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Redazione di Met
Riordino Province, decreto enti locali, centri per l'impiego, polizia provinciale: i sindacati chiedono incontro al Governo
Comunicato di Cgil, Cils e Uil
Loghi di Cgil, Cisl e Uil
Riordino Province, decreto enti locali, centri per l'impiego, polizia provinciale: i sindacati chiedono incontro al Governo
Questo il testo della lettera inviata da Cgil, Cisl e Uil al sottosegretario Bressa:

Egr. Sottosegretario,

è trascorso oltre un anno dal varo della riforma avvenuto con l’approvazione della L. 56/2014 e, nonostante i continui rinvii e ritardi abbiano impedito sino ad ora l’allocazione delle funzioni provinciali non fondamentali presso altri enti, incredibilmente, a partire dal 01/01/2015, tutti i vincoli finanziari previsti dalla legge di stabilità 2015 ed ideati per un sistema delle autonomie rinnovato dalla riforma, sono divenuti immediatamente operativi, generando negli enti una profonda crisi di liquidità che ha messo in pericolo servizi e stipendi ai dipendenti.

Una situazione del resto facilmente prevedibile e da noi rappresentata al Governo, alla
quale recentemente anche la Corte dei Conti ha dedicato un approfondito esame a
conclusione del quale ha chiesto un riallineamento tra funzioni e risorse.
L’ultima tappa di questo articolato percorso ad ostacoli, del quale purtroppo non si vede il traguardo, è rappresentata dal decreto legge Enti Locali attualmente all’esame del Governo che, invece di sciogliere alcuni nodi del percorso di riordino ancora presenti rischia di aggravarne, se possibile, la portata.
Il problema dei Centri per l’Impiego, accanto a quello della sostenibilità economica dei
servizi per il mercato del lavoro, è diventando molto serio e preoccupante, perché si sta
togliendo ossigeno e valore ad un servizio pubblico che per sua natura si sostiene solo
attraverso un saldo coordinamento di c.d. politiche attive. Un servizio che invece di essere implementato, riprogrammato e razionalizzato, viene abbandonato alla casualità di esigenze contingenti.

Analoghe considerazioni esprimiamo per la vicenda che riguarda la Polizia Provinciale.
Infatti, la prevista confluenza del servizio nell’ambito delle polizie municipali dimostra che poco o nulla si conosca delle funzioni esercitate da entrambi i servizi di polizia e che, soprattutto, non si voglia riconoscere ai circa 2000 agenti di polizia provinciale la specificità professionale maturata in decenni di servizio.
Nello spirito di un costruttivo confronto sulle previsioni che saranno contenute nel decreto, Le chiediamo un urgente incontro per sottoporle quelle che riteniamo importanti modifiche da apportare al testo.

FP CGIL CISL FP UIL FPL
Rossana Dettori Giovanni Faverin Giovanni Torluccio

21/05/2015 10.04
Redazione di Met


 
 


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