tradito
l'imperatore.
Ma, …… Pier delle Vigne ha un ruolo anche con il Castello dell’Imperatore di Prato: lo
scopriremo con il Relatore.
DANTE: XIII CANTO DELL’INFERNO
Relatore: Lorenzo Benini, imprenditore e letterato
Prima della lettura del Canto, il Relatore ne farà il commento letterario e sottolineerà come la
natura dell’uomo, con le sue debolezze e i suoi limiti, non si sia sostanzialmente cambiata nel
tempo; sarà anche focalizzato il tema del suicidio e del rispetto di sè e della vita umana..

18/11/2012 13.10
Redazione di Met


 
 


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