Al 1° gennaio 2014 risiedono nel territorio della Città metropolitana di Firenze (Cmf)
122.272 cittadini stranieri, vale a dire quasi un terzo della popolazione straniera complessivamente residente nella regione. L’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione residente (12,1% nella Cmf) raggiunge i valori più significativi nella Sds Firenze (14,7%) e nella Sds Empolese (12,2%).
La presenza straniera costituisce una componente strutturale della società locale; i dati relativi alle acquisizioni della cittadinanza italiana e alla percentuale di nati con cittadinanza straniera evidenziano un radicamento di lungo periodo che interessa, in particolare, le Sds Firenze, Fiorentina Nord Ovest ed Empolese.
I dati sono stati diffusi stamani durante la presentazione del report sul 'Profilo sociale della Città Metropolitana di Firenze'.
L’Osservatorio Sociale della Città Metropolitana di Firenze, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Centro Interuniversitario di Sociologia Politica (Ciuspo) ha lavorato alla redazione di questo profilo che raccoglie ed ordina i dati socio-demografici del territorio, costituendo una solida base informativa per la pianificazione delle politiche.
Il report, presentato nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1), è stato strutturato in conformità con il lavoro condotto in questi anni dalla Regione Toscana (che ha sostenuto l’iniziativa) attraverso la Rete Regionale degli Osservatori Sociali, coordinata dall’Osservatorio Sociale Regionale, e sintetizzato nel Profilo Sociale Regionale presentato nel novembre 2014.
Sono intervenuti al convegno Luca Raffini e Stella Milani (Università di Firenze - CIUSPO) curatori del rapporto, oltre a Stefano Casini Benvenuti (direttore di IRPET), e Dimitri D’Andrea (vicedirettore del CIUSPO) che hanno partecipato alla tavola rotonda, Massimiliano De Luca dell'Osservatorio Sociale della Metrocittà. Le conclusioni sono state curate dalla consigliera delegata alle Politiche sociali della Città Metropolitana di Firenze.
Il contesto demografico e socio-economico
La città metropolitana di Firenze (CMF) si estende su una superficie di 3.513,69 Km2 e conta, al 1° gennaio 2014, 1.007.782 abitanti, pari al 27% della popolazione Toscana. La densità abitativa è di 297 abitanti per Km2. Il 52,3% della popolazione è femminile. Il tasso di crescita triennale è il più alto a livello regionale: 3,6% contro la media del 2,1%. Anche il tasso di natalità (8,2) è superiore al dato regionale (7,8), seppur in diminuzione. Specularmente, risultano in aumento il tasso di vecchiaia e il tasso di dipendenza anziani, in linea con il dato regionale.
La famiglia che si trasforma: nuovi modelli familiari e sfide per il welfare locale
Il territorio della CMF, con un numero complessivo di famiglie pari a 447.489, si caratterizza per un numero medio di componenti (2,24) sostanzialmente in linea con la media toscana (2,28). In affinità con le tendenze che caratterizzano il panorama nazionale, i nuclei unipersonali costituiscono la tipologia più diffusa, rappresentando un terzo sul totale delle famiglie (33, 6%) percentuale che sale al 42,3% nella Sds Firenze. La CMF si colloca al terzo posto nel panorama regionale per incidenza dei nuclei familiari monogenitoriali (16,7%). Si tratta, tuttavia, del territorio che accoglie la quota più rilevante (il 26% circa) delle famiglie monogenitoriali presenti nella regione.
Il contesto socio-economico e il mercato del lavoro
Gli effetti della crisi economica sul contesto socio-economico e sul mercato del lavoro toscano sono significative. Cresce la forbice tra forza lavoro e occupati: per effetto in primo luogo dell’aumento della forza lavoro, a parità di occupati. La crisi spinge a entrare-rientrare nel mercato del lavoro soggetti che in precedenza non ne facevano parte. Le persone in cerca di occupazione erano 15.000 nel 2007, 22.000 nel 2010 e 38.000 nel 2013.
Il tasso di disoccupazione, perciò, sale dal 3,5% all’8,1% dal 2007 al 2013. L’aumento è maggiore per gli uomini (+5,9%) che per le donne (+3,1%). Il tasso di attività aumenta, dal 52,4% del 2010 al 53,7% nel 2013. Tale aumento è conseguenza di una maggiore attività da parte delle donne e della componente più anziana, mentre diminuisce il tasso di attività di uomini e giovani. Dal 2007 al 2013 il tasso di occupazione nella CMF (66,6%) diminuisce dello 0,8%.
A livello regionale il tasso è più basso (63,8%) e diminuisce dell’1%. Il tasso di occupazione maschile scende dal 75,6% del 2010 al 72,5% del 2013. Il tasso di occupazione femminile negli stessi anni passa dal 59,1% al 61,5%. Il tasso di disoccupazione giovanile è del 28,5%.
