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Comune di Firenze
Riorganizzazione personale del Comune di Firenze: "risparmio potenziale di 3 milioni di euro all’anno"
Nardella: "Abbiamo ridotto dirigenti, posizioni organizzative e incarichi di staff"
Riduzione del numero di dirigenti, posizioni organizzative e collaborazioni esterne per un risparmio potenziale di oltre 3 milioni di euro all’anno: è quanto prevede la cura dimagrante della struttura comunale messa in atto dall’amministrazione Nardella, che è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dal sindaco e dagli assessori a Organizzazione e Personale Federico Gianassi, a Urbanistica e Patrimonio non abitativo Elisabetta Meucci e a Bilancio Lorenzo Perra.
“Abbiamo messo in atto una vera e propria cura dimagrante che riguarda le figure dirigenziali, le posizioni organizzative e gli articoli 90 con un risparmio potenziale di 3 milioni di euro all’anno - ha spiegato il sindaco Nardella -. Questo dimostra che se si vuole si possono trovare forme di taglio della spesa pubblica senza ridurre i sevizi e senza incidere sulla qualità della macchina organizzativa, anzi noi l’abbiamo riorganizzata, andando così avanti nel piano dei tagli che già era stato avviato dal sindaco Renzi”. “Le tre cure dimagranti sono collegate anche alla riforma delle Pubblica amministrazione che la ministra Madia ha avviato - ha proseguito - e noi abbiamo approfittato perché questa riorganizzazione si facesse subito con un risparmio estremamente rilevante per l’amministrazione comunale”. “La riorganizzazione che abbiamo attuato non è solo un’operazione da pallottoliere ma è anche qualitativa - ha continuato il sindaco - perché abbiamo riqualificato ulteriormente la struttura già riorganizzata a luglio con il direttore generale e le tre aree di coordinamento”.
Nello specifico, i dirigenti sono diminuiti di 18 unità: sono passati da 92 a 74 di cui 52 a tempo indeterminato; come ha spiegato il sindaco Nardella si tratta di una dotazione organica e “non necessariamente andremo a coprire tutti e 74 i posti”.
Le posizioni organizzative passano da 202 a 179: “Nel 2010 le posizioni organizzative erano 223 - ha ricordato Nardella - e già la giunta Renzi ha usato la scure scendendo a 202 nel 2012, noi continuiamo sulla strada della riduzione e abbiamo razionalizzato la struttura riducendo di ulteriori 23 unità”.
Per quanto riguarda invece gli incarichi di staff definiti dagli articoli 90 è stato deciso di ridurre la dotazione massima da 40 a 28 con una riduzione di circa il 35%: attualmente, però, gli articoli 90 assegnati e in via di definizione non superano le 20 unità.
“Con questo passaggio continuiamo nella riorganizzazione della macchina comunale avviata a luglio - ha sottolineato l’assessore Gianassi -. Allora ci siamo concentrati sulla macrostruttura con l’adeguamento della dirigenza, che in questa fase è stata ulteriormente riorganizzata e ridotta. A questo si è aggiunto il lavoro effettuato sulle figure intermedie, ovvero le posizioni organizzative. L’obiettivo è coniugare un’azione di riduzione che mira al risparmio e al reperimento di maggiori risorse in un momento di difficoltà, e il miglioramento della qualità dei servizi, ovvero maggiore snellezza, più dinamismo, più velocità”.
In aggiunta alle tre cure dimagranti l’amministrazione comunale ha deciso di spostare il servizio quartieri nell’ufficio del sindaco e attiverà due nuovi servizi: la città metropolitana e i progetti speciali e l’europrogettazione e la ricerca di finanziamenti. Questi due servizi saranno coperti da dirigenti con articoli 110 comma 2 del Tuel individuati tramite un bando di evidenza pubblica.
L’amministrazione comunale punterà su un’innovazione di prodotto e di processo, che consiste nella riorganizzazione del bilancio per una lettura più immediata e trasparente della gestione e dei costi di servizi, organizzazione del lavoro del lavoro e delle risorse umane e nell’investimento sulla formazione delle risorse umane per arricchire le competenze professionali e qualificare le relazioni, valorizzando il personale interno nell’ottica di un miglioramento dei servizi.
Al lavoro di riorganizzazione del personale, con conseguente risparmio economico per il Comune, si affianca l’operazione di reperimento di nuove fonti di finanziamento come ha illustrato l’assessore Meucci che si è soffermata sull’avvio della procedura per l’acquisizione di Villa di Rusciano e Palazzo Vivarelli Colonna da parte della Cassa Depositi e Prestiti: “La Cassa Depositi e Prestiti opererà una valutazione dei beni immobili di alcune amministrazioni italiane per poter inserirli nella procedura speciale che già l’anno scorso ha portato alla vendita del Teatro Comunale. La procedura cui gli Enti locali aspirano ma che ovviamente non è scontata. Abbiamo superato il primo esame, la procedura è lunga e porterà ad una offerta da parte di Cassa Depositi e Prestiti. Non possiamo ancora quantificare l’incasso ma l’operazione è avviata”.
L’assessore ha ribadito come, anche sulla base delle prescrizioni della Soprintendenza e del confronto con i cittadini e le associazioni, i due beni hanno precisi vincoli di cui la valorizzazione ad opera di Cassa Depositi e Prestiti dovrà tenere conto.
L’assessore ha ricordato la destinazione pubblica del parco della Villa Rusciano escluso da operazioni di vendita. “L’area verde rimarrà di proprietà del Comune - ha precisato Meucci -, la procedura riguarda soltanto l’edificio e il resede”. (fp-mf)

24/10/2014 22.54
Comune di Firenze


 
 


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