Comune di Barberino Val d'Elsa
Cento anni di storia dell’ospedale Naldini Torrigiani
Barberino Val d'Elsa, l’archivio storico torna a casa. Lavoro inedito di inventariato e riordino dei documenti che raccontano la storia dell’ospedale dal 1887 al 1991
Dai documenti del passato riaffiora la vera storia dell’ospedale Naldini Torrigiani di Tavarnelle Val di Pesa. E’ un archivio storico, riscoperto attraverso un lavoro di riordino e inventariazione, voluto dall’Azienda sanitaria fiorentina e coordinato dalla Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, la fonte inedita che porta alla luce la nascita e lo sviluppo nel tempo della struttura, le attività, le funzioni medico-sanitarie, gli interventi e i percorsi di cura, le peculiarità tecniche e amministrative del primo e più antico ospedale del Chianti. Un secolo di vita, da quando nel 1887 la struttura apre i battenti fino alla sua chiusura avvenuta nel 1991, una lunga storia fatta di vita in corsia, di assistenza ai più poveri, di malattie e cure ‘attive’, di solidarietà, mecenatismo, e senso del dovere espressi dalla comunità locale, ed in particolare da alcuni nobili illuminati che si prodigarono per sostenere i più deboli. Una storia che nasce e si riflette in uno stretto rapporto con la comunità e che tra qualche settimana tornerà a casa, nel luogo in cui è nata. Grazie alla collaborazione tra la Sovrintendenza Archivistica per la Toscana e l’Unione comunale del Chianti fiorentino l’archivio sarà trasferito da Firenze a Barberino Val d’Elsa, presso la Casa della Cultura Alda Merini dove è già collocato l’archivio storico del Comune. “L’intervento – commenta Elena Borri, assessore dell’Unione comunale del Chianti fiorentino con delega alla Cultura - rientra nel quadro delle politiche di valorizzazione delle risorse storiche e culturali del nostro territorio, siamo felici di accogliere il trasferimento dell’archivio, un pezzo di storia della Toscana che racconta in forma inedita come nasce e si sviluppa nel corso del ‘900 l’attività di assistenza ai meno abbienti, quando essa dipendeva della volontà dei singoli privati e successivamente passò in carico all’amministrazione comunale”. La nascita dell’ospedale e l’acquisizione delle attrezzature sanitarie sono legate alle elargizioni del Cavaliere Benedetto Naldini del Riccio e successivamente del marchese Carlo Torrigiani cui dopo il 1944 si aggiunsero le donazioni e i contributi del Comune e della Misericordia. “L’ospedale era dotato – spiega l’archivista Roberto Baglioni che ha curato il lavoro di inventariato- di una sala operatoria, di un ambulatorio e di un gabinetto radiologico e passò presto dagli iniziali 16 posti letti a una sessantina con un incremento continuo fino a raggiungere un centinato negli anni Settanta tanto che nel 1976 aveva oltre 1200 ricoverati”. Con la riforma sanitaria del ’78 il Naldini Torrigiani divenne presidio ospedaliero dell’Unità sanitaria locale 10 e nell’84 cessò di esistere come ente ospedaliero per trasformarsi in una residenza protetta per anziani L’ospedale L’archivio - dice Gabriela Todros della Sovrintendenza – ha una valenza culturale molto importante che permette di ricostruire la rete dell’assistenza medica di quel tempo e la storia del territorio, il suo ritorno a Barberino potrebbe coincidere con la ricollocazione di un'altra sezione dell’archivio preunitario del Comune che abbiamo restaurato e reso consultabile grazie ai fondi stanziati dal Comune e dallo Sdiaf, i documenti contengono dati e informazioni relativi alla storia economica del Chianti”. Oggi la struttura, riqualificata da Rosa Libri grazie ai finanziamenti della Regione, è una Rsa assistita convenzionata col Servizio sanitario nazionale.
28/02/2015 12.15
Comune di Barberino Val d'Elsa