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Provincia di Prato
PROVINCIA PRATO: IL RAPPORTO 2013 SULLA MAFIA
E lo speciale sulle discari-che di rifiuti. Provincia e Fondazione Caponnetto lo hanno presentano questa mattina a palazzo Buonamici
Provincia di Prato e Fondazione Caponnetto hanno presentato questa mattina a palazzo Buonamici il Rapporto 2013 sulla “Diffusione della criminalità di stampo mafio-so in Toscana” e lo Speciale sulle discariche di rifiuti, monitoraggi delle operazioni delle forze dell'ordine a livello toscano.
LO SPECIALE SULLE DISCARICHE DI RIFIUTI – L'indagine sull'abbandono e lo smaltimento illegale di rifiuti è una novità di quest'anno. La Fondazione, attingendo da ARPAT, Le-gambiente, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Dia e Polizia di Stato, ha rintracciato in Toscana 129 operazioni di polizia analizzando gli anni dal 2000 al 2014, di queste 7 hanno coinvolto anche Prato. Le discariche abusive sono 67, lo smaltimento illecito di rifiuti riguarda 58 casi e l'interramento 18. Ai dati regionali si ag-giungono quelli della Polizia Provinciale che invece riguardano le violazioni sui rifiuti rilevate dagli agenti a Prato. Complessivamente nel 2013 sono stati 40 i reati riguar-danti la normativa dei rifiuti, in particolare 14 per abbandono di rifiuti, 10 per violazioni delle prescrizioni inserite nelle autorizzazioni e 16 per gestione o trasporto illegale. La Polizia provinciale è impegnata sia sul fronte delle azioni preventive e di contrasto al-l'abbandono dei rifiuti nelle zone industriali dei Macrolotti (nell'ambito del patto “Prato sicura”) su mandato di Prefettura e Questura, sia nel contrasto al fenomeno sempre più consistente dell'abbandono di veicoli. Solo nel 2013 ci sono stati 46 nuovi casi, ma, gra-zie al lavoro degli agenti, 56 veicoli sono stati rottamati o ripristinati alla circolazione.
Ma torniamo alla questione rifiuti. Fino a oggi la Toscana era considerata una terra di transito dei rifiuti illegalmente smaltiti, ma le cose stanno cambiando. La scoperta nel dicembre scorso proprio a Prato di una discarica di rifiuti tossici della camorra ha sve-lato gli ormai consolidati legami tra la camorra napoletana e la malavita cinese. In que-sta vicenda per traffico organizzato di rifiuti della lavorazione tessile sono coimputati produttori pratesi e smaltitori ritenuti espressione dei clan camorristici. Poche settima-ne fa con l'operazione “500”, il Corpo Forestale e l'Arpat hanno scoperto un traffico illecito di rifiuti in particolare del polverino 500 mesh, un residuo di lavorazione che veniva venduto come un sottoprodotto. Sono stati sequestrati cinque siti di stoccaggio a Massa Carrara, Firenze (Mugello), Prato, Biella, nonché 5.000 tonnellate di rifiuti. In-somma un vero e proprio traffico organizzato. In precedenza, nel gennaio 2014, i fun-zionari dell’Ufficio delle Dogane di Prato e Pistoia e l'ARPAT avevano sequestrato oltre 25 mila chilogrammi di indumenti usati e prodotti tessili caricati su un rimorchio diretto in Tunisia. Il report risale indietro nei mesi e negli anni fino elencando le oltre cento operazioni in tutta la Toscana e descrivendo un quadro davvero preoccupante di illegali-tà e reati diffusi. Il numero e la qualità delle operazioni fatte è impressionante, ma in molti casi la lunghezza dei procedimenti o le lievi pene previste fino a poco tempo fa hanno reso difficili condanne significative. Oggi sono stati fatti passi avanti nella consa-pevolezza del problema, ma occorre trattare la questione dei rifiuti al di fuori dell'e-mergenzialità sulla quale spesso si agisce.
IL REPORT SULLA CRIMINALITA' - Si ripercorrono le indagini e le operazioni di polizia più significative sul territorio, cercando di mettere a fuoco la situazione odierna e valutando penetrazione e pericolosità delle varie organizzazioni, di origine italiana e straniera. A Prato il mix di presenza mafiosa e di organizzazioni criminali straniere, in particolare ci-nesi, si è andato radicando negli anni e desta la preoccupazione delle forze dell'ordine.
Di assoluto rilievo la presenza della criminalità cinese e le problematiche connesse ai reati di droga. Dal 1993 ad oggi, certifica il rapporto, sono state circa sessanta le opera-zioni di polizia e 21 gruppi criminali mafiosi (10 clan della camorra, 8 della criminalità organizzata siciliana, 3 della ‘ndrangheta) coinvolti in fatti accaduti nella provincia di Prato. A questi vanno aggiunti almeno 3 tipologie criminali cinesi (gang, triadi e nuova criminalità economica).

28/02/2014 15.47
Provincia di Prato


 
 


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