LECTIO MAGISTRALIS
L’agricoltura e le bonifiche
di Sandro Rogari
Professore Ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Firenze
Introduce
Giampiero Maracchi
Professore Ordinario di Agrometeorologia e climatologia nell’Università di Firenze
e Vice Presidente Accademia dei Georgofili
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La cultura è lo specchio di un’epoca e penetra in tutte le attività dove l’uomo esercita la sua capacità creativa, il suo impegno, il suo raziocinio. Ripensare un’epoca straordinaria come gli Anni ’30 è l’obiettivo del ciclo di conferenze “La cultura negli Anni ‘30”, promosso da Fondazione Cesifin-Alberto Predieri, Fondazione Palazzo Strozzi e Banca CR Firenze, che fino a gennaio proporranno ai fiorentini nove incontri in cui illustri docenti di economia, storia e diritto affronteranno temi la cui rilettura ha risvolti di estrema attualità.
L’iniziativa prende avvio dalla mostra “Anni 30. Arti in Italia oltre il fascismo”:traendo spunto da quella esposizione, viene perseguito un obiettivo simile. Sono molti infatti i profili di eccellenza che in Italia emersero in quel periodo, soprattutto nel campo del sapere, da quello scientifico alla tecnica, dalla cultura istituzionale a quella economica: il ciclo di conferenze intende offrire una rilettura di quegli anni superando il pregiudizio storiografico di un periodo totalmente segnatodal regime fascista. Non solo la tensione culturale non venne meno in quegli anni, ma anzi raggiunse livelli di elevata originalità che emergono chiaramente anche dalla lettura comparativa con ciò che avveniva negli altri Paesi.
Le lectio magistralis, tenute da illustri docenti quali Emilio Gentile, Fabio Merusi, Alessandro Petretto, Sandro Rogari, Lorenzo Stanghellini, Renzo Costi, Francesco Perfetti e Pierluigi Ciocca, affrontano temi quali politica e cultura militante dell’epoca, il parallelo tra la crisi del ’29 e quella attuale, la legge bancaria del 1936 e la legge fallimentare del ’42, l’organizzazione della cultura di Giovanni Gentile, i grandi interventi nell’agricoltura e le bonifiche, il capitalismo senza capitalisti di quegli anni, la legge Bottai su paesaggio e beni culturali.Uno degli appuntamenti sarà dedicato al tema della tecnocrazia degli anni ’30, con una tavola rotonda a cui è prevista la partecipazione di Giuseppe Morbidelli, Natalino Irti, Guido Rossi e Emanuele Severino.
La conferenza del 7 dicembre, tenuta dal Prof. Rogari, illustrerà come l'agricoltura e le bonifiche furono una grande sfida per il regime fascista. “Una sfida parzialmente riuscita – commenta Sandro Rogari – almeno se si osservano gli interventi in materia di bonifica integrale. A partire dalla Legge Serpieri, infatti, viene attuato un intervento di riorganizzazione del territorio senza precedenti: dalla fondazionedei consorzi di bonifica, gestiti e finanziati dallo Stato e attivi sia nella bonifica di aree paludose e malariche sia nella gestione del patrimonio silvo-pastorale, alla realizzazione di urbanizzazioni di varia tipologia insediativa, fino alla fondazione di nuove città tra le qualiLittoria (Latina) e Sabaudia”.
La lezione metterà in evidenza come gli aspetti tecnocratici e produttivistici del fascismo, interpretati in questo caso dalla personalità di Arrigo Serpieri, si siano giustapposti senza amalgamarsi ad un ruralismo conservatore che riproponeva una concezione anti moderna dello Stato