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Redazione Met Sport
LO SPORT ALLA GRANDE GUERRA
Convegno il 9 e 10 maggio 2014 all'Istituto Geografico Militare
La Società Italiana di Storia dello Sport e la Società Italiana di Storia militare con il contributo del Centro Studi Educazione Fisica e Attività Sportive di Firenze e dell'Esercito, dell'Istituto Geografico Militare Italiano di Firenze e col sostegno di Foundation for Sports History Museums, intendono ricordare l'alto tributo di sangue che ha offerto anche la gioventù sportiva durante la prima guerra mondiale con il Convegno "Lo sport alla Grande Guerra". Il Convegno rientra nel Programma nazionale di iniziative per la commemorazione del centenario della prima guerra mondiale. Le due giornate di studio si prefiggono di studiare il ruolo che lo sport e gli atleti ebbero in guerra e le conseguenze di quella tragica esperienza sull'intero sistema sportivo italiano. Perché, dopo la Grande Guerra, nulla è stato più come prima per la nostra società, neppure per lo sport. Se infatti lo sviluppo delle istituzioni sportive, col servizio militare e l’istruzione obbligatoria, fu una delle componenti fondamentali della “preparazione militare della nazione” e della “nazionalizzazione delle masse”, degenerata nel carattere totalitario delle guerre mondiali, la popolarità dello sport fu al tempo stesso anche un veicolo di diffusione dell’internazionalismo e del pacifismo. Non a caso il Comitato Olimpico Italiano, componente del Movimento Olimpico Internazionale, acquisì una sua struttura stabile proprio nel 1914, mentre le società sportive (in particolare quelle di ciclismo, automobilismo, alpinismo, aviazione) concorrevano alla mobilitazione militare e politica sostenendo il patriottismo, l’irredentismo e l’interventismo. I lavori, che saranno introdotti da una conferenza di Paul Dietschy dell'Università di Besançon e del Centre de Sciences Sociales Po di Parigi, la quale verterà su di una storia europea comparata dello sport in guerra, si presentano divisi in cinque sezioni: "Le fonti", "Campioni eroi", "La narrazione", "Conseguenze", "Lo sport in guerra". Con Donato Tamblè, Soprintendente archivistico del Lazio, e un gruppo di studiosi, si parlerà degli archivi ad oggi esistenti per questo interessante e originale ambito di ricerca. Quindi si passerà al racconto delle vicende eroico-sportive di alcuni dei campioni indiscussi della nostra storia dello sport, con l'attesa testimonianza dell'amm. Romano Sauro, che narrerà le vicende sportive di Nazario Sauro, suo nonno, campione di eroismo ma anche canottiere a Capodistria, prima che fosse giustiziato dagli austroungarici. Altro focus d'interesse sarà il ruolo della stampa sportiva dell'epoca che raccontò l'amor patrio e incoraggiò l'impegno civile dei giovani, tra cronache sportive e resoconti dal fronte. Infine si parlerà dell'avvento di alcune discipline sportive comparse a innovare l'addestramento militare e delle conseguenze della guerra sullo sport, tra cui il suo consolidarsi in Italia al seguito delle truppe angloamericane. A corredo di quanto si ascolterà, ci saranno le immagini di alcuni archivi sulla Grande Guerra, con l'apporto prezioso dell'Istituto Luce.

"Lo sport alla Grande Guerra"
Convegno di studi
Istituto Geografico Militare
Via Cesare Battisti 10 - Firenze
(9-10 maggio 2014)

07/05/2014 7.55
Redazione Met Sport


 
 


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