Percorsi di fragilità
Minori e giovani
L’incidenza dei minori sulla popolazione (16%) è superiore alla media regionale (15,3%) ma inferiore alla media nazionale (16,8%). L’incidenza dei giovani (fascia 18-29) è del 10,8%. Il 22,4% dei bambini nasce da genitori stranieri, più che in altri territori della regione, la cui media è del 19.9%. Il dato è particolarmente elevato nella Sds Empolese (27,8%), il cui dato è quasi doppio rispetto ad area Fiorentina Sud-est (15,3%) e Mugello (14,5%).
Su una popolazione in età prescolare pari a 32.293, gli accolti nei servizi educativi per l’infanzia sono 8.772 (dati 2013). Ciò significa che, con un dato del 37,7%, è superato l’indice di Lisbona.
Il dato dell’accoglienza varia in maniera significativa tra italiani (38,8%) e stranieri (15,8%). Su 26.707 bambini in età da scuola dell’infanzia gli iscritti sono 23.991, 16.868 in scuole statali e 7.123 in scuole paritarie. L’incidenza delle scuole paritarie è molto più spiccata nella zona Firenze. Gli iscritti alla scuola primaria sono 44.439, gli iscritti alla scuola secondaria di primo grado 26.925, gli iscritti alla scuola secondaria di secondo grado 39.452.
L’incidenza più alta di stranieri si ha nell’area Firenze (16,1% nella primaria, 17,8% nella secondaria di primo grado, 11,7% nella secondaria di secondo grado); il tasso minore si ha nel Valdarno-Valdisieve (9,8%, 8,4% e 6,6%, rispettivamente). Il ritardo scolastico coinvolge, nei tre gradi, rispettivamente il 4,2%, il 12,3% e il 28,3% degli alunni. Il dato vede una netta differenziazione tra italiani.
Disabilità
Nel 2013 le persone con disabilità in età 0-64 anni residenti nella CMF sono 15.679. La quote maggiori si hanno nella Sds Firenze (7.760) e nella Sds Empolese (3.905). Sds Firenze e Sds Empolese sono anche le zone in cui il tasso di incidenza della disabilità è maggiore. Il dato è, nel primo caso, di 29 x 1.000, e nel secondo caso di 27,7 x 1.000.
La Sds Fiorentina Nord-Ovest ha il tasso più basso a livello di Città Metropolitana. Il dato medio delle zone socio-sanitarie della CMF è inferiore a quello regionale (25,9).
Il tasso di inserimento in strutture residenziali e semiresidenziali o in Rsa è superiore nella Sds Firenze e Fiorentina Nord-ovest, in linea con il dato regionale nelle altre zone, mentre la maggiore spesa procapite per interventi residenziali e semiresidenziali si ha nelle Sds Fiorentina Nord-ovest ed Empolese.
Il Mugello è caratterizzato da un’incidenza lievemente superiore di studenti con disabilità (2,3% alla primaria, 3,8% alla secondaria di primo grado, 2,5% alla secondaria di secondo grado).
Anziani e non autosufficienza
Il territorio della CMF si contraddistingue per un indice di vecchiaia (185,8) sostanzialmente in linea con il dato medio regionale (187,5) ma che mostra valori significativamente superiori nella Sds Firenze (215,5).
L’indice di supporto ai grandi anziani, attestante il numero di ultra85enni potenzialmente in carico ogni 100 persone della fascia di età tipica dei caregivers (50-74 anni), evidenzia una domanda potenziale di cura degli anziani particolarmente rilevante tenuto conto anche della quota significativa di nuclei familiari unipersonali costituiti da over65.
In linea con la distribuzione territoriale della popolazione anziana, si evidenzia una significativa concentrazione degli anziani non autosufficienti nella Sds di Firenze sebbene, nell’ultimo quinquennio, gli incrementi di questa componente della popolazione interessino soprattutto le Sds Empolese, Fiorentina Nord Ovest e l’area Fiorentina Sud Est.
Stranieri
Nelle scuole della CMF gli alunni con cittadinanza straniera (15.516 nell’A.s. 2012/2013) rappresentano il 14% dell’intera popolazione scolastica. La quota più significativa dei giovani stranieri si colloca nella Sds Firenze (43,8%), seguita dalle Sds Empolese e Fiorentina Nord-Ovest.
La percentuale di alunni stranieri nati in Italia risulta tra le più significative della regione dopo le province di Prato e Pistoia. La CMF si contraddistingue nel panorama regionale come il territorio in cui la percentuale di stranieri occupati risulta tra le più elevate (63,1%), seconda soltanto a quella rilevata nella provincia di Prato (64,2%).
La componente nettamente maggioritaria dei lavoratori stranieri occupati è costituita da cittadini provenienti dal continente europeo (48,5%).
La canalizzazione dell’occupazione straniera nel settore dei servizi, caratterizzante il panorama regionale ad esclusione della sola provincia di Prato, appare particolarmente evidente nel territorio della CMF che vede convergere in questo settore il 65% dei lavoratori stranieri residenti.
