Comune di Prato
PRATO: CITTADINA CINESE DENUNCIA UN FINTO CONTRATTO FALSO PER NON PAGARE LE SANZIONI
Sequestrata un'Audi Q5. L'assessore alla sicurezza del Comune: "Sicuramente non casi unici ma conforta l'attenzione e la professionalità dimostrata dagli agenti verso un fenomeno emergente"
Per non pagare i solleciti di pagamento dell’assicurazione e le sanzioni al codice della strada addebitatele dalla Polizia Municipale, una cittadina cinese aveva pensato bene di denunciare come falso il contratto di leasing di un costoso SUV Audi Q5, ma la circostanza ha insospettito gli uffici del Comando di piazza Macelli, che hanno diramato una segnalazione al personale sul territorio.
Tutto è nato da una sanzione notificata dal Comando ad una cittadina cinese residente a Napoli, che aveva contestato l’accertamento denunciando di non aver mai sottoscritto alcun contratto ed affermando come elemento aggiuntivo di prova la palese impossibilità, data la propria modesta condizione economica, di potersi permettere un’auto del genere. Così una pattuglia dell’unità territoriale Zona Esterna è riuscita ad intercettare l’auto e, dopo un controllo dei documenti di circolazione, l’ha portata in depositeria sotto sequestro per intestazione fittizia.
La situazione, infatti, si presentava particolarmente ingarbugliata e c’è voluto non poco per ricostruire tutti i particolari: Z.X., cittadina cinese di 46 anni residente a Napoli, aveva in realtà effettivamente sottoscritto un contratto di leasing con una finanziaria per l’acquisto di un Audi Q5 del costo di quasi 60 mila euro presso la concessionaria di Firenze. Nel contratto, tuttavia, figurava come persona prestante garanzia U.X.D., connazionale di 55 anni residente a Prato, guarda caso trovato alla guida del veicolo e dichiaratosi operaio di una ditta che, ulteriore coincidenza, risultava essere subentrata ad una precedente intestata alla donna: insomma, almeno così si voleva far credere, il dipendente fungeva da fideiussore della titolare. Gli agenti hanno fermato il SUV portandolo in depositeria, dove si trova tutt'ora.
"Dopo il sequestro della Porsche Cayman, effettuato alcuni mesi fa, per l'utilizzo di un prestanome, anche allora una donna, la Polizia Municipale è riuscita a scoprire un altro caso quasi simile - afferma l'assessore alla Sicurezza -. Sono convinto che non siamo in presenza di casi unici ma l'operato degli agenti mi conforta anche perchè hanno dimostrato di avere un'attenzione particolare nei confronti di questo fenomeno emergente. Sono però rammaricato di come un ente come la Motorizzazione non presti attenzione nella fase dell'immatricolazione e di come una società di leasing possa concedere ad un'operaia tale finanziamento. E sulla base di quale dichiarazione di redditi? Adesso scatteranno i dovuti accertamenti fiscali nei confronti dell'effettivo utilizzatore dell'auto".
La donna, ovviamente, sarà segnalata all’Autorità Giudiziaria per falso, mentre sulla situazione reddituale del vero utilizzatore del costoso veicolo saranno attivati accurati controlli fiscali
08/01/2013 16.12
Comune di Prato