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Regione Toscana
FOTOVOLTAICO A TERRA, APPROVATO IL “VADEMECUM” PER IL CORRETTO INSERIMENTO NEL PAESAGGIO
Approvata a maggioranza dal Consiglio regionale la delibera che disciplina le nuove installazioni nel rispetto del paesaggio e dell’attività agricola
Pannelli solari a terra
Approvati oggi dal Consiglio regionale i criteri e le modalità di installazione degli impianti fotovoltaici a terra e su frangisole proposti dalla Giunta. Con l’approvazione di questo provvedimento, predisposto dalla Giunta nel febbraio 2012, le regole quantitative previste dalla legge regionale 11/2011 sono completate, per gli impianti superiori a 20kw, con indicazioni di carattere qualitativo.

Le indicazioni sul corretto inserimento degli impianti nel paesaggio, sulle misure di mitigazione utilmente applicabili, su caratteristiche costruttive, sistemazioni del suolo, viabilità di servizio e sistemi di sicurezza, sono finalizzate a far sì che i progetti giungano all’istruttoria degli enti competenti avendo affrontato in modo soddisfacente questi diversi aspetti.

Secondo l’assessore al governo del territorio, queste indicazioni nel loro insieme forniscono una sorta di “vademecum” sia per i progettisti che per i funzionari pubblici chiamati a valutare i progetti, con l’obiettivo di promuovere buone pratiche di inserimento nel paesaggio e procedure più snelle.


Come ha spiegato il consigliere Giovanni Ardelio Pellegrinotti che ha illustrato il provvedimento in Consiglio regionale, l’atto ha lo scopo di individuare il corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio di impianti fotovoltaici a terra, stabilendo criteri per mitigare possibili impatti ambientali e paesaggistici attraverso parametri qualitativi cui fare riferimento.

La proposta investe impianti fotovoltaici a terra, ad esclusione di quelli di potenza inferiore a 20 kilowatt, a patto che non interessino aree sottoposte a tutela culturale e paesaggistica. La forma dell’impianto dovrà tener conto delle caratteristiche paesaggistiche, dovrà essere localizzato evitando di interessare coltivazioni storicizzate e le caratteristiche costruttive dovranno essere tali da consentire la massima resa nella minore superficie occupata.

La consigliera Marta Gazzarri si è detta soddisfatta della conclusione di un lavoro che in due anni ha portato all’approvazione di provvedimenti tesi a disciplinare i nuovi impianti, riuscendo a coniugare sviluppo, tutela del paesaggio e difesa di quella produzione agricola di qualità che caratterizza il nostro territorio. Giuseppe Del Carlo ha invece espresso perplessità su un provvedimento che pone ulteriori paletti. In particolare il consigliere ha spiegato di aver chiesto di portare a 50 kw le dimensioni dell’impianto sotto le quali lasciare maggiore libertà, anziché 20 kw come stabilito. Dal momento che la proposta non è stata accettata e ritenendo il provvedimento troppo restrittivo Del Carlo ha annunciato la sua astensione. Per lo stesso motivo ha annunciato voto di astensione Antonio Gambetta Vianna, secondo il quale non è accettabile che si scoraggino gli impianti ad energia rinnovabile e si dia allo stesso tempo il via libera a una centrale a turbogas a Pistoia dagli effetti devastanti. Marina Staccioli ha voluto sottolineare l’importanza di aver considerato nel provvedimento elementi importanti come la tutela degli animali che attraversano i terreni su cui sorgono gli impianti. Roberto Benedetti si è detto soddisfatto di una delibera frutto di un lavoro condiviso e che riesce a garantire una maggiore tutela del territorio. Vincenzo Ceccarelli, presidente della commissione Territorio e ambiente, ha voluto rassicurare sul fatto che non sono previste restrizioni particolari, ma che si è scelto di portare a 20 kw le dimensioni degli impianti, oltre le quali entrano in vigore i criteri, per armonizzare il provvedimento con le altre norme esistenti. Criteri omogenei, secondo Ceccarelli, avranno l’effetto di facilitare il lavoro e quindi di incoraggiare le installazioni e non quello di ostacolarle. (cem)



11/02/2013 17.59
Regione Toscana


 
 


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