Povertà ed esclusione sociale
Nella CMF il reddito medio IRPEF relativo al 2011 si attesta a 24.889€, collocandosi al di sopra del dato medio regionale (23.067€). Il dettaglio territoriale mostra, tuttavia, una significativa diversificazione interna (tra i 32.221€ relativi al comune di Fiesole e i 19.617€ del comune di Marradi) evidenziando come i ¾ dei comuni si collochino al di sotto della media regionale. I valori più contenuti interessano i comuni di piccole dimensioni della Sds Empolese, dell’area Fiorentina Sud Est e della Sds Mugello.
La condizione abitativa
La superficie media per unità immobiliare è di 117,7 m2, e la superficie media per vano di 20,3 m2. La superficie media per abitante è di 60,5 m2, la superficie media per famiglia di 131,8 m2. I residenti in un’abitazione di proprietà sono 308.716, e costituiscono il 73% dei residenti).
A risiedere in abitazioni di affitto sono 76.577 residenti, corrispondenti al 18,1% della popolazione. Il restante 8,9% dei residenti (37.505) vive in abitazioni occupate a titolo gratuito o di prestazione di servizio. Le transazioni immobiliari, prendendo come riferimento i dati del 2013, si sono quasi dimezzate in un arco decennale, come conseguenza della crisi economica.
L’acquisto di immobili con accensione di mutuo si è bruscamente ridotto in particolare tra il 2011 e il 2012. Aumentano gli indicatori di disagio abitativo. Nel 2013, nella CMF, sono stati emessi 1.557 provvedimenti di sfratto, con un aumento rispetto all’anno precedente (+3,46%). Le richieste di esecuzione (4.798) aumentano maggiormente (+9,95%) rispetto agli sfratti eseguiti (741: 2,24%).
È emesso un provvedimento di sfratto ogni 291 famiglie. Le unità immobiliari ERP sono 1.489 nel L.O.D.E Empolese-Valdelsa e 1.292 nel L.O.D.E Firenze, per un totale, rispettivamente, di 70.354 e di 382.881 famiglie residenti, pari al 18% del totale dei nuclei familiari che risiedono in case in affitto.
Le unità immobiliari occupate irregolarmente incidono per lo 0,3% nell’Empolese Valdelsa e per l’1,3% a Firenze, mentre le unità sfitte sono il 5,5% e il 2,5%, rispettivamente. L’incidenza degli stranieri tra i residenti in alloggi ERP è, nella CMF, la più alta a livello regionale (56,9% contro il 37,8%).
Violenza di genere
I dati degli accessi ai Centri AntiViolenza relativi al quinquennio 2009/2010-2013/2014 mostrano che la quota più significativa di questi interessa l’area della CMF che, per tutto il periodo considerato, registra oltre un terzo degli accessi effettuati presso i CAV dell’intera regione. Il dato tende tuttavia a ridimensionarsi nel tempo; se infatti nell’annualità 2009/2010 il 41% circa degli accessi ai CAV toscani interessava il territorio fiorentino, nel 2013/2014 questa percentuale si riduce al 36%.
Alcune risorse sociali del territorio
Terzo settore: orientamenti e potenzialità
Il territorio della CMF, così come, in generale, la Toscana, sono tradizionalmente caratterizzati da un ricco tessuto associativo. Il settore sanitario-assistenziale e quello sanitario sono quelli che vedono la presenza del maggior numero di organizzazioni. Circoscrivendo l’analisi al terzo settore “formalizzato”, ovvero alle organizzazioni iscritte ai relativi albi regionali, sono attive 7,2 organizzazioni di volontariato, 5,3 associazioni di promozione sociale e 1,5 cooperative sociali ogni 10.000 abitanti.
L’indice sintetico di presenza del terzo settore che risulta dalla somma delle tre famiglie di organizzazioni, pone la CMF al di sotto del dato regionale (16), ma evidenzia un maggior tasso di crescita triennale del terzo settore (2,5 contro 1,6). Allargando lo sguardo alle organizzazioni non riconosciute, i dati del censimento 2011 indicano l’esistenza, a livello di CMF, di 6.947 organizzazioni, con 12.304 addetti (1,3% della popolazione) e 124.093 volontari (12,8% della popolazione, ovvero un dato superiore a quello toscano dell’11,8%).
Il lavoro domestico di cura
Il territorio della CMF accoglie quasi un terzo dei lavoratori domestici residenti nella regione (25.589 lavoratori in v.a.). Nel corso dell’ultimo decennio il numero di lavoratori occupati nel settore domestico è quasi raddoppiato nella CMF (dalle 13.081 unità del 2004 alle 25.589 del 2013) con un sostanziale incremento della componente straniera che rappresenta ad oggi l’86% degli occupati nel settore.
La componente nettamente maggioritaria degli occupati nel settore domestico è costituita da lavoratori originari di paesi dell’Europa dell’Est che rappresentano il 46,2% degli occupati in questo settore; seguono, tra le aree geografiche di provenienza più rappresentate, il Sud America (16,9%), le Filippine (14,7%) e l’Asia Orientale (8,4%).
Leggi il report completo in
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