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Redazione di Met
"AMIANTO – UNA STORIA OPERAIA"
Presentazione Lunedì 19 maggio 2014 alle ore 15 all'Accademia di Belle Arti di Firenze
Copertina del libro 'Amianto'
Lo scrittore toscano Alberto Prunetti presenta
"AMIANTO – Una storia operaia"

Lunedì 19 maggio 2014 - ore 15
Accademia di Belle Arti di Firenze - Aula Minerva
Via Ricasoli, 66 – Firenze - ingresso aperto al pubblico

Continuano all’Accademia di Belle Arti di Firenze gli incontri organizzati dal Prof. Mauro Pratesi nell’ambito del seminario “Gli Anni Settanta. Arte, cultura, società di un decennio spezzato” del Corso di Fenomenologia delle Arti Contemporanee.

Lunedì 19 maggio alle ore 15, presso l’Aula Minerva, sarà ospite lo scrittore e giornalista toscano Alberto Prunetti, autore del libro "Amianto - Una storia operaia".

Il romanzo esce in questi giorni in una nuova edizione, arricchita da un dialogo a tre tra l’autore, Wu Ming 1 e Girolamo De Michele, precari della conoscenza accomunati dall’essere “figli della classe operaia”.

Alberto Prunetti (Piombino, 1973) ha pubblicato “Potassa”, “Il fioraio di Perón” e “Amianto, una storia operaia”. Traduttore e redattore di Carmilla, collabora con Letteraria, Il Manifesto, La Repubblica edizione toscana. Nel 2013 ha vinto il Premio Scrittore Toscano dell'anno ed è stato finalista all’ultima edizione del Premio Letterario Chianti.

“AMIANTO” - Renato è un operaio cresciuto nel dopoguerra che ha iniziato a lavorare a quattordici anni. Un lavoratore che scioglie elettrodi in mille scintille di fuoco a pochi passi da gigantesche cisterne di petrolio. Un uomo che respira zinco, piombo e buona parte della tavola degli elementi di Mendeleev, fino a quando una fibra d’amianto trova la strada verso il torace.
L’autore del libro è il figlio di Renato. Vive la sua infanzia tra il calcio di strada davanti all’Ilva dimenticata di Follonica e le risse sull’Aurelia, per poi passare dalle certezze del lavoro manuale del padre alla precarietà dei lavori cognitivi. Ricostruisce la storia lavorativa di Renato lottando in tribunale per il riconoscimento dell’amianto come causa della sua morte. E scopre di esser stato concepito nel luogo simbolo delle morti per la polvere bianca: Casale Monferrato.
Una storia terribile, raccontata mescolando ricordi e documenti, misurando brillantemente le emozioni, con una voce narrativa vivissima, arricchita da divertenti espressioni dialettali. Riuscitissimo esperimento di “oggetto narrativo non identificato” è il primo volume di una trilogia working class in corso d’opera.
Questa nuova edizione, con un capitolo aggiuntivo, si chiude con un appassionato dialogo a tre tra l’autore, Wu Ming 1 e Girolamo De Michele, precari della conoscenza accomunati dall’essere “figli della classe operaia”.

17/05/2014 11.40
Redazione di Met



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