Provincia di Firenze
Firenze, ultimo Consiglio provinciale. Verso la Città Metropolitana
Assemblea solenne di Palazzo Medici Riccardi con i Sindaci, i Presidenti della Giunta Andrea Barducci, del Consiglio Piero Giunti e l'assessore Giovanni Bettarini, assessore di Palazzo Vecchio delegato al nuovo ente. Gli interventi e il lavoro delle Commissioni
Piero Giunti, Presidente del Consiglio provinciale: "Fino all'ultimo abbiamo svolto il nostro mandato. Consegniamo a chi verrà dopo un lavoro compiuto e ispirato alla politica come servizio. La Città Metropolitana è una grande opportunità. Dispiace solo il modo in cui ci siamo arrivati. La Provincia è stata capro espiatorio, accusata degli sprechi del Paese. Lo scatto d'orgoglio dell'Upi è arrivato troppo tardi. C'è una grande ricchezza professionale che va valorizzata, non disprezzata, non banalizzata. La Corte dei Conti ha fatto riflessioni serie sull'Ente Provincia, evidenziando che gli sprechi erano altrove. La velocità, in realtà, può frenare un vero sviluppo.
La Città Metropolitana non deve diventare un'assemblea di condominio, ma la casa di tutti. Mobilità, infrastrutture, sviluppo e lavoro: questa la sfida che abbiamo davanti.
La Città Metropolitana di Firenze sarà la prima ad essere costituita non Italia. Siamo pionieri.
Bisogna agire su due livelli: mediatico e politico.
C'è il rischio di una bassa rappresentanza di alcuni circondari, con poca rappresentanza politica delle minoranze.
Cosa mi porterò a casa di questa mia esperienza: gli sguardi, prima di tutto, dei giovani che abbiamo portato ai campi di sterminio; le troppe delegazioni di lavoratori in attesa di risolvere le crisi aziendali; gli abbracci dei nostri gemellati internazionali; il Consiglio provinciale nel carcere di Sollicciano e il lavoro fatto sulla legalità; il rapporto con ognuno dei consiglieri".
Giunti ha fatto consegnare a tutti gli amministratori presenti anche una pubblicazione con il resoconto delle attività delle Commissioni del Consiglio provinciale di Firenze, contenente anche una serie di dati, da lui curati, con proiezioni sul futuro assetto della Città Metropolitana (vedi allegato).
Il Presidente della Provincia Andrea Barducci: "Questo Consiglio ha istituito una Commissione sul disegno metropolitano, nella sua fase iniziale guidata da un rappresentante delle opposizioni. Non ci siamo limitati a criticare, ma abbiamo messo in campo proposte. Siamo servitori dello Stato, la norma può non piacere ma andiamo al di là di noi stessi. Si apre fase intermedia tra fine del Consiglio e avvio della Città Metropolitana.
Nel corso della campagna elettorale, i candidati hanno fatto un po' tutti riferimento alla prospettiva metropolitana. Si avverte come esigenza e obiettivo lavorare tutti insieme, ma gli strumenti messi a disposizione dall'impianto legislativo sono al di sotto delle aspettative e del compito.
Le uniche sollecitazioni forti sono venuti dai Comuni, con l'esempio delle fusioni. Tre questioni su cui misurarsi: la terzietà, perché quando sarete chiamati ad assumere decisioni importanti per il vostro territorio dovrete fare sforzo coraggioso per comprendere le ragioni di chi sta accanto. Si tratta di farsi carico dei problemi degli altri; su questo punto si gioca l'autorevolezza. Secondo punto: rompere lo schema territoriale tradizionale. Qualcosa aveva fatto a riguardo il Circondario Empolese Valdelsa. Firenze non ha voluto misurarsi su questo crinale: la Firenze larga. L'area vasta: siamo inseriti profondamente dentro un sistema metropolitano d'area vasta.
Infine: il ruolo che questo territorio metropolitano dovrà avere nella Regione. Non è semplicemente un problema di contrattare degli spazi di potere, ma come avere una funzione di traino nello sviluppo regionale.
C'è un patrimonio di esperienza e di professionalità alta, che non andava disprezzato nel clima avvelenato di questi ultimi tre anni.
La scomparsa della mia compagna mi ha insegnato che nei momenti difficili ci sono due cose da non disperdere: una è la dignità e noi siamo andati a testa alta e usciremo a testa alta da questo Consiglio, nemmeno quando siamo stati additati come il male delle istituzioni e della politica; l'altra è che non perde la speranza, la speranza che ci possa essere un'Italia migliore, che le Istituzioni possano riformarsi, che si possano affrontare le situazioni drammatiche di coloro che cercano di salvare il futuro. La mia compagna non c'è più, ma io voglio sperare per tutti un futuro migliore".
L'assessore alla Città Metropolitana Giovanni Bettarini ha ringraziato gli amministratori e i dipendenti della Provincia: "Dalle vicende figlie della debolezza della politica si deve trarre l'insegnamento della necessità di una politica che sappia rispondere alle esigenze delle popolazioni. E' in campo la possibilità che i confini della Città Metropolitana cambino, perché lo prevede la legge. La nostra sfida è realizzare la Città Metropolitana avendo al suo interno tutti i nostri territori.
Primo nodo è quello delle competenze, da vedere con la Regione e poi nell'elaborazione dello Statuto. Partiremo con la commissione costituente di 18 membri, che entro il 30 settembre indirà le elezioni. Il 1° gennaio la Città dovrà essere operativa. Importante partire da oggi per un percorso nuovo, salvaguardando il patrimonio di governo, di unità e di cittadinanza lasciato dalla Provincia".
20/06/2014 9.49
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio