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Asl Toscana Centro - Empoli
UN BREVETTO INTERNAZIONALE GRAZIE AD ANDREA DELL’ORSO, TECNICO DI RADIOLOGIA DELL’ASL 11
Negli ultimi tre anni il software è stato testato grazie all’esperienza scientifica del ricercatore clinico Claudio De Felice dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese
L’elaborazione di un nuovo algoritmo consentirà una migliore qualità di immagine in risonanza magnetica. È stato brevettato da Andrea Dell'Orso, un tecnico di radiologia dell’Ausl 11 under 30 al terzo anno di ingegneria biomedica, che all’età di 24 anni ha avuto un’idea per risolvere uno dei problemi più comuni e disturbanti della risonanza magnetica. Grazie all'aiuto dell'ingegnere Francesco De Milato, consulente in proprietà industriale, questa idea ha preso la forma di una domanda di brevetto il 28 dicembre 2010, rilasciato il 17 ottobre 2013 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (UIBM), dopo aver superato una procedura di esame, confermando, quindi, l'originalità della metodica ideata da Dell'Orso.

Negli ultimi tre anni il software è stato testato grazie all’esperienza scientifica del ricercatore clinico Claudio De Felice dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. L’applicazione dell'algoritmo, a parità di tempo di svolgimento d’esame, ha effettivamente ridotto la presenza di artefatti in circa 91% dei casi, risultato veramente sorprendente se si pensa che grandi cordate di ricercatori statunitensi, tedeschi e giapponesi si sono scontrati con la stessa problematica senza riuscire a risolverlo completamente.

“Spesso capita che i problemi più frequenti vengano risolti con l’applicazione di soluzioni semplici, ma a cui nessuno aveva pensato prima - ha commentato Andrea Dell’Orso - Nel mio caso desideravo aiutare il paziente in un momento decisivo come quello di una diagnosi, anche se non sono un medico.

Per chi lavora in sanità, spesso capita di ripensare ai pazienti, ai loro sguardi speranzosi di una buona notizia, prima di affrontare una risonanza magnetica.

Sono queste frequenti situazioni che spesso inducono a riflettere e danno lo stimolo a studiare e ad approfondire le proprie conoscenze delle macchine e la loro tecnologia.

Rimuovere gli artefatti, quindi, è di particolare importanza in risonanza magnetica per ottenere l’aumento della qualità d’immagine, con una conseguente riduzione dell’incertezza diagnostica e la minore necessità di ulteriori approfondimenti mediante indagini con mezzo di contrasto o altre metodiche”.

Il metodo applicato da Andrea Dell’Orso comprende anche un software molto leggero di circa 100 Kb (sviluppato insieme all’informatico Giovanni Arisi) che si può installare su qualsiasi macchina di risonanza magnetica in commercio senza necessità di modifiche tecniche /materiali e costi aggiuntivi significativi.

La scoperta, appena pubblicata sulla rivista Health Professionals Magazine, ha già suscitato grande interesse tanto da essere mostrata a vari congressi nazionali. E’ stata scelta da una commissione internazionale fra 443 articoli da 30 paesi per essere presentata al CARS (Computer Assisted Radiology and Surgery) 2014, congresso mondiale dedicato agli sviluppi tecnologici ed informatici in radiologia e in chirurgia che si terrà in giugno a Fukuoka in Giappone.

10/03/2014 13.08
Asl 11


 
 


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