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Redazione Met Sport
SCACCHI PER SPORT IN LIBERTÀ
Presso la Casa Circondariale maschile "M. Gozzini" a Firenze
All'interno del progetto "Sport in Libertà", in aprile un corso di scacchi presso la Casa Circondariale maschile "M. Gozzini" a Firenze.
Il gioco degli scacchi come percorso per motivare i detenuti a “rimettersi in gioco”, offrendo loro l’opportunità di sviluppare il pensiero critico, l’autocontrollo, la concentrazione, e dal lato sociale, la sportività, la lealtà e il rispetto dell’avversario: è questa l’innovativa ricetta del 'Corso di Scacchi' presso la Casa Circondariale Maschile “Mario Gozzini”. Il progetto, realizzato grazie al contributo economico del comune di Firenze e all’impegno della Direzione Educativa dell’Istituto, è stato voluto e pensato dal Coordinamento Scacchi Uisp condotto da Silvano Ferrone insieme all’Area Diritti Sociali del Comitato Uisp di Firenze.
L’iniziativa, a carattere sperimentale, partirà nel mese di aprile 2014 e vedrà come beneficiari i detenuti dell'Istituto Gozzini. Come sostenevano gli psicologi Milton Gurvitz e Reuben Fine “i detenuti che imparano a giocare a scacchi nel periodo della loro detenzione sono quelli che hanno minori probabilità di recidiva, essendo in grado di elaborare mezzi migliori per tenere sotto controllo la propria aggressività”. Il corso va proprio in questa direzione, motivando i cittadini reclusi, rispondendo ad una situazione di esclusione sociale e sfiducia in se’ stessi, proponendo un “allenamento motivazionale” che miri a stimolare le capacità di riflessione, di comprensione e di concentrazione assieme alla fantasia e all’inventiva. Un’ottica attraverso la quale la pratica degli scacchi renda più agevole il riconoscimento dei valori intellettivi propri e altrui, facilitando al tempo stesso il senso civico e il sentimento dell’amicizia.
Il corso, tenuto dall’insegnante Francesco Bueno, si svolgerà in un’aula adibita a tale disciplina e prevede dieci lezioni della durata di un’ora e mezza con cadenza settimanale, a cui potranno partecipare massimo dodici allievi. Ai detenuti sarà offerta l’opportunità di imparare le regole del gioco degli scacchi, aiutandoli con esempi pratici, quiz e verifiche, mostrando loro alcune partite giocate dai Maestri del passato e del presente, in modo tale da agevolarli nella comprensione degli argomenti trattati.
Un’iniziativa importante, non solo perchè è la prima volta che la disciplina degli scacchi entra all’interno dei penitenziari con una formula di questo tipo, ma anche perchè getta le basi per altri progetti a carattere pedagogico nei penitenziari, finalizzati a promuovere in ambito locale i diritti umani e la giustizia sociale utilizzando i valori positivi dello sport.

16/04/2014 11.10
Redazione Met Sport


 
 


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