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Upi Toscana
IN TOSCANA 268 MILIONI DI EURO IN MENO PER STRADE, SCUOLE E SICUREZZA DEL TERRITORIO
Presidente UPI Toscana: “Qualcuno dovrebbe prendere in “braccio” le sorti dei cittadini”
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121 milioni di tagli dallo Stato, 110 milioni di risorse bloccate per il Patto di Stabilita` e 37 milioni di minori trasferimenti regionali. A parita` di funzioni e competenze le Provincie toscane si vedono praticamente azzerata la capacita` di spesa ed investimento su strade, scuole, sicurezza del territorio, trasporto locale, politiche del lavoro, sviluppo economico e sostegno alle imprese.

Per questo il presidente dell’associazione delle Province toscane (UPI Toscana) richiama il mondo politico ad uno scatto di responsabilita`: “Amiamo tutti gli animali e fa piacere che figure che hanno avuto recenti incarichi di governo si facciano ritrarre con dei simpatici cani in braccio, ma non possiamo piu` tollerare che si dimentichi che sulle nostre spalle ci sono macigni di responsabilita` verso le comunita` che ci hanno eletto”.

“La ripresa della Toscana passa anche dagli investimenti che possono essere messi in campo dalle Provincie – aggiunge il presidente – ecco perche´ chiediamo al futuro Governo di rivedere le politiche sugli Enti Locali a partire dai tagli e dai parametri del Patto di Stabilita`”. Upi Toscana si rivolge in particolare ai futuri parlamentari della nostra regione perche´ “non si puo` piu` continuare a far credere che le istituzioni locali siano solo una spesa inutile da tagliare, perche´ in realta` e` qui che si garantiscono i servizi essenziali per i cittadini”.

Con i 10.000 Km di strade di competenza, i 337 plessi scolastici frequentati da 153.340 studenti e i 166 sportelli dei centri per l’impiego, le Province Toscane chiedono al futuro Parlamento “l’avvio di una seria riforma capace di individuare le funzioni fondamentali dei livelli di governo locali, in modo da eliminare inutili duplicazioni e razionalizzare la spesa pubblica, a partire dal taglio dei 7000 enti strumentali territoriali non eletti.

“In un quadro di riordino dell’amministrazione periferica dello Stato – conclude il presidente di UPI Toscana – le Province toscane chiedono anche la revisione delle circoscrizioni territoriali di tutti i livelli di governo (Comuni, Province, Regioni) abbandonando la strada dei criteri rigidi e numerici, nel rispetto delle vocazioni economiche, delle condizioni socio culturali, delle stesse caratteristiche fisiche dei territorio, per dare ad ogni istituzione le dimensioni adeguate allo svolgimento delle loro funzioni”.

08/02/2013 12.58
Upi Toscana


 
 


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