Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Comune di Tavarnelle Val di Pesa
I MAORI DANZANO E RICORDANO I LORO EROI INSIEME ALLA COMUNITÀ CHIANTIGIANA
Ottanta rappresentanti del popolo Maori della Nuova Zelanda, protagonisti del tour della memoria promosso dalla Provincia di Firenze e dai Comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano, Montespertoli, Empoli, Scandicci e Firenze in collaborazione con la Regione Toscana
La dignità di un popolo si misura dalle lacrime che giovani appena ventenni versano leggendo i nomi dei loro discendenti su una lapide commemorativa, dagli sguardi commossi dei più anziani, fissi sui luoghi che resero i loro familiari eroi, protagonisti di una Liberazione che intrecciò i destini di due comunità, di due popoli che si sacrificarono per la conquista della democrazia. A settanta anni dalla Liberazione, avvenuta nell’estate del ’44, La Nuova Zelanda e il Chianti tornano a fondere emozioni, ricordi, immagini di una guerra che si combattè duramente, che seminò terrore, causò stragi e allo stesso tempo creò un’amicizia, un legame forte, intenso, destinato a durare nel tempo, legato anche dall’amore per la musica e il canto. Prima di esibirsi nella danza haka gli ottanta Maori giunti questa mattina in piazza Matteotti per rivivere e ricordare insieme alla comunità chiantigiana gli eroi del ventottesimo Battaglione Maori che liberò Tavarnelle, San Casciano e l’intera Valdipesa si sono scusati per un episodio tramandato dai loro familiari: alcuni soldati Maori nel ’44 forzarono l’ingresso della sede della banda musicale di Tavarnelle che si affacciava sulla piazza, oggi è un negozio, per appropriarsi di alcune fisarmoniche, assaliti dalla voglia di suonare e ballare la danza haka. Il ritmo, come la generosità e il senso del rispetto per l’altro, è nel dna dei Maori. Nel passato come nel presente.

Sentimenti e valori che sono emersi durante lo spettacolo di danza. I Maori hanno intonato e ballato canti di guerra in cui le voci femminili, dolcissime, si sono alternate a quelle vigorose dei gruppi maschili. Canti di donne dedicati ai loro uomini sul fronte, canti di uomini per intimidire e sprigionare il coraggio dei guerrieri Maori. Canti che esprimono e affermano un’identità, un’energia, una potenza di spirito da cui poi nacque una storia di integrazione, nonostante la morsa ed il dramma della guerra, fatta di rispetto, concretezza, dignità, amicizia e lealtà che li legò per sempre alla comunità di Tavarnelle.

L’iniziativa si è tenuta nell’ambito del tour della memoria, promosso dalla Provincia di Firenze, grazie ad un’idea di Stefano Fusi, e dai Comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano, Montespertoli, Empoli, Scandicci e Firenze in collaborazione con la Regione Toscana, evento promosso in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione. Protagonista del tour il Ngarimu VC Pilgrimage Group, composto da veterani, familiari dei veterani, studenti, rappresentanti istituzionali, guidato dallo storico maori Monty Soutar. Presente anche il veterano Nolan Raihania del ventottesimo Battaglione.

Il tour ha ripercorso le strade delle truppe neozelandesi ed in particolare del ventottesimo Battaglione Maori nei luoghi dove vi furono le battaglie più decisive contro le truppe tedesche, gli scontri più cruenti e le maggiori perdite e distruzioni, durante la risalita e liberazione dell'Italia dallo sbarco a Taranto nell'ottobre del '43 fino all'arrivo a Trieste nel maggio '45. Per ricordare il sacrificio dei loro familiari, i Maori non solo si sono esibiti in piazza ma hanno avuto un’occasione speciale per raccontare, testimoniare, rievocare la guerra insieme ad alcuni testimoni e storici del territorio come Mirella Lotti e Rosanna Tacci che hanno saluto al cinema Olimpia. La delegazione ha visitato anche uno dei luoghi degli eccidi nazifascisti: la radura di Pratale dove morirono 12 contadini, trucidati da una rappresaglia nazifascista. L’iniziativa si è conclusa con una cerimonia al monumento a San Michele a Torri alla presenza delle rappresentanze istituzionali locali e delle associazioni partigiane.

"Quello della memoria è un tema a noi caro - dice il sindaco di Tavarnelle - come attesta anche il lungo percorso finalmente concluso che ha portato, grazie ad un procedimento penale avviato nel 2011 su richiesta del Comune, all’individuazione del reparto cui appartenevano gli autori delle strage di Pratale. E’ significativo per noi aver riallacciato con la comunità neozelandese e maori questo legame nato per motivi tragici e dolorosi. Per molto tempo si è creduto che ad aver liberato Tavarnelle nel ‘44 fossero stati gli americani. Solo con ila ricerca storica e il lavoro fatto dalle amministrazioni si è arrivati a stabilire la correttezza storica e il pieno riconoscimento di tanti giovani soldati che hanno combattuto e hanno dato la vita per liberarci. Il recupero della verità storica, il tentativo di trasmettere questa memoria alle giovani generazioni testimonia il nostro senso di gratitudine. La nostra democrazia, la nostra libertà sono anche del popolo maori, di quelli che i nostri bambini durante la guerra definirono angeli caduti dal cielo”.

“Ciò che ci lega al popolo Maori - aggiunge il consigliere provinciale intervenuto alla cerimonia - è la storia di una memoria, condivisa, il percorso di una coscienza collettiva e l’incontro di due comunità solidali che ancora molto hanno da dire, condividere, partecipare, sentire. Nell’esprimere un profondo ringraziamento e apprezzamento alla delegazione giunta in Toscana, nell’ambito di questa iniziativa, voglio ricordare i numeri dei soldati che sono morti per noi, che hanno pagato il prezzo per la nostra libertà: circa 45 furono i Maori del 28mo battaglione che morirono per liberare Tavarnelle, 640 morirono per liberare l’Italia, 1700 furono i feriti e 240 i prigionieri. Siamo onorati di essere amici di un popolo ricco di dignità come i Maori della Nuova Zelanda”.

All’iniziativa presenti anche i sindaci di Barberino e San Casciano. “Il settantesimo anniversario della Liberazione è un’occasione - dichiara il sindaco di San Casciano - per avere tra noi rappresentanti di una nazione e di un popolo cui dobbiamo molta gratitudine. I nostri luoghi sono nella storia civile e militare neozelandese, abbiamo preso coscienza del legame profondo che abbiamo con loro. Da tempo coltiviamo questo rapporto con visite e scambi culturali e condividendo importanti progetti dedicati alla memoria”.

13/05/2014 20.34
Comune di Tavarnelle Val di Pesa


 
 


Met -Vai al contenuto